Manuel Ortiz de Zárate

pittore cileno

Manuel Ortiz de Zárate (Como, 9 ottobre 1887Los Angeles, 28 ottobre 1946) è stato un pittore cileno.

Manuel Ortiz de Zárate ritratto da Amedeo Modigliani

Biografia

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Nato a Como come Manuel Revuelta Ortiz de Zárate Pinto, discendeva da un'antica famiglia castigliana della provincia di Ávila[1] ed era figlio del compositore Eleodoro Ortiz de Zárate e di Matilde Pinto Benavente e fratello minore del pittore Julio Ortiz de Zárate.[2]

All'età di quattro anni la famiglia tornò in Cile dove studio pittura con Pedro Lira, prima di entrare all' Accademia di Belle Arti di Santiago.[3]

All'età di 15 anni fuggì di casa e si imbarcò clandestinamente su una nave diretta in Italia,[1] dove studiò pittura a Roma. Attratto dalla fiorente scena artistica francese, si recò a Parigi ed entrò a far parte del crescente gruppo di artisti del quartiere di Montparnasse, stringendo amicizia tra gli altri con Amedeo Modigliani[4], Pablo Picasso e Tsuguharu Foujita.[5]

Manuel Ortiz de Zárate ha studiato all'École des Beaux-Arts di Parigi, sviluppando le sue abilità nella pittura di nature morte e paesaggi. Tra il 1920 e il 1940, Ortiz de Zárate espose le sue opere al Salon d'Automne e, insieme a Camilo Mori ed altri artisti cileni, contribuì a fondare il Grupo Montparnasse.

Durante la seconda guerra mondiale rimase in Francia nonostante l'occupazione tedesca e, dopo la guerra, si recò negli Stati Uniti dove morì nel 1946 a Los Angeles.

  1. ^ a b (EN) Billy Klüver, A Day with Picasso, MIT Press, 1999, pp. 46, ISBN 978-0-262-61147-3.
  2. ^ (ES) Bernardo Subercaseaux, Historia de las ideas y de la cultura en Chile, Editorial Universitaria, 1997, pp. 19, ISBN 978-956-11-1707-5.
  3. ^ Manuel Ortíz de Zárate - Artistas Visuales Chilenos, AVCh, MNBA, su www.artistasvisualeschilenos.cl. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  4. ^ Modigliani, Amedeo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  5. ^ (EN) Agnès Poirier, Back in favour: Japanese master who outshone Picasso in 1920s Paris, in The Observer, 15 aprile 2018. URL consultato il 2 dicembre 2023.

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN96598586 · ISNI (EN0000 0004 6353 814X · Europeana agent/base/53021 · ULAN (EN500124223 · GND (DE1222623765 · BNF (FRcb171529458 (data)