Manuel Pertegaz
Manuel Pertegaz Ibáñez (Olba, 18 maggio 1918 – Barcellona, 30 agosto 2014) è stato uno stilista spagnolo[1][2].
Carriera
modificaAll'età di dieci anni[1] si trasferì, con la famiglia, a Barcellona e poco dopo lasciò la scuola per cominciare a lavorare in una sartoria, nel 1930. La sua carriera è stata fulminea e a soli 25 anni aprì la sua prima casa di moda. Tra i suoi primi clienti ci furono la moglie del generale Franco, Carmen Polo e la loro figlia[1]. Nel 1948 aprì il suo primo negozio a Madrid e viaggiò a Parigi.
Divenne noto a livello internazionale quando andò in America nel 1954 con Valentino, Pierre Cardin, Pierre Balmain e le sorelle Fontana, tra gli altri. Presentò la sua collezione a New York, Boston, Atlanta e Philadelphia[1]. Divenne molto popolare tra gli acquirenti americani[3]. Le sue creazioni cominciarono ad essere vendute nei migliori negozi d'America.
Quando Christian Dior morì circolarono voci sul suo conto come possibile successore, ma rifiutò l'offerta[4]. Le sue creazioni vennero esportate in Inghilterra, Svizzera e Canada. Le sue collezioni furono presentate al Cairo, Venezia, Londra, Santiago del Cile e Copenaghen.
Nel 1968 ha aperto la prima delle sue cinque boutique in Spagna. Nel 1969, la cantante spagnola Salomé indossò un abito della sua firma, all'Eurovision Song Contest.
Nel 1968 ha disegnato le uniformi per le assistenti di volo dell'Iberia Airlines[5]. Nel 1974 si recò a San Paolo su invito della Camera di commercio e ricevette il premio Galena.
Tra i suoi clienti vi erano: Ava Gardner, Jackie Kennedy e Audrey Hepburn[1]. Nel 2003 disegnò l'abito da sposa per Letizia Ortiz[1].
Morte
modificaMorì il 30 agosto 2014 a Barcellona.
Onorificenze
modificaOnorificenze spagnole
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f Eve Thomas, Manuel Pertegaz: Fashion designer whose clients included Kennedy, Hepburn, Gardner and the future Queen Letizia, in The Independent, 10 settembre 2014. URL consultato il 20 novembre 2014.
- ^ The Associated Press, Manuel Pertegaz, Dresser of Stars and Spanish Royalty, Dies at 96, in The New York Times, 2 settembre 2014. URL consultato il 20 novembre 2014.
- ^ Patricia Peterson, Spanish Pavilion is Site of Gala Fashion Show, in The New York Times, 29 aprile 1964. URL consultato il 21 novembre 2014.
- ^ Andrew Whittaker (a cura di), Spain : be fluent in Spanish life and culture, London, Thorogood, 2008, p. 247, ISBN 978-1-85418-605-8.
- ^ María José Cortés Lamas, A History of Iberia Uniforms: 1968-1972, su Love2Fly Iberia, 25 luglio 2014. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2021).
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
Bibliografia
modifica- Enciclopedia Biográfica Española, Barcelona: J. M. Massó, 1955.
- Isabel de Villalonga, Pertegaz Barcelona: Ed. Polígrafa, 2000.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Manuel Pertegaz
Collegamenti esterni
modifica- (ES) Manuel Pertegaz, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Manuel Pertegaz, su IMDb, IMDb.com.
- Portal consagrado a Pertegaz, su pertegaz.es.
- Biografía de Pertegaz, su biografiasyvidas.com.
- Patrones de Pertegaz, su vintagepatterns.wikia.com.
- Momográficos sobre Pertegaz, su elpais.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60180666 · ISNI (EN) 0000 0000 7874 5054 · LCCN (EN) n2001009877 · GND (DE) 130117455 · BNE (ES) XX1515714 (data) · BNF (FR) cb17805854v (data) |
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