Mari Lwyd

tradizione del folclore natalizio/invernale del Galles

Il Mari Lwyd (solitamente tradotto come "giumenta grigia"[1][2]) è una tradizione del folclore natalizio/invernale gallese (in particolare del Glamorgan e del Gwent[2][3][4]) che consiste nel far girare per le strade un teschio di cavallo (o una sua riproduzione) fissato ad un palo[1][3].

Un Mari Lwyd
Partecipanti ad un Mari Lwyd

La tradizione era ampiamente diffusa fino agli anni venti-trenta del XX secolo[3] e scomparve quasi completamente (salvo in alcuni villaggi) negli anni sessanta[3].

Etimologia modifica

Il termine mari viene solitamente collegato al sassone mare "cavallo".[2] Altri lo ricollegano al nome della Vergine Maria.[2]

Origini modifica

Secondo alcuni studiosi, si tratterebbe di un'usanza di origine pagana legata ai riti della fertilità e alla rinascita del sole.[2]

Secondo l'interpretazione cristiana, il Mari Lwyd sarebbe invece una rappresentazione della Fuga in Egitto.[2]

Descrizione modifica

Nel Mari Lwyd, il teschio di cavallo o la riproduzione di un teschio di cavallo portata per le strade veniva addobbata con dei nastrini.[1] La mascella era provvista di cardini, che le consentivano di aprirsi e chiudersi.[1]

La figura veniva portata in giro da un uomo vestito con un lenzuolo bianco.[1]

Gli uomini che partecipavano alla "processione" bussavano poi alle porte del villaggio, intonando poesie o canti.[1][3] In seguito, aveva luogo il cosiddetto pwnco, una sfida a base di versi/insulti tra i componenti del corteo e gli abitanti del villaggio[1][3][4]: la prima persona che non riusciva a comporre un verso in risposta era ritenuta sconfitta[1] e nel caso in cui lo "sconfitto" fosse il padrone di casa, egli doveva far entrare il mari lwyd[1].

In alcuni villaggi, un uomo che partecipava al corteo poteva interpretare le parti delle marionette Punch e Judy[1] e il corteo poteva essere accompagnato da un suonatore di violino[1].

Il Mari Lwyd nella cultura di massa modifica

  • A questa tradizione è dedicato il lungo poema, scritto nel 1941 da Vernon Phillips Watkins, The Ballad of the Mari Lwyd[5]
  • La tradizione è presente nel videogioco Assassin’s Creed: Valhalla (ambientato nell’epoca vichinga in Inghilterra) dove la protagonista, Eivor, si maschera da Mari Lwyd durante una festa (molto simile all’Halloween moderno) andando a bussare a casa della gente e intonando qualche verso per ottenere dolci.

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k Bowler, Gerry, Dizionario universale del Natale [The World Encyclopedia of Christmas], ed. italiana a cura di C. Corvino ed E. Petoia, Newton & Compton, Roma, 2003, p. 223
  2. ^ a b c d e f Mari Lwyd, in: Pentyrch.cc
  3. ^ a b c d e f Mari Lwyd. The Magic of Mari, in: Folk of Wales
  4. ^ a b Museum of Wales: Mari Lwyd Archiviato il 25 settembre 2012 in Internet Archive.
  5. ^ Ballad of the Mari Lwyd (Open Library)

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Collegamenti esterni modifica