Massimo Miglio

medievista italiano (1942-)

Massimo Miglio (Roma, 1942) è uno storico italiano presidente dal 2001 al 2023 dell'Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (ISIME).

Biografia

modifica

Laureato in Storia medievale con Arsenio Frugoni presso l'Università di Roma La Sapienza, è stato docente di Paleografia latina presso la Scuola di Paleografia, Diplomatica ed Archivistica dell'Archivio Segreto Vaticano e della Biblioteca Apostolica Vaticana, di Letteratura umanistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Salerno, di Storia medioevale presso la Facoltà di Magistero dell'Università degli Studi di Bari e presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Viterbo e dal 1990-1991 presso la Facoltà di Conservazione dei Beni culturali della stessa Università.

Ha fondato nel 1984 l'associazione Roma nel Rinascimento di cui è stato presidente fino al 2001. Ha collaborato, con responsabilità direttive, al Repertorium fontium historiae medii aevi, edito dall'Istituto storico italiano per il Medio Evo.

I suoi interessi scientifici si rivolgono alla storia sociale e culturale del Medioevo, con particolare riferimento alla storia di Roma. Creando connessioni con la letteratura è stato fra i pionieri della cultural history. Ha partecipato, come relatore, a numerosi convegni italiani e internazionali; è membro di comitati scientifici di riviste italiane e straniere. È autore di monografie, saggi e articoli su riviste nazionali e internazionali, tradotti anche in lingua straniera. È direttore della Scuola Nazionale di studi storici medioevali. È socio dell'Accademia dei Lincei e dei Monumenta Germaniae Historica.

La sua bibliografia comprende oltre duecento titoli tra saggi, articoli e volumi. Tra questi:

  • Storie di Roma nel Quattrocento, Roma, ISIME, 2016.
  • Scrittura del sacro: Roma medievale, Roma, Storia e letteratura, 2013.
  • Nostalgia del paradiso: il giardino medievale, con F. Cardini, Roma, Laterza, 2006
Controllo di autoritàVIAF (EN261851987 · ISNI (EN0000 0003 8162 0713 · SBN CFIV003080 · BAV 495/121961 · LCCN (ENn86002571 · GND (DE1024934047 · BNE (ESXX1766161 (data) · BNF (FRcb12689203w (data) · J9U (ENHE987007280159405171