Citrullus caffer

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Il melone tsamma (citrullus caffer) è un parente stretto del cocomero, è anche chiamato Citrullus lanatus var. citroides[1] e Citrullus amarus,[2] melone del Kalahari.[3] Fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae che comprende cocomeri, meloni e zucche. Il frutto del melone tsamma ha una polpa dura, bianca e amara che rende difficile la sua consumazione da crudo. Viene infatti spesso utilizzato per fare confetture o come alimento per gli animali.[4]

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Melone tsamma
Il frutto
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Cucurbitales
Famiglia Cucurbitaceae
Genere Citrullus
Specie C. caffer
Nomenclatura binomiale
Citrullus caffer
(Schrad.)
Sinonimi

Citrullus lanatus var. citroides[1] e Citrullus amarus,[2] fodder melon,[2] preserving melon,[2] red-seeded citron,[1] jam melon,[1] stock melon,[2] Kalahari melon[3]

Nomi comuni

Melone Tsamma[2]

Storia modifica

Il melone tsamma è originario dell'Africa, più specificatamente del deserto del Kalahari dove cresce ancora abbondantemente. Non si conoscono le modalità della sua prima addomesticazione ma si trova già coltivato nell'Antico Egitto almeno 4000 anni fa.

È coltivato per l'alimentazione in Africa, specialmente nelle regioni più aride, incluso il Sudafrica. In alcune aree è utilizzato come fonte di acqua durante la stagione secca.

La sua coltivazione, al giorno d'oggi, si estende anche al di fuori dei confini dell'Africa, ad esempio nel Messico occidentale.

Caratteristiche modifica

 
Meloni Tsamma nel Deserto del Kalahari

Il frutto di questa pianta ricorda molto, dall'esterno, un cocomero più piccolo e più rotondo. La polpa del frutto è più spessa e ha un sapore più intenso, tendente all'amaro. Assomiglia al sapore della parte bianca del cocomero. Sebbene qualcuno lo mangi crudo, più spesso viene cucinato o preparato in conserve, anche per via del suo alto quantitativo di pectina che lo rende molto idoneo a questo scopo.[senza fonte]

Nella prima fase del loro sviluppo le foglie di melone tsamma sono palmate. Hanno una consistenza ruvida e delle venature bianche e molto accentuate.

I fiori sono solitari, hanno petali larghi e gialli di circa 2-10 millimetri e sono diffusi in maniera casuale.[1] Archiviato il 15 settembre 2018 in Internet Archive.

Note modifica

  1. ^ a b c d Nesom, G.L., Toward consistency of taxonomic rank in wild/domesticated Cucurbitaceae (PDF), in Phytoneuron, 2011–13, 2011, pp. 1–33.
  2. ^ a b c d e f Template:GRIN
  3. ^ a b I Vermaak, African seed oils of commercial importance - Cosmetic applications, in South African Journal of Botany, vol. 77, pp. 920–933, DOI:10.1016/j.sajb.2011.07.003. URL consultato il 3 dicembre 2013.
  4. ^ Laghetti, G. e Hammer, K., The Corsican citron melon (Citrullus lanatus (Thunb.) Matsum. et Nakai subsp. lanatus var. citroides (Bailey) Mansf. ex Greb.) a traditional and neglected crop, in Genetic Resources and Crop Evolution, vol. 54, n. 4, 2007, pp. 913–916, DOI:10.1007/s10722-007-9220-y.

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