Mercury (automodelli)

Mercury è stata un'azienda italiana operante nel settore del modellismo nata come azienda di componenti metallici per l'industria automobilistica.

Mercury
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Lancia Stratos
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1932 a Torino
Fondata daAttilio Clemente e Antonio Cravero
Chiusura1978
Sede principaleTorino
Settoremodellismo
Prodottimodelli statici
Modellino di Alfa Romeo Giulia GT costruito dalla Mercury nei primi anni settanta

L'azienda fu fondata a Torino, nel 1932, da Attilio Clemente e Antonio Cravero per la produzione di componenti metallici per l'industria automobilistica.

Nel secondo dopoguerra l'azienda venne riconvertita e iniziò la produzione di modellini di automobili ma per alcuni anni continuò a produrre anche giocattoli per bambine quali mobili per cucina giocattolo, arredi per case di bambole e, per maschietti, fucili e cannoncini a molla. La produzione iniziale di automodelli era piuttosto approssimativa con una scala che variava tra 1:40 e 1:50. Venne prodotto anche un modello di cassaforte a combinazione per bambini[1]. La produzione prevedeva anche modellini di navi in metallo in scala 1:1200[2].

Nel 1954 Mercury presentò il suo primo modello in scala 1:43 della Fiat 110-103 uscita dalla FIAT nella realtà l'anno prima. Seguirono altri modelli Fiat 600, Fiat 850, e via via di altre case italiane ed estere. Negli anni sessanta i modellini di autovetture furono arricchiti di particolari interni, di portiere apribili e in alcuni casi di una rudimentale forma di sospensione. Il periodo tra il 1962 e il 1969 fu quello in cui vennero presentate le riproduzioni migliori e particolareggiate.

A causa delle difficoltà del mercato modellistico, sempre più agguerrito e con molti più marchi concorrenti, la Mercury tentò la produzione di una serie "300", più economica, che tuttavia non ebbe successo[3]. La società fu messa in liquidazione nel 1978.

  1. ^ Le piccole casseforti, su animamia.net. URL consultato il 21 novembre 2018.
  2. ^ MERCURY: le navi italiane in metallo, su ferramatori.it. URL consultato il 20 novembre 2018.
  3. ^ Roberto Riu, Mitiche automobiline firmate dalla Mercury, in Il Tirreno, 5 settembre 2000. URL consultato il 19 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2018).

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