Metodio I
San Metodio I, detto anche il Confessore o il Grande (in greco medievale: Μεθόδιος Α΄; Siracusa, 788/800 – Costantinopoli, 14 giugno 847), è stato Patriarca di Costantinopoli dal 4 marzo 843 al 14 giugno 847.
Metodio I | |
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Patriarca ecumenico di Costantinopoli | |
Elezione | 4 marzo 843 |
Fine patriarcato | 14 giugno 847 |
Predecessore | Giovanni VII |
Successore | Ignazio I |
Nascita | Siracusa 788/800 |
Morte | Costantinopoli 14 giugno 847 |
San Metodio I | |
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Patriarca di Costantinopoli | |
Nascita | Siracusa, 788/800 |
Morte | Costantinopoli, 14 giugno 847 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 14 giugno |
Biografia
modificaDi famiglia benestante, nacque a Siracusa alla fine dell'VIII secolo. Venne inviato molto giovane a Costantinopoli per proseguire gli studi in diritto. Invece qualche anno dopo entrò in un monastero della Bitinia e si fece monaco. Fondò quindi un monastero nell'isola di Chio nell'Egeo.
Durante l'impero di Leone V l'Armeno (812-820) riprese vigore la persecuzione iconoclasta. Nell'815 si recò a Roma presso il Papa Pasquale I forse inviato dal deposto patriarca Niceforo I per informare il Papa sugli avvenimenti, rimase a Roma fino alla morte di Leone.
Il Papa inviò poi una lettera al nuovo imperatore, Michele II, detto il balbuziente, chiedendogli di reinsediare Metodio, legittimo patriarca di Costantinopoli. Nella città, però, infuriava ancora la controversia e al suo arrivo venne accusato di aver forzato la mano al Pontefice, perorando la causa dell'iconodulia: venne allora imprigionato per circa nove anni in condizioni disumane, fino alla morte dell'imperatore.
Avendo anche rimproverato il figlio e successore di quest'ultimo, Teofilo, fu sottoposto ad ulteriori sevizie. Alla morte dell'imperatore Teofilo, nell'842, la reggente Teodora, reintrodusse la venerazione delle immagini, depose il patriarca iconoclasta Giovanni Grammatico e fece eleggere Metodio al suo posto.
L'11 marzo 843, con una processione trionfale dalla Chiesa di Santa Maria delle Blacherne alla Hagia Sophia, le icone vennero rimesse al loro posto. L'avvenimento è ricordato nella chiesa orientale con una importante festa liturgica, il Trionfo dell'Ortodossia, che si celebra la prima domenica di Quaresima.
Durante il suo breve patriarcato Metodio si dimostrò conciliante con la fazione iconoclasta anche se in alcuni casi dovette ricorrere alla scomunica di monaci irriducibili.
Culto
modificaLa sua memoria liturgica è celebrata il 14 giugno:
«A Costantinopoli, san Metodio, vescovo, che, mentre era monaco, si recò a Roma dal papa Pasquale I per difendere il culto delle sacre immagini e, elevato all’episcopato, celebrò solennemente il trionfo della retta fede.»
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Metodio I
Collegamenti esterni
modifica- Metòdio di Costantinopoli, santo e confessore, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) St. Methodius I, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Maria Stelladoro, METODIO, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 74, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Metodio I, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) Metodio I, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Metodio I, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 42197025 · ISNI (EN) 0000 0003 9591 3840 · SBN TO0V390151 · BAV 495/303565 · CERL cnp00166542 · GND (DE) 100953778 |
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