Virus dell'encefalite di Murray Valley

Arbovirus
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Il virus dell'encefalite Murray Valley (MVEV, da Murray Valley encephalitis virus) è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, appartiene al IV gruppo dei virus a ((+) ssRNA);[1] esso è endemico nell'Australia settentrionale e in Papua Nuova Guinea. E l'agente causale dell'encefalite di Murray Valley (precedentemente conosciuta anche con il nome di encefalite australiana) e nell'essere umani può causare malattie neurologiche permanenti e perfino la morte.[2] Il MVEV è correlato al virus Kunjin, il quale ha un'ecologia simile, ma si caratterizza per un tasso di mortalità inferiore. Anche se MVEV è un arbovirus endemico nell'Australia del Nord, sono state registrate alcune sue occasionali diffusioni negli stati meridionali dell'Australia durante i periodi di forti piogge, generalmente in occasione della stagione dei monsoni estiva, a seguito delle inondazioni stagionali del sistema fluviale del fiume Murray-Darling.

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Virus dell'encefalite di Murray Valley
Immagine di Virus dell'encefalite di Murray Valley mancante
Classificazione scientifica
Dominio Riboviria
Regno Orthornavirae
Phylum Kitrinoviricota
Classe Flasuviricetes
Ordine Amarillovirales
Famiglia Flaviviridae
Genere Flavivirus
Specie Murray Valley encephalitis virus

Vettore modifica

Il MVEV è un virus trasmesso da una zanzara che si mantiene grazie ad un ciclo uccelli-zanzara-uccelli. Gli uccelli acquatici appartenenti all'ordine dei Ciconiformi rappresentano il serbatoio naturale del virus di Murray Valley.[3] Questo ordine comprende anche gli aironi e cormorani e il virus infetta in particolare l'airone australiano Rufous Night ma occasionalmente può infettare altri animali come alcuni uccelli non acquatici, i cavalli e i canguri.[4] Il vettore principale è stato identificato nella zanzara annulirostris Culex. L'infezione dell'uomo avviene solo ed esclusivamente a seguito di puntura di zanzare infette. Il contagio da essere umano ad essere umano non è infatti possibile. La zanzara annulirostris Culex si riproduce esclusivamente in acque dolci ed è facilmente identificabile in primavera, estate e autunno nelle zone circostanti fiumi, paludi e altre zone umide naturali, nonché lungo le zone costiere dell'Australia nord-occidentale. Questa zanzara tende a pungere con maggiore facilità al tramonto e nelle prime ore della sera, quindi nuovamente verso l'alba.

Struttura modifica

I virus della famiglia delle Flaviviridae presentano 3 proteine strutturali: una proteina interna nucleocapsidica (proteina C), una proteina di membrana (proteina M) e una glicoproteina appartenente all'envelope (detta proteina E).[5] Il genoma a singolo filamento (11 kb) di RNA del flavivirus codifica una poliproteina che è a tutti gli effetti un grande precursore e che viene successivamente trasformata in tre proteine strutturali (proteina C, PRM/M, e E) e sette proteine non strutturali (NS1, NS2A, NS2B, NS3, NS4A, NS4B, e NS5).[6] La proteina non strutturale 3 (proteina NS3) è un enzima multifunzionale[7] con serina proteasi e domini elicasi DEXH/D la cui attività è fondamentale per la replicazione del flavivirus. Per questo motivo viene anche considerata un possibile bersaglio di futuri composti ad attività antivirale. La porzione N-terminale della proteina NS3 (che possiede un'attività serina proteasi), è coinvolta nella scissione proteolitica della poliproteina precursore virale, mentre la porzione C-terminale mostra attività trifosfatasi nucleoside (NTPase) e attività elicasi da 3' a 5'.[8]

Clone modifica

Lo studio scientifico inerente alla genetica del virus dell'encefalite di Murray Valley è stato facilitato dalla realizzazione e manipolazione di un clone infettivo del virus. Le mutazioni nel gene dell'envelope sono state collegate ad una possibile attenuazione della malattia in modelli murini di infezione.[9]

Note modifica

  1. ^ Claude M. Fauquet, M.A. Mayo, J. Maniloff, U. Desselberger, L.A. Ball, Virus Taxonomy: VIIIth Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses, Academic Press, 15 luglio 2005, pp. 1257–, ISBN 978-0-08-057548-3.
  2. ^ Russell RC, Dwyer DE, Arboviruses associated with human disease in Australia, in Microbes Infect., vol. 2, n. 14, novembre 2000, pp. 1693–704, PMID 11137043.
  3. ^ Marshall ID, Brown BK, Keith K, Gard GP, Thibos E, Variation in arbovirus infection rates in species of birds sampled in a serological survey during an encephalitis epidemic in the Murray Valley of South-eastern Australia, February 1974, in Aust J Exp Biol Med Sci, 60 (Pt 5), ottobre 1982, pp. 471–8, PMID 6299259.
  4. ^ Gordon AN, Marbach CR, Oakey J, Edmunds G, Condon K, Diviney SM, Williams DT, Bingham J, Confirmed case of encephalitis caused by Murray Valley encephalitis virus infection in a horse, in J. Vet. Diagn. Invest., vol. 24, n. 2, marzo 2012, pp. 431–6, DOI:10.1177/1040638711433325, PMID 22379060. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  5. ^ Russell PK, Brandt WE, Dalrymple JM, Chemical and antigenic structure of flaviviruses. In: Schlesinger RW, editor. The Togaviruses Biology Structure Replication., New York, Academic Press, 1980, pp. 503–529.
  6. ^ Fields B.N., Howley, P.M., Griffin, D.E., Lamb, R.A., Martin, M.A., Roizman, B., Straus, S.E., Knipe, D.M., Fields virology, 4th, Philadelphia, Lippincott Williams & Wilkins, 2001.
  7. ^ Laín S, Riechmann JL, Martín MT, García JA, Homologous potyvirus and flavivirus proteins belonging to a superfamily of helicase-like proteins, in Gene, vol. 82, n. 2, ottobre 1989, pp. 357–62, PMID 2555266.
  8. ^ Mancini EJ, Assenberg R, Verma A, Walter TS, Tuma R, Grimes JM, Owens RJ, Stuart DI, Structure of the Murray Valley encephalitis virus RNA helicase at 1.9 Angstrom resolution, in Protein Science: a Publication of the Protein Society, vol. 16, n. 10, ottobre 2007, pp. 2294–300, DOI:10.1110/ps.072843107, PMC 2204129, PMID 17893366. URL consultato il 6 dicembre 2014.
  9. ^ Hurrelbrink RJ, Nestorowicz A, McMinn PC, Characterization of infectious Murray Valley encephalitis virus derived from a stably cloned genome-length cDNA [collegamento interrotto], in The Journal of General Virology, 80 ( Pt 12), dicembre 1999, pp. 3115–25, PMID 10567642. URL consultato il 6 dicembre 2014.

Bibliografia modifica