Museo delle statue stele lunigianesi

museo in Italia

Il Museo delle statue stele lunigianesi è un museo archeologico di Pontremoli, in provincia di Massa e Carrara. Espone, in originale o in calco, esemplari di statue stele dalla Lunigiana, datate tra l'eneolitico (fine del IV millennio a.C.) e l'età del ferro (VII-VI secolo a.C.)[1] e soprattutto nell'età del bronzo (2800-2300 a.C.)[2]

Museo delle statue stele
lunigianesi "Augusto Cesare Ambrosi"
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPontremoli
IndirizzoVia Piagnaro
Coordinate44°22′46.77″N 9°52′53.36″E / 44.379657°N 9.881489°E44.379657; 9.881489
Caratteristiche
TipoArcheologico-preistorico
Istituzione1975
FondatoriAugusto Cesare Ambrosi
Apertura1975
DirettoreAngelo Ghiretti
Visitatori18 940 (2022)
Sito web

Storia e allestimenti modifica

Inizialmente i frammenti di statue stele rinvenuti nella media val di Magra erano stati conservati provvisoriamente presso la Biblioteca civica di Villafranca in Lunigiana e in un deposito autorizzato dalla Soprintendenza alle antichità dell'Etruria a Casola in Lunigiana. L'insufficienza dei locali adibiti a deposito rese indispensabile cercare un'altra soluzione[3]. Il comune di Pontremoli mise a disposizione i locali del castello del Piagnaro, che domina il centro abitato dal monte Molinatico, e con l'appoggio dell'Istituto lunigianese dei castelli[4], lo studioso Augusto Cesare Ambrosi propose di crearvi un museo dedicato a questi materiali[5]. Dopo i necessari lavori di messa in sicurezza del castello, il museo fu inaugurato nel 1975.

Il primo allestimento del museo, con 49 statue stele, si sviluppava su due sale al primo piano per circa 140 m2[6]; al piano terra una sala ospitava l'armeria del castello e un'altra l'esposizione didattica di materiali preistorici. Nella cappella sconsacrata del castello era prevista una sala per conferenze[7].

Nel 1999 il percorso museale venne modificato con l'inserimento di una sezione introduttiva all'esposizione delle statue stele, con 15 pannelli[8]

Il rinnovo dell'allestimento fu avviato nel 2007 e si è concluso nel giugno 2015[9]. La superficie espositiva è stata raddoppiata, grazie all'inserimento nel percorso di visita di una parte del piano terra del castello, precedentemente inaccessibile[10]

Percorso di visita modifica

Il percorso museale spiega il fenomeno delle statue stele lunigianesi[11].

I pannelli sono stati integrati con strumenti multimediali[12]. L'accessibilità è assicurata dagli ascensori che collegano i diversi piani[10].

Nel museo si svolgono attività didattiche ("MuST Lab"). A partire dall'anno scolastico 2008/2009 in collegamento con alcune scuole del territorio e con il comune si è svolto un progetto triennale ("Racconta il tuo patrimonio") che contribuito alla realizzazione di 15 percorsi sul patrimonio del territorio, esposti all'interno dell"Aula del patrimonio".

Note modifica

  1. ^ Perazzi 1999, p. 26.
  2. ^ Cronologia delle statue stele sul sito del museo.
  3. ^ Ambrosi 1975, pp. 21-22.
  4. ^ Ambrosi 1975, p.17.
  5. ^ Bertocchi 2016, p. 6.
  6. ^ Bertocchi 2016, p. 7.
  7. ^ Ambrosi 1975, p. 22.
  8. ^ Perazzi 1999, p. 9. I pannelli furono realizzati da Tiziano Mannoni dell'università di Genoa e da Paola Perazzi della Soprintendenza archeologica della Toscana: Ghiretti 2016, p. 20.
  9. ^ Ghiretti 2016, p. 20.
  10. ^ a b Notizia sull'inaugurazione del museo sul sito ArcheoToscana.wordpress.
  11. ^ Ghiretti 2016, p. 20: "Cosa sono, chi le ha realizzate, a che periodo appartengono, cosa significavano allora e cosa rappresentano oggi per la comunità che abita questo territorio”
  12. ^ Ghiretti 2016, p. 20; Baracchini 2016, p. 2.

Bibliografia modifica

  • Augusto Cesare Ambrosi, Il museo delle statue-stele lunigianesi: castello del Piagnaro, Massa 1975.
  • Paola Perazzi (a cura di), Museo delle statue stele lunigianesi. Guida alla sezione introduttiva, La Spezia 1999
  • Lucia Baracchini, "Introduzione", in Almanacco pontremolese, 38, 2016, p. 2
  • Luciano Bertocchi, "40 anni fa fu inaugurato il Museo delle Statue Stele del Piagnaro. Un segnale importante alla ricerca di unità di intenti di un intero territorio", in Almanacco pontremolese, 38, 2016, pp. 6–7.
  • Angelo Ghiretti, "Il museo delle statue etele lunigianesi (1975-2015)", in Almanacco pontremolese, 38, 2016, pp. 19–20.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN158558672 · ISNI (EN0000 0001 0730 4531 · LCCN (ENno92017353 · GND (DE5252528-4 · WorldCat Identities (ENlccn-no92017353