Provincia di Massa-Carrara

provincia italiana
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Disambiguazione – Se stai cercando la provincia del ducato di Modena e Reggio dal 1829 al 1859, vedi Provincia di Massa e Carrara (Ducato di Modena e Reggio).

La provincia di Massa-Carrara è una provincia italiana della Toscana di 187 094 abitanti. Il capoluogo è la città Massa e Carrara è co-capoluogo. È la decima e ultima provincia toscana per numero di abitanti, ed è all'ottavo posto tra le dieci province toscane per la superficie.

Provincia di Massa-Carrara
provincia
Provincia di Massa-Carrara – Stemma
Provincia di Massa-Carrara – Bandiera
Provincia di Massa-Carrara – Veduta
Provincia di Massa-Carrara – Veduta
Palazzo Ducale, sede della Provincia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Amministrazione
Capoluogo Massa
Carrara[1]
PresidenteGianni Lorenzetti (PD) dall'11-12-2016
Data di istituzione1859
Territorio
Coordinate
del capoluogo
44°02′00″N 10°08′00″E / 44.033333°N 10.133333°E44.033333; 10.133333 (Provincia di Massa-Carrara)
Superficie1 154,68 km²
Abitanti187 094[2] (28-2-2023)
Densità162,03 ab./km²
Comuni17 comuni
Province confinantiParma (Emilia-Romagna), Reggio Emilia (Emilia-Romagna), Lucca, La Spezia (Liguria)
Altre informazioni
Cod. postale54100
Prefisso0585, 0187
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-MS
Codice ISTAT045
TargaMS (AU dal 1939 al 1949)
Cartografia
Provincia di Massa-Carrara – Localizzazione
Provincia di Massa-Carrara – Localizzazione
Provincia di Massa-Carrara – Mappa
Provincia di Massa-Carrara – Mappa
Posizione della Provincia di Massa-Carrara all’interno della Toscana.
Sito istituzionale

È la più settentrionale della regione e dell'Italia Centrale, confinante a ovest con la Liguria (provincia della Spezia), a nord con l'Emilia-Romagna (provincia di Parma e provincia di Reggio Emilia), a sud-est con la provincia di Lucca, mentre si affaccia sul mar Ligure a sud-ovest.

Storia modifica

«La Provincia di Massa e Carrara segue la linea geografica della Toscana occidentale limitata a mezzogiorno dal mediterraneo, e a settentrione dalle giogaje dei monti apuani.»

 
Mappa delle provincie di Massa, Lucca, Pisa e Livorno del 1896

La provincia di Massa e Carrara venne istituita nel 1859, con decreto di Carlo Farini,[4] in previsione dei plebisciti di annessione al Regno di Sardegna degli ex ducati (Parma, Modena) e delle quattro legazioni ex pontificie (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì) d'oltre Appennino. La provincia fu suddivisa amministrativamente in due circondari: Massa (domini estensi storici del ducato di Modena) e Pontremoli (antichi territori del Granducato di Toscana fino a dieci anni prima),[5] sostanzialmente continuando la previgente provincia estense nel Compartimento territoriale di Modena, Reggio e Massa. Con la creazione di un unico compartimento emiliano, dal 1871 la provincia di Massa fu inserita nel compartimento territoriale della Toscana, dopo che gli fu unito il circondario di Castelnuovo di Garfagnana nel 1861.[6]

Nel 1923 furono staccati dalla provincia i comuni di Calice al Cornoviglio e Rocchetta di Vara, (facenti parte del circondario di Massa) che entrarono a far parte della nuova provincia della Spezia[7] e tutti i 17 comuni del circondario di Castelnuovo di Garfagnana, che furono assegnati alla provincia di Lucca[8]. Di conseguenza, la superficie della Provincia calò da 1 717,67 km² all'attuale 1 154,68 km².[9] La provincia di Massa-Carrara restò in attesa di una compensazione e riorganizzazione territoriale (fu ipotizzata la formazione di una cosiddetta provincia del marmo caratterizzata da comuni attività estrattive e manifatturiere che avrebbe dovuto estendersi nella zona di costa fino a comprendere i comuni della Versilia). Tale proposta però non era e non è attuabile, sul piano sociale, perchè la Versilia storicamente, per lingua, cultura e tradizioni è un territorio da sempre appartenuto alla Toscana, e nel Granducato, appartenne al Governatorato di Pisa ( che nel 1861 ne rivendicò l'annessione alla propria provincia ), le giunte comunali però votarono per la permanenza sotto la provincia di Lucca, dal cui dipartimento granducale provenivano.

 
La Fortezza della Verrucola a Fivizzano.

Nel 1938 i comuni di Carrara, Massa e Montignoso vennero fusi nell'unico comune di Apuania[10] e in quello stesso anno fu istituita la "zona industriale apuana", che incluse nel relativo consorzio (C.Z.I.A.) anche i comuni della vicina Versilia. La provincia assunse il nome di provincia di Apuania[11].

Nel 1946 con decreto luogotenenziale (di Umberto II di Savoia) il comune di Apuania fu sciolto e, ai sensi dell'art. 2, la provincia avrebbe dovuto riprendere l'antica denominazione di Massa-Carrara[12], se non che, in realtà, la precedente denominazione era quella di Massa e Carrara. Massa-Carrara o Massa di Carrara era invece l'appellativo con il quale veniva definita la città di Massa a partire dal Settecento fino all'istituzione nel 1938 del comune di Apuania per distinguerla dalle altre località omonime.[senza fonte] Il capoluogo provinciale fu posto nel ricostituito comune di Massa, anche se alcuni uffici e strutture di dimensione provinciale rimasero a Carrara (Banca d'Italia, Enel, SIP, Camera di Commercio e altre)[senza fonte].

 
Castello Malaspina di Fosdinovo

Il 12 aprile 1995 Riccardo Canesi, deputato del Collegio Carrara - Lunigiana, presentò una proposta di legge sulla "Modifica dell'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 1º marzo 1946, n. 48, concernente il ripristino della denominazione autentica della provincia di Massa-Carrara in provincia di Massa e Carrara" (Atto Camera 2409), mentre, nel febbraio 2009, il deputato Bertolini in tal senso presentò nuovamente una proposta di legge per la ridenominazione della Provincia da Massa-Carrara a Massa e Carrara[13].

Con il Decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 179 furono inseriti nell'elenco delle "Disposizioni legislative statali anteriori al 1º gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore", sia il regio decreto del 1938 (allegato 2, parte 1, n. 451) che il decreto legislativo luogotenenziale (allegato 2, parte 1, n. 596)[14], per cui l'antinomia generata da quest'ultimo rimane.

Il 25 gennaio 2024[15] viene pubblicato su Gazzetta Ufficiale il decreto legge che eleva la città di Carrara a co-capoluogo della provincia.

Onorificenze modifica

La provincia di Apuania (dal 1946 Massa-Carrara) è tra gli enti decorati insigniti della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:

«Ardente focolare di vivido fuoco, all'inizio dell'oppressione nazifascista sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla resistenza. Vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri; subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò sulle natie montagne facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà. In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse; sacrificò il suo dolore e il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria! Apuania, settembre 1944 – aprile 1945[16]»
— Roma, 14 giugno 1947[17]

Geografia fisica modifica

La provincia di Massa-Carrara si suddivide convenzionalmente in due zone principali, distinguibili ad occhio nudo ivi dal punto di vista geografico in:

  • la parte costiera della provincia è costituita dalla Riviera e da una piana leggermente *discendente di tipo alluvionale (la Riviera Apuana, formata dai comuni di Massa, Carrara e Montignoso);
  • la parte continentale del territorio è costituita dalla Lunigiana (questa zona confina con la Liguria e l'Emilia-Romagna).

Tranne una breve fascia costiera, che ha come pianure la Riviera Apuana, lunga 14 km con le sue lunghe e chiare spiagge formate da finissimi granelli di ghiaia grigio chiaro di origine fluviale e comprendente i comuni di Carrara, Massa e Montignoso, confinante con la Versilia, la provincia è prevalentemente montuosa e collinare. Tipicamente in circa 7 km dal mare si erge la catena montuosa per la quale l'elemento caratteristico della provincia sono proprio le Alpi Apuane, montagne che raggiungono un'altezza massima di 1.946,9 m nel monte Pisanino (comune di Minucciano in provincia di Lucca da cui si estrae dal Bacino Acquabianca solo una piccola parte del celebre Marmo di Carrara materiali come Pungitopo, Bianco P, e Bardiglio Imperiale). Da diversi anni, a causa dell'elevato impatto paesaggistico ed ambientale in un territorio ricco di biodiversità e geodiversità come quello delle Alpi Apuane, la filiera del marmo è oggetto di un'aspra battaglia ambientalista per la chiusura delle cave. All'interno della provincia è presente la Lunigiana, una vallata delimitata dall'Appennino a nord e dalle Alpi Apuane a sud, nella quale scorre il fiume Magra che dà origine in parte alle spiagge visibili.

Orografia modifica

Monti
Denominazione Altitudine (m s.l.m.)
Monte Tambura 1.889
Monte Marmagna 1.851
Monte Orsaro 1.830
Pizzo d'Uccello 1.781
Monte Sagro 1.749
Monte Spiaggi 1.549
Monte del Giogo 1.518
Monte Borgallo 1.127
Monte Brugiana 973
Monte La Pizza 951
Monte Nebbione 691

Comuni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Massa e Carrara.

Appartengono alla provincia di Massa-Carrara i seguenti 17 comuni:

Stemma Comune Popolazione[18]
  Aulla 10 699
  Bagnone 1 783
  Carrara 60 909
  Casola in Lunigiana 988
  Comano 677
  Filattiera 2 234
  Fivizzano 7 478
  Fosdinovo 4 674
  Licciana Nardi 4 826
  Massa 67 105
  Montignoso 10 162
  Mulazzo 2 288
  Podenzana 2 113
  Pontremoli 7 037
  Tresana 1 930
  Villafranca in Lunigiana 4 627
  Zeri 1 009

Enti e Unioni di comuni modifica

Il territorio della provincia di Massa-Carrara è amministrato anche da enti sovracomunali ovvero da un'unione di comuni ed enti parco.

Denominazione Zona geografica Sede amministrativa Sito istituzionale
Unione di comuni Montana Lunigiana Lunigiana (13 comuni)  

Fivizzano

[3]
Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano Appennino Tosco-Emiliano  

Fivizzano

[4]
Parco naturale regionale delle Alpi Apuane Alpi Apuane  

Massa

[5]

Comuni più popolosi modifica

I comuni in cui la popolazione supera le 3.000 unità sono 9[18]:

Stemma Città Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità

(ab/km²)

  Massa 67 105 94 715,1
  Carrara 60 909 71 857,75
  Aulla 10 699 60 178,35
  Montignoso 10 162 17 607,05
  Fivizzano 7 434 181 41,03
  Pontremoli 7 037 182 38,56
  Licciana Nardi 4 826 56 86,67
  Fosdinovo 4 674 49 95,96
  Villafranca in Lunigiana 4 627 29 157,81

Curiosità modifica

La provincia di Massa-Carrara si può fregiare di avere al suo interno un comune, Fosdinovo, che nel 2014 è stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano.

Trasporti e vie di comunicazione modifica

Linee ferroviarie modifica

La provincia apuana è percorsa da tre linee ferroviarie:

Autoservizi modifica

La società Autolinee Toscane esercisce numerosi collegamenti urbani ed anche extraurbani, verso le località dell'entroterra, della costa ed interprovinciali (Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio, Lucca, Sarzana, Luni ecc.).

Linee stradali modifica

Autostrade modifica

Le autostrade che attraversano la provincia di Massa-Carrara sono:

Strade statali, regionali e provinciali modifica

La provincia è attraversata da importanti strade di comunicazione che collegano l'Italia alla Francia e l'Italia tirrenica alla Pianura Padana.

Strade statali
Strade regionali
Strade provinciali

Lo stesso argomento, in modo più approfondito in strade provinciali della provincia di Massa-Carrara

Amministrazione modifica

L'amministrazione provinciale ha sede a Massa in piazza Aranci nel Palazzo Ducale e condivide l'edificio con la Prefettura.

Presidenti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Massa-Carrara.

Stemma provinciale modifica

 
Il gonfalone della provincia

 

«Descrizione araldica dello stemma: "D'azzurro, alla catena di monti, al naturale, nascente dalla punta dello scudo; al di sopra un montante d'argento sormontato da una stella d'oro. Motto "Extollunt marmora lunam".»

Lo stemma è stato approvato con l'apposito decreto datato al 24 marzo 1938.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN134854757 · LCCN (ENn79070129 · GND (DE4279194-7 · BNF (FRcb11980030f (data) · J9U (ENHE987007564349205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79070129
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