NASA X-38
Lo X-38 Crew Return Vehicle (CRV) fu un prototipo sperimentale di veicolo senza ali sviluppato dalla NASA.
X-38 | |
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Descrizione | |
Tipo | spazioplano |
Costruttore | ![]() |
Dimensioni e pesi | |
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Il veicolo fu concepito come possibile mezzo di rientro sulla Terra per gli astronauti residenti sulla Stazione Spaziale Internazionale ISS. Nel corso degli anni tra il 1995 e il 2002 il programma sviluppò anche l'idea di un mezzo per il rientro di astronauti che poteva essere utilizzato per una navicella spaziale internazionale che poteva essere lanciata con il vettore francese Ariane 5.[1]
Lo X-38 fu sviluppato fino al punto da avere tre prototipi pronti al volo per un test di volo; ogni esemplare introduceva migliorie rispetto alla variante precedente. Il progetto fu cancellato nel 2002 in seguito al taglio del budget.[2]
Esemplari attualmente esistenti modifica
Entrambe le cellule completate sono stoccate presso il centro spaziale Johnson della NASA a Houston[3].
Note modifica
- ^ NASA X-38 Project Description, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 18 aprile 2015.
- ^ X-38, su fas.org, Federation of American Scientists. URL consultato il 20 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2012).
- ^ Jenkins, Landis e Miller 2003, p. 48.
Bibliografia modifica
- Dennis R. Jenkins, Tony Landis; Jay Miller, American X-Vehicles: An Inventory—X-1 to X-50 (PDF) (NASA Special Publication), Monographs in Aerospace History, No. 31, Centennial of Flight, Washington, DC, NASA History Office, giugno 2003, OCLC 52159930. URL consultato il 21 marzo 2013.
- (EN) Jay Miller, The X-Planes: X-1 to X-45, Midland, Hinckley, 2001, ISBN 1-85780-109-1.
- Aerei gennaio-febbraio 2001, Dossier 1, Parma, Delta editrice, 2001.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NASA X-38
Collegamenti esterni modifica
- (EN) Dennis R. Jenkins, Tony Landis, e Jay Miller, American X-Vehicles: An Inventory X-1 to X-50 (PDF), su NASA History Division, http://history.nasa.gov/. URL consultato il 15 aprile 2010.