Neophocaena phocaenoides

specie di animali della famiglia Phocoenidae
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La neofocena (Neophocaena phocaenoides (G. Cuvier, 1829)), chiamata anche come neofocena dell'Indo-Pacifico per distinguerla dalle altre due specie del genere,[2] è un cetaceo appartenente alla famiglia dei Focenidi (Phocoenidae) presente dal golfo Persico, lungo la costa settentrionale dell'oceano Indiano, fino allo stretto di Formosa nel Pacifico occidentale.[3]

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Neofocena

La neofocena su un francobollo indonesiano
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCetartiodactyla
SottordineOdontoceti
FamigliaPhocoenidae
GenereNeophocaena
SpecieN. phocaenoides
Nomenclatura binomiale
Neophocaena phocaenoides
(G. Cuvier, 1829)

Per molto tempo il genere Neophocaena è stato considerato monotipico, ma nel 2011 è stato suddiviso nelle specie Neophocaena phocaenoides e Neophocaena asiaeorientalis. Quest'ultima specie è stata in seguito suddivisa a sua volta nelle due specie N. asiaeorientalis, estremamente rara e diffusa nello Yangtze, e nella più comune N. sunameri delle acque sudcoreane e giapponesi.[4]

Descrizione

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Le neofocena misura 1,6-1,7 metri di lunghezza e pesa 40-70 chilogrammi. Il corpo è snello e flessibile, con forma arrotondata (a bulbo) della testa, senza becco, e un peduncolo che si restringe drasticamente verso i lobi caudali. Ci sono 15-22 coppie di piccoli denti a forma di spatola sulla mascella e sulla mandibola. Alle neofocene indopacifiche manca la pinna dorsale, hanno invece una cresta dorsale molto più arretrata, posta a circa il 75-90% del dorso a partire dalla testa. Piccole prominenze cornee, chiamate tubercoli, sono presenti su un'area appiattita o leggermente concava dalla parte anteriore del dorso alla cresta dorsale. La funzione dei tubercoli è sconosciuta.[2]

Distribuzione e habitat

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Questa specie vive nelle acque tropicali e subtropicali poco profonde dell'oceano Indiano e dell'oceano Pacifico, in una fascia costiera che si estende dall'Iran e dal golfo Persico verso est per gran parte del Sud-est asiatico e verso nord almeno fino allo stretto di Formosa. È presente nelle baie soggette a forti escursioni di marea, negli estuari e nei canali tra le isole. Anche se la maggior parte del loro habitat è profondo meno di 50 m e prossimo alla costa, questi cetacei sono stati osservati anche a 240 km dalle coste del mar Giallo e nel mar Cinese Orientale.

Biologia

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Le neofocene non sono particolarmente gregarie e di solito si presentano in piccoli gruppi composti da 2 a 5 esemplari. Aggregazioni più numerose possono formarsi in aree ricche di cibo. Non cavalcano le onde di prua delle barche e non compiono evoluzioni aeree, e tendono a essere difficili da avvicinare, anche se a volte può accadere che seguano una barca in rapido movimento per giocare nella sua scia. Quando inseguono le prede e quando socializzano, a volte le focene percorrono tratti nuotando e saltando, ma normalmente nuotano inarcando lentamente il dorso, che compare in superficie.[5]

Alimentazione

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Le neofocene sono predatori opportunisti che consumano una grande varietà di piccoli organismi, compresi quelli che vivono sul fondo, pesci e crostacei, pesci che vivono in banchi e cefalopodi come calamari, seppie e polpi. Non compiono immersioni profonde e di solito rimangono immerse per meno di un minuto, e mai per più di qualche minuto.[5]

Riproduzione

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Queste focene vivono probabilmente circa 20 anni e raggiungono la maturità sessuale a 4-6 anni. Le femmine partoriscono ogni 2 anni, dopo 11 mesi di gestazione. La stagione del parto è prolungata e va da giugno a marzo. I cuccioli, che alla nascita misurano 60-80 cm e pesano 5-10 kg, vengono allattati per circa 6-7 mesi.[5]

Conservazione

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Vivendo in acque poco profonde e a latitudini moderate, le neofocene si trovano spesso in prossimità delle attività umane e quindi risentono della perdita e del degrado dell'habitat, dell'inquinamento e del traffico navale. L'aggrovigliamento negli attrezzi da pesca, in particolare nelle reti da posta, è probabilmente la minaccia più grave, anche se le collisioni con le imbarcazioni e i disturbi da inquinamento acustico sono anch'essi fonte di potenziali problemi.[1]

  1. ^ a b (EN) Wang, J.Y. & Reeves, R., Neophocaena phocaenoides, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Hadoram Shirihai e Brett Jarrett, Balene, delfini e foche, Roma, Ricca editore, 2014, pp. 248-250, ISBN 978-88-6694-018-0.
  3. ^ Neophocaena phocaenoides, su Mammal Diversity.
  4. ^ T. A. Jefferson e J. Y. Wang, Revision of the taxonomy of finless porpoises (genus Neophocaena): the existence of two species (PDF), in Journal of Marine Animals and Their Ecology, vol. 4, 2011, pp. 3-16. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  5. ^ a b c Annalisa Berta (a cura di), Whales, Dolphins & Porpoises: A Natural History and Species Guide, University of Chicago Press, 2015.

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