Nevio Zeccara

fumettista italiano (1924-2005)

Nevio Zeccara (Rovigo, 1º dicembre 1924Roma, 8 aprile 2005) è stato un fumettista italiano.[1][2][3][4]

Biografia modifica

Dopo aver passato la gioventù a Genova dove aveva frequentato l'Accademia di Belle Arti, si trasferì definitivamente a Roma dove iniziò a lavorare come grafico pubblicitario presso lo studio di Gino Boccasile oltre che come disegnatore di fumetti.[2][3] Come autore di fumetti esordì nel 1947 sul Vittorioso e nelle collane Gli Albi del Vittorioso e Capitan Walter[3][4] pubblicando storie a fumetti di genere avventuroso e fantasy, specializzandosi dal 1952 nell’illustrare avventurose storie di aviazione.[1]

Durante gli anni sessanta e settanta disegnò serie a fumetti erotici come Hessa[1] (1970-1972) e, dal 1963 al 1978, collaborò con Il Giorno dei Ragazzi, realizzando le serie Spie e Controspie, Willy West, Oltre il sole e Gigi Strip.[1][3][4]

Lavorò dal 1961 al 1974 anche per editori stranieri attraverso con lo studio di Alberto Giolitti per il quale realizzò storie a fumetti per il mercato estero come le serie Star Trek, Explorers of the Unknown e Starstream, e The Twilight Zone per gli editori Gold Key e Western Publishing negli Stati Uniti mentre, per il mercato britannico, per gli editori Amalgamated Press e Fleetway realizzò la serie Battler Britton pubblicata su Thriller Comics, oltre a storie di guerra per War Picture Library e Phantom for Five.[1][3][4]

Nel 1971 iniziò una trentennale collaborazione con Il Giornalino realizzando varie serie come Max Martin (1971-75), Gli astrostoppisti (1971-1978), Kriss Boyd (1976-2000), I fuggiaschi (1985), Topeka Smith (1986-92), L'Operazione Cobra, Ricorda Corea, Salvate Venezia, Les bourlingueurs de l'espace[5] (1975-1977), I predatori dell’Arca Perduta (1995), Stas e Nelly (1998), Spacetramps (2000), e realizzando riduzioni a fumetti dei classici della letteratura quali Robur il conquistatore (1984), La città sotto i ghiacci (1986), Il colore venuto dallo spazio (1989) e Il miraggio dello sconosciuto Kadath (1990).[1][3]

Lavorò anche per altri editori pubblicando negli anni settanta sulle riviste Victory, Horror, Uomini e guerra e Fantasy.[3]

Morì a Roma l'8 aprile 2005.[2]

Riconoscimenti modifica

  • Nevio Zeccara – Dall’aeronautica all'astronautica: mostra presso le Sale Storiche del Palazzo dell'Aeronautica di Roma, dal 21 al 26 aprile 2015.[6][7][8][9]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Nevio Zeccara, su lambiek.net. URL consultato il 18 luglio 2019.
  2. ^ a b c FFF - Nevio ZECCARA, su lfb.it. URL consultato il 18 luglio 2019.
  3. ^ a b c d e f g Zeccara Nevio Archivi, su Edizioni NPE. URL consultato il 22 luglio 2019.
  4. ^ a b c d NEVIO ZECCARA: fantascienza e divulgazione, su Cose da altri mondi., 16 maggio 2019. URL consultato il 30 luglio 2019.
  5. ^ "Les bourlingueurs de l’espace" è il nome con cui sono state pubblicate in Francia (sulla rivista Vick) le avventure degli Astrostoppisti
  6. ^ Dopo vent’anni, torna Nevio Zeccara • Sbam! Comics, su Sbam! Comics, 17 giugno 2015. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).
  7. ^ La Redazione, Notizie - Dopo vent’anni torna Nevio Zeccara, edito da NPE, su Lo Spazio Bianco, 15 giugno 2015. URL consultato il 22 luglio 2019.
  8. ^ “Nevio Zeccara – Dall’aeronautica all’astronautica” e “Il razzismo a fumetti”, ecco le nuove uscite NPE – C4 Comic, su c4comic.it. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).
  9. ^ “Dall’Aeronautica all’Astronautica”: apre la mostra a Roma del fumettista Nevio Zeccara (A.M.) - L'eco della pista, su ecodellapista.it. URL consultato il 22 luglio 2019.
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