Il concetto di nouvelle critique indica, spesso polemicamente, una serie di direzioni innovative apparsa nel campo accademico francese della critica letteraria con il breve saggio di Roland Barthes Sur Racine nel 1963.

Questo gruppo di nuove critiche tendeva a soppiantare la storia della letteratura come metodo primario d'interpretazione delle opere[Nota 1], per esempio con l'adozione di metodi ispirati dallo strutturalismo o l'affermazione che "il tempo delle opere" è indipendente dal "tempo della storia". Oltre al lavoro di Barthes, sono generalmente associate alla nouvelle critique le opere di Jean Starobinski, Jean-Pierre Richard, Jean-Paul Weber e Serge Doubrovsky.

La disputa iniziale, in ordine cronologico:

  • Roland Barthes, Sur Racine, in Pierres vives, Le Seuil, 1963.
  • Raymond Picard, Nouvelle critique ou nouvelle imposture, in Libertés, J.-J. Pauvert, 1965.
  • Jean-Paul Weber, Néo-critique et paléo-critique ou Contre Picard, in Libertés, J.-J. Pauvert, 1966.
  • Roland Barthes, Critique et vérité, in Tel Quel, Le Seuil, 1966.
  • Serge Doubrovsky, Pourquoi la nouvelle critique ? Critique et objectivité, Mercure de France, 1966.

Note modifica

  1. ^ La frequente opposizione tra nouvelle critique e storia letteraria è spiegata e criticata da Gérard Genette nelle Figures III, in Poétique, Le Seuil, 1972., soprattutto nei primi due capitoli.

Bibliografia modifica

  • Robert Emmet Jones, Panorama de la nouvelle critique en France, de Gaston Bachelard à Jean-Paul Weber, SEDES, 1968.
  • Quatre conférences sur la « nouvelle critique », supplementi agli Studi francesi, Torino, 1968.
  • Alfred Bonzon, La nouvelle critique et Racine, A.G. Nizet, 1970.
  • Graziano Benelli, La nouvelle critique. Il dibattito critico in Francia dal 1960 ad oggi, Bologna, 1981.

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