Oca italiana

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L'oca italiana, detta anche "oca romagnola" o "oca romana", è il nome ufficiale di una razza di oca, così denominata dallo standard italiano razze avicole nel 1996.

Tufted Roman Goose (Oca Romana Ciuffata)
Tufted Roman Goose (Oca Romana Ciuffata)

La razza è caratterizzata dal piumaggio bianco. Il maschio pesa circa 4–5 kg ed è abbastanza aggressivo; la femmina pesa circa 6 kg ed è in grado di produrre più di 100 uova ogni anno.

La razza è originaria dell'Emilia Romagna.[1] È stata allevata come animale da cortile fin dall'antichità. Secondo Lucrezio,[2] le leggendarie oche del Campidoglio dell'episodio del 390 a.C. erano bianche come questa razza, mentre Virgilio le descrive come grigie[3], facendo pensare piuttosto che fossero della razza dell'oca grigia padovana.

Il nome di "oca romana" fu attribuito dal professor Alessandro Ghigi,[4] in onore delle oche del Campidoglio, a tutte le oche con piumaggio bianco, rapido sviluppo e abbondante produzione di uova, mentre il selezionatore Ferruccio Frau-Sanna fece notare[4] che esistevano razze diverse di oche bianche, differenziate per mole e per produzione di uova. J. Charon, sul Journal d'agriculture pratique,[5] si preoccupò di avere informazioni da Frau-Sanna su queste razze per migliorare le oche francesi.

L'"oca bianca romagnola" fu presentata dall'Italia alla seconda Esposizione mondiale di avicoltura, tenutasi a Barcellona nel 1924 e fu apprezzata negli Stati Uniti, dove prese il nome di "Roman Goose"[6]. In un libro inglese del 1956 si riferisce che l'oca bianca italiana era stata utilizzata in Germania e nei Paesi Bassi per originare la razza Embden.[7] Nel 1977 fu riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti la razza Tufted Roman Goose ("oca romana ciuffata").

Note modifica

  1. ^ http://www.agraria.org/oche/romagnola.htm, origine oca italiana
  2. ^ http://www.latin.it/autore/lucrezio/de_rerum_natura/!04!liber_iv, De Rerum Natura libro IV
  3. ^ http://web.ltt.it/www-latino/virgilio/index-virgilio.htm Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive.,Eneide capitolo 8 v.655
  4. ^ a b http://www.fiav.info/html/5cts/cts014_001.html Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive., citazione prof. Alessandro ghigi - Ferruccio frau-sanna
  5. ^ https://archive.org/stream/journaldagricult21pari#page/398/mode/2up/search/j.+charon+, Journal d'agriculture pratique, firma di J. Charon
  6. ^ Toschi A., 1971; Balasini D., 1995; A.A.V.V., 1996
  7. ^ http://www.fiav.info/html/5cts/cts014.html Archiviato il 27 ottobre 2013 in Internet Archive., citazione libro inglese del 1956

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