Oko (sistema satellitare)

sistema satellitare per il rilevamento di missili balistici

L'Oko (in russo Око?, ossia "Occhio"),[1] è un sistema di prima allerta russo (e precedentemente sovietico) basato su una costellazione di satelliti posti in orbite Molniya e geosincrona. I satelliti del sistema Oko sono utilizzati per rilevare il lancio di missili balistici attraverso la rilevazione agli infrarossi dei gas di scarico prodotti dai loro motori e sono complementari agli altri sistemi di prima allerta come i radar Daryal, Dnepr e Voronezh. Le informazioni fornite dai satelliti vengono poi passate al sistema ABM A-135, un sistema antimissile balistico progettato per intercettare e distruggere i missili balistici nella fase finale di discesa attualmente schierato alla periferia di Mosca.[2]
A partire dal settembre 1972 e fino al 2012 il sistema ha utilizzato un totale di 101 satelliti mentre a partire dal 2015 è iniziata la sua sostituzione con il sistema satellitare EKS.[3]

Storia modifica

Lo sviluppo del sistema Oko, oggi gestito dalle forze aerospaziali russe, iniziò nei primi anni 1970 da parte dell'ufficio progettazione dell'istituto nazionale di ricerca sovietico, che poi diventerà il TsNII Kometa, sotto la direzione di A. I. Savin, mentre la progettazione dei satelliti veri e propri fu effettuata dalla NPO Lavochkin. Il primo satellite della costellazione, identificato come Cosmos 520, fu lanciato il 19 settembre 1972 ma fu solo nel 1978 che il sistema divenne operativo e nel 1982 che esso venne messo in servizio.[4][5] Il 26 settembre 1983 il sistema sperimentò un grave malfunzionamento quando scambiò il riflesso della luce solare su alcune nubi di alta quota per un attacco missilistico proveniente dalla base di Malmstrom, in Montana. Fortunatamente Stanislav Petrov, al tempo ufficiale di servizio al bunker Serpukhov 15, con il compito di monitorare il sistema satellitare interpretando e verificandone i dati, intuì che quello che aveva davanti era un falso allarme basandosi sia sulla sua conoscenza del sistema Oko, sia sul fatto che i dati satellitari non erano stati corroborati dai sistemi radar, sia sul fatto che ritenne inverosimile che un vero attacco nucleare fosse portato dagli USA con un solo missile.[6]

La grande maggioranza dei satelliti del sistema Oko, ben 86 su 101, sono satelliti della prima generazione del modello US-K operanti su orbite Molniya. Si tratta di satelliti dalla forma cilindrica, alti circa 2 m e dal diametro di 1,7 m, pesanti circa 1250 kg senza carburante e dotati di sedici motori per il controllo di assetto e di altri quattro per le manovre. Tra le strumentazioni dei satelliti, alimentati da due pannelli solari che forniscono un totale di 2,8 kW, spicca un telescopio a infrarossi pesante 350 kg, lungo 4 metri e con uno specchio del diametro di 50 cm, costantemente puntato verso la Terra e coadiuvato da altri telescopi più piccoli che consentono di avere una visione più ampia.
Dal modello US-K fu poi derivato il modello US-KS, ottimizzato per operare su orbite geosincrone, che fu utilizzato per sette satelliti lanciati a partire dal 1975. Con una legge del 3 settembre 1979, il governo sovietico diede il via libera alla creazione della seconda generazione di satelliti per il sistema Oko, chiamati US-KMO, che furono utilizzati a partire dal 1991 e la cui vita utile era stimata dai 5 ai 7 anni. Rispetto al telescopio dei satelliti US-K, quello del modello US-KMO è più lungo di 0,5 metri e ha uno specchio largo il doppio.[5]

I satelliti US-K furono lanciati dal cosmodromo di Pleseck utilizzando razzi vettori Molnija-M dotati di un quarto e ultimo stadio modello Blok 2BL. I satelliti US-KS e US-KMO, operanti in orbite geosincrone, furono invece lanciati dal cosmodromo di Bajkonur utilizzando razzi Proton dotati di un ultimo stadio modello DM o DM-2.[7][8] Come detto, il primo US-K, identificato come Cosmos 520, fu lanciato il 19 settembre 1972, mentre l'ultimo, il Cosmos 2469, fu lanciato il 30 settembre 2010; il primo US-KMO, il Cosmos 2133, fu invece lanciato il 14 febbraio 1991, e l'ultimo, il Cosmos 2479, il 30 marzo 2012.[9][10]

La vita dei satelliti risultò essere estremamente breve, tanto che dei primi tredici satelliti lanciati tra il 1972 e il 1979, solo sette funzionarono per più di 100 giorni. Il tutto era dovuto al fatto che i satelliti erano dotati di un sistema di autodistruzione che si attivava automaticamente quando il satellite perdeva la comunicazione con la stazione di terra, per questo, nel 1983 l'Unione Sovietica decise di disattivare tale dispositivo, quando già 11 satelliti su 31 erano andati persi per questo motivo.

Il sistema Oko ha bisogno di avere almeno 4 satelliti attivi per poter mantenere una copertura 24 ore su 24 di tutta al Terra. Con il passare del tempo e la dismissione dei vari satelliti, il sistema ha quindi via via perso la sua piena operatività, così, ad esempio a partire dal febbraio 2010, con la messa fuori operatività del Cosmos 2440, i satelliti attivi erano rimasti soltanto due.[11] Da allora sono stati messi in orbita altri due satelliti, l'ultimo dei quali, il Cosmos 2479, è stato lanciato nel 2012 ma ha smesso di funzionare solo due anni dopo, nell'aprile 2014, lasciando nuovamente il sistema con due soli satelliti attivi. A partire dal 2015 è infine iniziata la sostituzione del sistema Oko con il nuovo sistema EKS che, alla fine del suo sviluppo, dovrebbe contare un totale di 80 satelliti.[3]

Strutture di controllo modifica

Il sistema Oko ha due centrali di controllo a terra. La centrale occidentale si trova nel bunker Serpukhov-15 (in russo Серпухов-15?), vicino al villaggio di Kurilovo, alla periferia di Mosca, mentre quella orientale è nel bunker Pivan-1 (in russo Пивань-1?),[12] vicino alla città di Komsomol'sk-na-Amure, nell'Estremo Oriente Russo.[13]

Il 10 maggio 2001 all'interno della base Serpukhov-15 si sviluppò un incendio talmente grave che il contatto con i satelliti (all'epoca erano presenti sei satelliti US-K in orbita Molniya) fu perso per 12 ore, mentre la base tornò in piena solo il 20 agosto dello stesso anno. Poiché i satelliti hanno necessità di avere un contatto con una base a terra ogni 2 o 3 orbite al fine di mantenere la propria orbita, a causa dell'incendio quattro di loro andarono persi, due (il Cosmos 2340 e il Cosmos 2351) immediatamente e due (il Cosmos 2368 e il Cosmos 2342) dopo meno di un anno.[14][15]

Satelliti modifica

Di seguito una lista dei satelliti che hanno fatto o fanno ancora parte del sistema Oko.

Satellite Tipo Data di lancio (UTC)[16] Razzo vettore[16] Sito di lancio[16] Orbita[5] Fine operatività[5] Data di rientro[17] Note
Cosmos 520 US-K 19 settembre 1972
19:19:03
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 4 Sconosciuta In orbita
Cosmos 606 US-K 2 novembre 1973
13:01:56
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 4 Aprile 1974 In orbita
Cosmos 665 US-K 29 giugno 1974
15:59:58
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 2 Settembre 1975 6 luglio 1990
Cosmos 706 US-K 30 gennaio 1975
15:02
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 7 Novembre 1975 In orbita
Cosmos 775 US-KS[18] 8 ottobre 1975
00:30:00
Proton-K/DM Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/23 GEO Ottobre 1975 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 862 US-K 22 ottobre 1976
09:12
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 5 Marzo 1977 In orbita
Cosmos 903 US-K 11 aprile 1977
01:38
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 7 Giugno 1978 In orbita
Cosmos 917 US-K 16 giugno 1977
01:58
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 9 Marzo 1979 In orbita
Cosmos 931 US-K 20 luglio 1977
04:44
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 2 Ottobre 1977 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1024 US-K 28 giugno 1978
02:59
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 2 Maggio 1980 In orbita
Cosmos 1030 US-K 6 settembre 1978
03:04
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 4 Ottobre 1978 17 agosto 2004 Mai entrato in servizio.
Cosmos 1109 US-K 27 giugno 1979
18:11
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 9 Febbraio 1980 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1124 US-K 28 agosto 1979
00:17
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 4 Settembre 1979 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1164 US-K 12 febbraio 1980
00:53
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 9 12 febbraio 1980 12 febbraio 1980 A causa di un malfunzionamento nell'accensione dello stadio Blok 2BL, il lanciò fallì e il satellite non arrivò mai in orbita.[19]
Cosmos 1172 US-K 12 aprile 1980
20:18
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 9 Aprile 1982 26 dicembre 1997
Cosmos 1188 US-K 14 giugno 1980
20:52
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 2 Ottobre 1980 In orbita
Cosmos 1191 US-K 2 luglio 1980
00:54
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 4 Maggio 1981 In orbita
Cosmos 1217 US-K 24 ottobre 1980
10:53
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 2 Marzo 1983 In orbita
Cosmos 1223 US-K 27 novembre 1980
21:37
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 7 Agosto 1982 In orbita
Cosmos 1247 US-K 19 febbraio 1981
10:00
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Ottobre 1981 In orbita
Cosmos 1261 US-K 31 marzo 1981
09:40
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 6 Maggio 1981 In orbita
Cosmos 1278 US-K 19 giugno 1981
19:37:04
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 4 Luglio 1984 2 settembre 2000
Cosmos 1285 US-K 4 agosto 1981
00:13
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 6 Novembre 1981 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1317 US-K 31 ottobre 1981
22:54
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 9 Gennaio 1984 In orbita
Cosmos 1341 US-K 3 marzo 1982
05:44:38
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Febbraio 1984 In orbita
Cosmos 1348 US-K 7 aprile 1982
13:42
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 9 Luglio 1984 In orbita
Cosmos 1367 US-K 20 maggio 1982
13:09
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 1 Settembre 1984 In orbita
Cosmos 1382 US-K 25 giugno 1982
02:28
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 7 Settembre 1984 In orbita
Cosmos 1409 US-K 22 settembre 1982
06:23
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 2 Gennaio 1987 8 giugno 2009
Cosmos 1456 US-K 25 aprile 1983
19:34
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 4 Agosto 1983 11 maggio 1998
Cosmos 1481 US-K 8 luglio 1983
19:21
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 6 9 luglio 1983 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1518 US-K 28 dicembre 1983
03:48
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Giugno 1984 19 settembre 1998
Cosmos 1541 US-K 6 marzo 1984
17:10
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 3 Ottobre 1985 In orbita
Cosmos 1546 US-KS[18] 29 marzo 1984
05:53
Proton-K/DM Bajkonur 40- sito 200/40 GEO 1 & 4 Novembre 1986 In orbita
Cosmos 1547 US-K 4 aprile 1984
01:40:04
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 7 Agosto 1985 In orbita
Cosmos 1569 US-K 6 giugno 1984
15:34
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Gennaio 1986 7 maggio 2001
Cosmos 1581 US-K 3 luglio 1984
21:31
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 8 Agosto 1985 In orbita
Cosmos 1586 US-K 2 agosto 1984
08:38
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 4 Aprile 1985 In orbita
Cosmos 1596 US-K 7 settembre 1984
19:13
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 9 Novembre 1986 In orbita
Cosmos 1604 US-K 4 ottobre 1984 Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 1 Settembre 1985 In orbita
Cosmos 1629 US-KS[18] 21 febbraio 1985
07:57
Proton-K/DM Cosmodromo di Bajkonur - sito 200/39 GEO 4, 3 & 1 Gennaio 1987 In orbita
Cosmos 1658 US-K 11 giugno 1985
14:27
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 6 Settembre 1987 12 novembre 2005
Cosmos 1661 US-K 18 giugno 1985
00:40:26
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO Ottobre 1989 In orbita Mai entrato in servizio.
Cosmos 1675 US-K 12 agosto 1985
15:09
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 8 Gennaio 1986 In orbita
Cosmos 1684 US-K 24 settembre 1985
01:18:10
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 4 Marzo 1989 In orbita
Cosmos 1687 US-K 30 settembre 1985
19:23
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 2 Settembre 1985 In orbita
Cosmos 1698 US-K 22 ottobre 1985
20:24
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 3 Agosto 1986 In orbita
Cosmos 1701 US-K 9 novembre 1985
08:25
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 8 Novembre 1987 11 maggio 2001
Cosmos 1729 US-K 1 febbraio 1986
18:11:56
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Maggio 1988 In orbita
Cosmos 1761 US-K 5 luglio 1986
01:16:47
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 3 Ottobre 1988 In orbita
Cosmos 1774 US-K 28 agosto 1986
08:02:43
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 7 Luglio 1988 2 novembre 2010
Cosmos 1783 US-K 3 ottobre 1986
13:05:40
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 1 3 ottobre 1986 In orbita A causa di un malfunzionamento nell'accensione dell'ultimo stadio, il satellite fu immesso in'orbita terrestre bassa e non fu quindi mai utilizzabile.[19]
Cosmos 1785 US-K 15 ottobre 1986
09:29:18
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 9 Gennaio 1991 28 febbraio 2002
Cosmos 1793 US-K 20 novembre 1986
12:09:20
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 2 Agosto 1991 15 maggio 2011
Cosmos 1806 US-K 12 dicembre 1986
18:35:36
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 5 Novembre 1988 In orbita
Cosmos 1849 US-K 4 giugno 1987
18:50:23
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 1 Maggio 1990 3 febbraio 2003
Cosmos 1851 US-K 12 giugno 1987
07:40:28
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 6 Novembre 1989 In orbita
Cosmos 1894 US-KS[18] 28 ottobre 1987
15:15:00
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur 200/40 GEO 1 Dicembre 1991 In orbita
Cosmos 1903 US-K 21 dicembre 1987
22:35:42
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 8 Novembre 1992 In orbita
Cosmos 1922 US-K 26 febbraio 1988
09:39:12
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 5 Luglio 1990 In orbita
Cosmos 1966 US-K 30 agosto 1988
14:14:54
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 3 Dicembre 1990 10 novembre 2005
Cosmos 1974 US-K 3 ottobre 1988
22:23:39
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 7 Maggio 1993 In orbita
Cosmos 1977 US-K 25 ottobre 1988
18:02:31
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 41/1 HEO 6 Luglio 1990 In orbita
Cosmos 2001 US-K 14 febbraio 1989
04:21:11
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 4 Marzo 1993 22 settembre 2008
Cosmos 2050 US-K 23 novembre 1989
20:35:44
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 9 Ottobre 1993 In orbita
Cosmos 2063 US-K 27 marzo 1990
16:40:08
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 2 Giugno 1995 In orbita
Cosmos 2076 US-K 28 aprile 1990
11:37:02
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 1 ottobre 1992 In orbita
Cosmos 2084 US-K 21 giugno 1990
20:45:52
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 6 21 giugno 1990 In orbita A causa di un malfunzionamento nell'accensione dello stadio Blok 2BL, il lanciò fallì e il satellite non arrivò mai in orbita.[19]
Cosmos 2087 US-K 25 luglio 1990
18:13:56
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 6 Gennaio 1992 In orbita
Cosmos 2097 US-K 28 agosto 1990
07:49:13
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 3 Aprile 1995 In orbita
Cosmos 2105 US-K 20 novembre 1990
02:33:14
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 3 Aprile 1993 21 gennaio 2008
Cosmos 2133 US-KMO[8] 14 febbraio 1991
08:31:56
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 200/39 GEO 4, 3, 2, 1 Novembre 1995 in orbita
Cosmos 2155 US-KS[18] 13 settembre 1991
17:51:02
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/23 GEO 1 Giugno 1992 In orbita
Cosmos 2176 US-K 24 gennaio 1992
01:18:01
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 6 Aprile 1996 17 gennaio 2012
Cosmos 2196 US-K 8 luglio 1992
09:53:14
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 5 Giugno 1994 In orbita
Cosmos 2209 US-KS[18] 10 settembre 1992
18:01:18
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/23 GEO 1 Novembre 1996 In orbita
Cosmos 2217 US-K 21 ottobre 1992
10:21:22
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 8 Novembre 1996 6 novembre 2010
Cosmos 2222 US-K 25 novembre 1992
12:18:54
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/3 HEO 1 Dicembre 1996 In orbita
Cosmos 2224 US-KMO[8] 17 dicembre 1992
12:45:00
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 200/39 GEO 2, 1 & 2 Giugno 1999 In orbita
Cosmos 2232 US-K 26 gennaio 1993
15:55:26
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 4 Giugno 1998 In orbita
Cosmos 2241 US-K 6 aprile 1993
19:07:27
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 7 Gennaio 1997 In orbita
Cosmos 2261 US-K 10 agosto 1993
14:53:45
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 1 Marzo 1998 In orbita
Cosmos 2282 US-KMO[8] 6 luglio 1994
23:58:51
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/23 HEO 9 Dicembre 1995 In orbita
Cosmos 2286 US-K 5 agosto 1994
01:12:21
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 5 Marzo 1998 In orbita
Cosmos 2312 US-K 24 maggio 1995
20:10:09
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 2 Dicembre 1997 In orbita
Cosmos 2340 US-K 9 aprile 1997
08:58:44
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 8 Maggio 2001 In orbita
Cosmos 2342 US-K 14 maggio 1997
00:33:57
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 43/4 HEO 6 Maggio 2001 In orbita
Cosmos 2345 US-KS[18] 24 agosto 1997
20:49:14
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 200/39 GEO 1 Febbraio 1999 In orbita
Cosmos 2350 US-KMO[8] 29 aprile 1998
04:36:54
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 200/39 GEO 4 Giugno 1998 In orbita
Cosmos 2351 US-K 7 maggio 1998
08:53:22
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 1 maggio 2001 In orbita
Cosmos 2368 US-K 27 dicembre 1999
19:12:44
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 HEO 3 Sconosciuta In orbita
Cosmos 2379 US-KMO[8] 24 agosto 2001
20:35
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/24 GEO 4, 1 & 2 Ottobre 2009 In orbita
Cosmos 2388 US-K 1 aprile 2002
22:06:45
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Novembre 2006[20] 14 settembre 2011
Cosmos 2393 US-K 24 dicembre 2002
12:20:13
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Marzo 2007[20] In orbita
Cosmos 2397 US-KMO[8] 24 aprile 2003
04:23:17
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/24 Giugno 2003[21] In orbita
Cosmos 2422 US-K 21 luglio 2006
04:20:03
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Sconosciuta 22 novembre 2019
Cosmos 2430 US-K 23 ottobre 2007
04:39
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Maggio 2012 5 gennaio 2019
Cosmos 2440 US-KMO[8] 26 giugno 2008
23:59:43
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - sito 81/24 GEO 4[11] Febbraio 2010[11] In orbita
Cosmos 2446 US-K 2 dicembre 2008
05:00
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Attivo In orbita
Cosmos 2469 US-K 30 settembre 2010
17:01:15
Molnija-M/2BL Cosmodromo di Plesetsk - sito 16/2 Attivo In orbita Ultimo volo del Molnija-M.[4]
Cosmos 2479 US-KMO[8] 30 marzo 2012
05:49[22]
Proton-K/DM-2 Cosmodromo di Bajkonur - 81/24[22] GEO 4 Aprile 2014 In orbita Ultimo volo del Proton-K.

Note modifica

  1. ^ È conosciuto anche come SPRN (in russo СПРН?) da "спутник для предупреждения о ракетном нападении" ossia "satellite di allarme per attacco missilistico", anche se comunemente questa sigla è utilizzata come acronimo di "система предупреждения о ракетном нападении", ossia "sistema di allarme missilistico", per descrivere l'intero sistema, che include sia il sistema Oko che il sistema di rilevamento radar.
  2. ^ Eugenio Roscini Vitali, In orbita quest’anno il primo satellite russo MAWS di nuova generazione, su analisidifesa.it, AnalisiDifesa, 5 aprile 2015. URL consultato il 3 giugno 2020.
  3. ^ a b Lanciato satellite russo della rete "Eks", su AvioNews, 27 settembre 2019. URL consultato il 2 maggio 2020.
  4. ^ a b Anatoly Zak, Molniya rocket, su RussianSpaceWeb. URL consultato il 2 maggio 2020.
  5. ^ a b c d Pavel Podvig, History and the Current Status of the Russian Early-Warning System (PDF), in Science and Global Security, vol. 10, 2002, pp. 21-60, DOI:10.1080/08929880212328, ISSN 0892-9882 (WC · ACNP) (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2012).
  6. ^ Alesia Miguens, Trentadue anni fa, il mondo fu salvato da un uomo che nessuno conosce, su pressenza.com, Pressenza, 12 ottobre 2015. URL consultato il 16 settembre 2017.
  7. ^ Gunter Krebs, US-K (73D6), su Gunter's Space Page. URL consultato il 2 maggio 2020.
  8. ^ a b c d e f g h i Gunter Krebs, US-KMO (71Kh6), su Gunter's Space Page. URL consultato il 2 giugno 2020.
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  11. ^ a b c Pavel Podvig, Only two satellites left in Russia's early-warning system, su russianforces.org, Russian Strategic Nuclear Forces, 2 settembre 2010. URL consultato il 2 giugno 2020.
  12. ^ Michael Holm, 1127th independent Radio-Technical Unit, su ww2.dk, Soviet Armed Forces 1945-1991, 2011. URL consultato il 3 giugno 2020.
  13. ^ Michael Holm, 916th independent Radio-Technical Unit, su ww2.dk, Soviet Armed Forces 1945-1991, 2011. URL consultato il 3 giugno 2020.
  14. ^ A. Paleologue, Early Warning Satellites in Russia: What past, what state today, what future?, in Proceedings of SPIE Vol. 5799, SPIE, 2005 curatore =Pejmun Motaghedi, pp. 146-157, DOI:10.1117/12.603478.
  15. ^ Russia blaze hits satellite network, su news.bbc.co.uk, BBC News, 10 maggio 2001. URL consultato il 23 aprile 2012.
  16. ^ a b c Jonathan McDowell, Launch Log (TXT), su Jonathan's Space Page. URL consultato il 2 maggio 2020.
  17. ^ Jonathan McDowell, Satellite Catalog (TXT), su Jonathan's Space Page. URL consultato il 2 giugno 2020.
  18. ^ a b c d e f g Gunter Krebs, US-KS (74Kh6), su Gunter's Space Page. URL consultato il 2 giugno 2020.
  19. ^ a b c Mark Wade, Molniya 8K78M, su Encyclopedia Astronautica. URL consultato il 2 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2012).
  20. ^ a b Pavel Podvig, Launch of Cosmos-2430 early-warning satellite, su russianforces.org, Russian Strategic Nuclear Forces, 23 ottobre 2007. URL consultato il 2 giugno 2020.
  21. ^ Pavel Podvig, Problems with Russian military satellites, su russianforces.org, Russian Strategic Nuclear Forces, 28 novembre 2003. URL consultato il 2 giugno 2020.
  22. ^ a b Jonathan McDowell, Jonathan's Space Report N° 656, su Jonathan's Space Report, 12 aprile 2012. URL consultato il 2 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2012).

Collegamenti esterni modifica