Operazione Redfold

L'operazione Redfold (in inglese: Operation Redfold) è un piano di emergenza della difesa del Regno Unito progettato per guidare gli aiuti militari alle autorità civili in caso di un'emergenza generalizzata verificatasi durante il periodo successivo alla Brexit.[1] È il programma di pianificazione militare dell'operazione a guida civile Yellowhammer.[2]

Fino a 3.500 membri del personale delle forze armate britanniche sono stati contingentemente incaricati di supportare l'operazione Redfold, di cui circa 350 sono riservisti.[3] È stato riportato sul The Times nel settembre 2019 che un grande contingente di 3.500 forze forti sarebbe stato prelevato dalla Royal Military Police.[4]. Dopo l'attivazione, le attività operative avranno sede nel complesso Pindar, secondo i media,[5] ma il comando e il controllo sarebbero coordinati da un bunker nel Ministero della difesa a Whitehall.[6]

  1. ^ (EN) Ministry sets up bunker command centre for no-deal Brexit, in Irish Times, 21 marzo 2019. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Brexit: MoD prepares for no-deal in Whitehall bunker, in BBC News, 21 marzo 2019. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Op Redfold: MOD Activates No-Deal Brexit Nerve Centre, su forces.net, Forces Network. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Tim Ripley e Rosamund Urwin, No-deal Brexit: British soldiers prepare for action in Calais lorry parks, in The Sunday Times, 29 settembre 2019. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Charlie Cooper, UK sets up Brexit bunker to coordinate troop deployments in event of no deal, in Politico, 21 marzo 2019. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) MoD hosts no-deal planning in bunker, in BBC News, 21 marzo 2019. URL consultato il 25 dicembre 2020.