Otiorhynchus cribricollis

specie di coleotteri

L'oziorinco dell'olivo (Otiorhynchus cribricollis Gyllenhal, 1834) è un coleottero della famiglia dei Curculionidi che vive generalmente a spese dell'olivo e degli agrumi, ma gli adulti sono stati riscontrati anche su altre piante: vite, pesco, mandorlo e piante ortive, soprattutto se consociate all'olivo.

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Oziorinco dell'olivo
Erosioni fogliari
compiute dagli adulti
di Otiorhynchus cribricollis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Cucujiformia
Superfamiglia Curculionoidea
Famiglia Curculionidae
Sottofamiglia Entiminae
Tribù Otiorhynchini
Genere Otiorhynchus
Specie O. cribricollis
Nomenclatura binomiale
Otiorhynchus cribricollis
Gyllenhal, 1834

Originario dell'Europa meridionale e mediterranea, è diffuso anche in tutto il Nord Africa. Inoltre, è stato introdotto accidentalmente negli USA, in Australia e in Nuova Zelanda. In Italia è presente in tutte le zone olivicole.

Descrizione modifica

Adulto modifica

Adulto di forma ovale e di colore nero lucente con zampe e antenne bruno-rossastre. Le elitre presentano 10 striature profonde e punteggiate con le interstrie granulose portanti una serie di peli corti, ricurvi e diretti all'indietro. Gli adulti hanno le elitre saldate lungo la linea di sutura e quindi non sono in grado di volare. È specie partenogenetica, con rara presenza dei maschi. Raggiunge 6-8 mm di lunghezza.

Uova modifica

Uova ellissoidali, di colore avorio.

Larva modifica

Larva di colore giallastro, senza zampe toraciche e con corpo ricurvo. La larva matura è lunga 8-9 mm.

Pupa modifica

La pupa è racchiusa, come gli altri Curculionidi, in una celletta terrosa.

Biologia modifica

O. cribricollis compie una sola generazione all'anno e sverna da larva in fase più o meno avanzata di sviluppo.. Gli adulti compaiono all'inizio dell'estate e dopo riproduzione, generalmente per partenogenesi, le femmine depongono in autunno (ottobre), per oltre un mese, circa 70-200 uova alla superficie del suolo o leggermente interrate; da queste nascono dopo 3-4 settimane le larve che si nutrono e si sviluppano sulle radici di piante erbacee e degli stessi fruttiferi; raggiunta la maturità dopo aver attraversato 10 età larvali, si impupano entro una celletta terrosa per circa un mese (tra aprile e maggio) per poi dare gli adulti che fuoriescono dal suolo a partire dall'inizio di giugno.

Parti attaccate e danni modifica

Gli adulti di giorno si rifugiano nel terreno, generalmente ai piedi delle piante attaccate, a pochi centimetri di profondità e durante le ore notturne salgono sulle piante per nutrirsi di tenero fogliame o corteccia verde. Gli adulti compiono caratteristiche erosioni a forma di mezzaluna sul margine fogliare, mentre le larve danneggiano le radici di ortive e di altre piante erbacee. In caso di forte infestazione, compiono anche erosioni sui germogli teneri e sui peduncoli delle olive provocandone la caduta. I danni compiuti dagli adulti possono rilevarsi molto gravi nei vivai, nei getti degli innesti, nei nuovi impianti e sui polloni allevati per la costituzione di nuove piante di olivo. Nei semenzali degli agrumi compiono erosioni poco sotto la zona del colletto compromettendo in tal modo la vita delle piantine colpite.

Difesa modifica

Interventi agronomici modifica

  • Su piante in produzione: è sufficiente lasciare a disposizione degli adulti sino a ottobre i polloni alla base delle piante e i succhioni sulla chioma, per attenuare i danni;
  • Su piante in accrescimento (vivai, nuovi impianti, getti degli innesti), sempre allo scopo di impedire all'insetto di salire sulla chioma, si fa ricorso alle fasce in fibra sintetica (fasce di lana di vetro) da applicare preventivamente al punto di innesto.

Interventi chimici modifica

  • Contro gli adulti: per proteggere le giovani piante e gli innesti effettuare trattamenti, prima delle ovideposizioni, con azinfos-metile, endosulfan e acefate.
  • Contro le larve: effettuare geodisinfestazioni attorno alle piante.

Bibliografia modifica

  • Aldo Pollini. Manuale di entomologia applicata. Bologna, Edagricole, 1998. ISBN 88-206-3954-8.
  • Luigi Masutti-Sergio Zangheri, Entomologia generale ed applicata. Padova, Cedam, 2001. ISBN 88-13-23135-0-
  • Gabriele Goidànich et alii. La difesa delle piante da frutto. Bologna, Edizioni agricole, 1990. ISBN 88-206-3076-1-
  • Marco Ferrari et alii. Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata.Bologna, Edagricole, 2006. ISBN 88-529-0062-4.
  • Gennaro Viggiani. Lotta biologica e integrata nella difesa fitosanitaria, vol. I e vol. II. Napoli, Liguori Editore, 1997. ISBN 88-207-2541-X.
  • A. Pollini, I. Ponti, F. Laffi. Fitofagi delle piante da frutto. Verona, Edizioni L'informatore agrario, 1988.
  • Piero Fiorino. Olea Trattato di olivicoltura. Bologna, Edagricole, 2003. ISBN 88-506-4938-X.

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