Paesi anglosassoni
Paesi anglosassoni (o paesi anglofoni) sono quegli Stati le cui caratteristiche (politiche, religiose, culturali, linguistiche, ecc.) li rendono assimilabili al Regno Unito.[1]
Tratti comuniModifica
Un elemento facilmente riconducibile a tali paesi è l'anglofonia: sotto la definizione ricadono - infatti - gli stati la cui lingua ufficiale è l'inglese. Il legame socio-culturale che si è instaurato tra il Regno Unito e le sue ex colonie si ritrova anche nelle bandiere, che talvolta riproducono la bandiera britannica.[2]
Altre caratteristiche degne di menzione sono:
- L'adozione del sistema imperiale britannico in luogo di quello internazionale: esso può venire sostituito anche dal sistema consuetudinario statunitense. Gli Stati Uniti sono infatti tra i pochi stati a non applicare il SI.[3]
- L'ordinamento giuridico ispirato al common law, traducibile con «legge comune».
- La medesima declinazione del dogma della sovranità del Parlamento.
- La guida a sinistra: i veicoli devono circolare lungo il margine sinistro della carreggiata, ad eccezione dell'America settentrionale.[4]
- Il protestantesimo è la religione prevalente.[5]
Lista dei principali stati anglosassoniModifica
Origine del termineModifica
L'aggettivo deriva dall'omonimo popolo.[7]
NoteModifica
- ^ Stage linguistico : la bellezza dei paesi anglosassoni, su scuola.repubblica.it, 1º marzo 2017. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2017).
- ^ Beppe Severgnini, L'Inglese, BUR Edizioni, 2001, p. 350, ISBN 9788817118712.
- ^ Fabio Cavalera, Passare al sistema metrico: la tentazione di Londra, su corriere.it, 17 maggio 2012.
- ^ Perché in Inghilterra si guida a sinistra?, su sapere.it.
- ^ John Henry Newman, Discorsi sul pregiudizio: la condizione dei cattolici, Jaca Book Editore, 2000, p. 416, ISBN 9788816303669.
- ^ Esclusa la provincia del Québec, in cui vige la francofonia.
- ^ Aldo Ricci, ANGLOSASSONI, su treccani.it, 1929.
Voci correlateModifica
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