Palazzo Mirelli di Teora

Il palazzo Mirelli di Teora (già Palazzo Barile di Caivano) è un palazzo di Napoli che sorge sulla riviera di Chiaia al civico 66, nell'omonimo quartiere.

Palazzo Mirelli di Teora
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
Coordinate40°49′57.4″N 14°13′32.05″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVII secolo
Usoresidenziale
Corte interna

Il palazzo fu cominciato nel XVII secolo da Cosimo Fanzago per conto dei Barile di Caivano, ma non riuscì a portare a termine l'impresa che venne continuata dal Sanfelice il quale aggiungendo la scala aperta e le decorazioni diede al palazzo l'aspetto tipico del barocco napoletano. Il palazzo fu completato nel 1703 sotto Carlo Mirelli principe di Teora.[1]

Passò poi al conte von Kaunitz, ambasciatore dell'impero asburgico, il quale affidò a Carlo Vanvitelli il compito di restaurare il palazzo in occasione del gran ballo che vi si svolse per festeggiare le nozze tra re Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d'Austria nel 1768.[2]

In seguito il principe di Teora affittò il palazzo all'ambasciatore del Marocco.

Il palazzo dà il nome alla strada che porta fin su corso Vittorio Emanuele e che termina alla sua sinistra: via Arco Mirelli. Infatti esisteva un arco che univa il palazzo con le case adiacenti, sostituite nel XIX secolo dal palazzo Guevara di Bovino.

Il palazzo è divenuto un condominio in ottime condizioni conservative.

  1. ^ Francesco Ceva Grimaldi, Della città di Napoli dal tempo della sua fondazione sino al presente, 1857
  2. ^ a cura di Benedetto Gravagnuolo, Carlo Vanvitelli, Napoli, Alfredo Guida Editore, 2008

Voci correlate

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