Palazzo dell'Istituto Grenoble

palazzo di Napoli

Il palazzo dell'Istituto Grenoble, meglio conosciuto come Le Grenoble, è uno degli edifici di interesse storico ed artistico di Napoli; è sito in via Crispi, all'interno del rione Amedeo, nel quartiere Chiaia.

Palazzo dell'Istituto Grenoble
Palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Coordinate40°50′10.39″N 14°13′46.88″E / 40.83622°N 14.22969°E40.83622; 14.22969
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXIX secolo
Usoresidenziale

La struttura è opera dell'eccentrico architetto scozzese Lamont Young[1], che sperimentò a Napoli e in particolare nel quartiere di Chiaja. L'edificio costruito intorno al 1884 per l'istituto scolastico femminile della Mac Kean Bentik[2], rappresenta una pregevole testimonianza neorinascimentale[3].

Nel palazzo abitò anche Francesco Crispi, che qui trascorse gli ultimi anni della sua esistenza. La struttura ospita l'Institut français de Naples "Le Grenoble", ente ufficiale dipendente dal Ministero degli Affari Esteri francese, che ha per missione la diffusione e la promozione della lingua e della cultura francese. Acquistato dall'Università di Grenoble per 1 milione di lire nel 1933, si tratta dell'unico bene immobile francese a Napoli, proprietà del ministero degli esteri[1].
"Le Grenoble" accoglie nei suoi spazi il Consolato Generale di Francia, la scuola francese Alexandre Dumas e il Centro di ricerche archeologiche Jean Bérard.

Descrizione modifica

L'edificio, costruito interamente in pietra di tufo, presenta due pieni sulla facciata e tre sui lati. Di notevole interesse è soprattutto la facciata che mostra, tra l'altro, un particolare uso del tufo giallo napoletano a bugne sul basamento, mentre in tondi sono scolpiti busti di personalità della cultura francese, sempre nello stesso materiale[4].

Al secondo piano, l'ex appartamento del direttore dell'Istituto, in seguito adibito parzialmente agli uffici del consolato, ospita un grande terrazzo a L che si affaccia sulla via Crispi e sull'antistante villa Lauro[1].

Bibliografia modifica

Note modifica

  1. ^ a b c (FR) Jean-Noël Schifano, Il Grénoble, in Dictionnaire amoureux de Naples, collana Dictionnaire amoureux, Plon, 2007, ISBN 978-2-259-20231-2.
  2. ^ Giovanni Liccardo, La storia di Napoli in 1001 luoghi, Newton Compton Editori, 18 novembre 2022, p. 713, ISBN 8822752007. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  3. ^ Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza, Le ville di Napoli: venti secoli di architetture e di arte, dalle colline del Vomero e Capodimonte, fino alla splendida fascia costiera e alle magnifiche isole, collana Quest'Italia, 1. ed, Newton Compton, 2008, p. 334, ISBN 978-88-541-1261-2.
  4. ^ Davide Vargas, Napoli scontrosa, La nave di Teseo, 2022, p. 231.

Voci correlate modifica

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