Pasquale Panico

politico e sindacalista italiano

Pasquale Panico (Cerignola, 7 maggio 1926Foggia, 21 gennaio 2018) è stato un politico e sindacalista italiano.

Pasquale Panico

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1979 –
1983
LegislaturaVIII
CircoscrizioneCerignola
Incarichi parlamentari
  • membro della Commissione Lavoro
  • Presidente provinciale della Commissione Federale di Controllo.

Dati generali
Partito politicoPCI
Titolo di studiolicenza elementare
Professioneoperaio agricolo

Biografia modifica

Operaio agricolo con licenza elementare, si iscrive al PCI nel 1944. Dal 1944 al 1946 è vice capo della lega dei braccianti di Cerignola. Dal 1947 al 1948 è Segretario della terza sezione del PCI di Cerignola. Dal 1949 al 1952 è il primo Segretario provinciale e membro della Direzione nazionale della Fgci. Nel 1953 è Segretario provinciale della Federbraccianti.

Dal 1944 al 1957 è Segretario della Camera del lavoro di Cerignola. Nel 1956 è stato eletto, nel Collegio di Cerignola, primo consigliere provinciale, nella lista del PCI.

Dal 1958 al 1970 è Segretario generale della Cgil della provincia di Foggia. Nello stesso periodo è rieletto consigliere, assessore e vice presidente dell'Amministrazione provinciale ed è consigliere comunale al comune di Foggia.

Dal 1970 al 1979 è consigliere regionale alla Regione Puglia, vice presidente del Consiglio regionale nella prima Legislatura ed è Presidente della Commissione Agricoltura nella seconda Legislatura. Dal 1972 al 1975 è Presidente provinciale dell'Arci Uisp. Dal 1975 al 1977 è Presidente provinciale dell'Alleanza contadini.

Eletto Senatore nel 1979 nel Collegio di Cerignola, fa parte della Commissione Lavoro. Nello stesso periodo è Presidente provinciale della Commissione Federale di Controllo. È stato promotore e cofirmatario dell'emendamento alla legge di riordino del sistema universitario che ha schiuso le porte all'istituzione dell'Università di Foggia.

Dal 1983 al 1989 è Presidente regionale della Commissione Federale di Controllo del PCI. Dopo la svolta della Bolognina si schiera contro la decisione di Achille Occhetto di sciogliere il PCI ed è il coordinatore provinciale della mozione che a livello nazionale fa capo ad Pietro Ingrao. Decide, dopo lo scioglimento del PCI, di non iscriversi né a Rifondazione né al Partito Democratico della Sinistra.

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