Pericondrite dell'orecchio esterno

infiammazione del padiglione auricolare
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La pericondrite e la condrite dell'orecchio esterno sono patologie del padiglione auricolare e del condotto uditivo esterno caratterizzate dal coinvolgimento infammatorio delle componenti cartilaginee che costituiscono l'orecchio esterno.

Pericondrite dell'orecchio esterno
Pericondrite dell'orecchio esterno. Il padiglione si presenta eritematoso, tumefatto ed ispessito.
Specialitàneurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MedlinePlus001253

Epidemiologia

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Le forme lievi sono patologie relativamente frequenti e colpiscono sia soggetti giovani che soggetti anziani. Mentre nei primi è frequenta la forma secondaria a traumatismi, negli anziani è più frequente la forma dovuta ad un precedente intervento chirurgico o allo scorretto posizionamento delle protesi endoauricolari.

Eziologia e patogenesi

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La pericondrite insorge in seguito ad eventi traumatici (interventi chirurgici, piercing, otoematoma da trauma tangenziale) che coinvolgono la cute del padiglione auricolare esterno e ai conseguenti processi flogistici sostenuti da batteri quali Staphylococcus, Pseudomonas e Streptococcus. La localizzazione cartilaginea dell'infezione esita verso manifestazioni degenerative che possono causare una deformità estetica, con erosione irreversibile della cartilagine e possibile formazione di raccolte ascessuali.

 
Pericondrite: notevole tumefazioni della porzione supero-posteriore dell'orecchio esterno.

Profilo clinico

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All'intensa sintomatologia algica si affianca eritema e tumefazione dell'orecchio esterno. Può essere presente linfoadenopatia cervicale associata ad iperpiressia e iperalgesia dei tessuti periauricolari.

Profilo diagnostico

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Un padiglione che si presenti tumefatto, ispessito e dolente, inizialmente di consistenza dura è un rilievo sufficiente a porre diagnosi, soprattutto se affiancato ad un contesto anamnestico compatibile con traumi o interventi chirurgici recenti. Con il tempo, la consistenza si riduce, fino a farsi fluttuante per la comparsa di raccolte suppurative.

Terapia

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Uno schema antibiotico che preveda l'utilizzo di penicilline o cefalosporine deve essere affiancato ad antinfiammatori non steroidei allo scopo di eliminare l'infezione e la relativa sintomatologia algica. Possibili raccolte ascessuali devono invece essere drenate mediante procedure chirurgiche.

Bibliografia

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  • Albera e Rossi, Otorinolaringoiatria - II edizione, Torino, Edizioni Minerva Medica, 2008, ISBN 978-88-7711-583-6.

Voci correlate

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