Picea koraiensis

specie di peccio

Il peccio coreano (Picea koraiensis Nakai, 1919) è una specie di peccio, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria della Corea del Nord, della Russia (Primorskij) e della Cina (Heilongjiang, Jilin, Liaoning e Mongolia Interna).[1]

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Peccio coreano
Giovane esemplare di Picea koraiensis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Picea
Specie P. koraiensis
Nomenclatura binomiale
Picea koraiensis
Nakai, 1919
Nomi comuni

(EN) Korean Spruce

Etimologia modifica

Il nome generico Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all'abbondante produzione di resina.[2] Il nome specifico koraiensis fa riferimento alla Penisola coreana, areale nativo della specie.[3]

Descrizione modifica

 
Corteccia

Portamento modifica

Albero alto fino a 30 m con tronco che può raggiungere 0,8 m di diametro, con chioma piramidale; i virgulti sono di colore arancione-marrone, glabri o con pubescenze sparse.[3]

Foglie modifica

Le foglie sono aghiformi, di colore verde-bluastro scuro, lunghe 12-22 mm, a sezione rombica, con parecchie linee stomatiche. Le gemme vegetative sono ovoidali-coniche, leggermente resinose, di colore marrone-rossastro.[3]

Frutti modifica

I coni femminili sono conici-cilindrici, lunghi 4-8 cm e larghi 2 cm, di colore marrone pallido a maturazione, dopo 5-7 mesi dall'impollinazione. I macrosporofilli sono rigidi, arrotondati. I semi, di colore grigio scuro, sono lunghi circa 4 mm, con parte alata oblunga-obovata, lunga fino a 1,2 cm e di colore marrone pallido. L'impollinazione avviene tra maggio e giugno e i semi maturano in settembre-ottobre.[3]

Corteccia modifica

La corteccia, di colore grigio o rosso-marrone, si sfoglia facilmente.[3]

Distribuzione e habitat modifica

Cresce sulle montagne contigue al mar del Giappone a quote comprese tra 1000 e 1500 m, prediligendo i pendii o le rive dei corsi d'acqua, su suoli eterogenei, anche alluvionali; il clima dell'habitat è fresco, con inverni nevosi e precipitazioni annue superiori ai 1000 mm. Si ritrova in foreste miste con altre conifere come Abies nephrolepis, Pinus sibirica, Larix gmelinii var. olgensis e Picea obovata.[1]

Tassonomia modifica

Viene accettata una varietà:[4]

Usi modifica

Il peccio coreano ha importanza economica per lo sfruttamento del suo legno, benché minore rispetto a quella di P. jezoensis a causa dell'areale meno esteso; viene utilizzato localmente in edilizia e nell'industria cartaria. In Finlandia e in Russia settentrionale sono state riforestate ampie aree con questa specie, mentre la sua coltivazione in orti e giardini botanici non è molto comune.[1]

Conservazione modifica

Tra gli anni 70 e gli anni 90 è stata sfruttata abbondantemente in Cina, deforestazione che attualmente continua nella parte di areale in territorio russo; tuttavia il declino della specie, la cui popolazione è abbondante nell'areale nativo, è ancora sostenibile e pertanto viene classificata come specie a rischio minimo (least concern in inglese) nella Lista rossa IUCN.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Thomas, P., Zhang, D, Katsuki, T. & Rushforth, K. 2013, Picea koraiensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Picea koraiensis, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 maggio 2019.
  3. ^ a b c d e Picea koraiensis, in American Conifer Society. URL consultato il 24 maggio 2019.
  4. ^ Picea koraiensis Nakai, su Plants of the world. URL consultato il 7 maggio 2020.

Voci correlate modifica

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