Pittori fiamminghi (opera)
Pittori fiamminghi è un'opera di Antonio Smareglia su libretto di Luigi Illica. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Verdi (Trieste) il 21 gennaio 1928.[1] Si tratta di una revisione di un'opera precedente, Cornill Schut, rappresentata con successo a Praga e a Dresda nel 1893, poi anche in Italia nel 1900. Questo lavoro, per le atmosfere evocate dal soggetto, è stato da alcuni accostato ai Maestri cantori di Wagner, anche se in esso prevalgono toni idillici e delicati.[2]
| Pittori fiamminghi | |
|---|---|
| Lingua originale | italiano |
| Genere | Dramma lirico |
| Musica | Antonio Smareglia |
| Libretto | Luigi Illica |
| Atti | tre |
| Prima rappr. | 21 gennaio 1928 |
| Teatro | Teatro Verdi (Trieste) |
| Personaggi | |
Trama modifica
L'azione ha luogo ad Anversa e dintorni all'inizio del XVII secolo.
La figura centrale dell'opera è Cornill Schut, un pittore ansiosamente in cerca della gloria eterna. Per questo abbandona la sua ultima amante, Elisabetta, che disperata si ritira in un convento. Cornill morirà poco dopo avere dipinto un quadro proprio per quel convento, ispirandosi al volto di Elisabetta, che però ha rifiutato di riprendere il loro rapporto.
Note modifica
- ^ Gherardo Casaglia, Première di "Pittori fiamminghi", su amadeusonline.net, Almanacco di AmadeusOnline. URL consultato il 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
- ^ Franchi, Dizionario dell'opera
Bibliografia modifica
- Susanna Franchi, Pittori fiamminghi, in Piero Gelli (a cura di), Dizionario dell'opera, Milano, Baldini&Castoldi, 1996, ISBN 88-8089-177-4. URL consultato il 28 gennaio 2014.
