La poliurea è un elastomero di rivestimento ottenuto per poliaddizione di un diisocianato alifatico o aromatico con una diammina. Strutturalmente è caratterizzata dalla ripetizione di unità -RNH(CO)NHR'-, in pratica una molecola di urea bisostituita. La reazione di polimerizzazione è simile a quella che porta alla formazione dei poliuretani. In realtà l'ammina è soltanto uno dei curativi che possono essere utilizzati nei polioli affinché si effettui la reazione con gli isocianati. La poliurea è quindi sostanzialmente un poliuretano terminato con ammine.

Generica reazione di formazione di una poliurea.

La reazione effettuata con le ammine conferisce al sistema alcuni vantaggi derivanti soprattutto dalla velocità della reazione che si produce. Ciò è importante soprattutto per quanto riguarda le applicazioni a spruzzo in presenza di temperature molto basse ed umidità. Per questo motivo il sistema ha avuto molto successo in Nord America e Nord Europa. In realtà la poliurea non deve essere ritenuta la panacea di tutti i problemi: nel campo dei poliuretani, si deve fare molta attenzione nello scegliere il giusto prodotto dove la qualità non è determinata dalla presenza delle ammine o di altro curativo ma dal tipo e natura dell'isocianato e dalla qualità delle resine ed additivi che compongono i polioli. È facile quindi cadere nell'errore di coniugare automaticamente la poliurea al concetto di qualità. Molto spesso non è così, in molte applicazioni i risultati migliori si ottengono con formulazioni prive di ammine e che utilizzano altri curativi.

Viene utilizzata, spesso addizionata di pigmenti o sostanze che apportano gruppi ossidrilici, come impermeabilizzante e per conferire buona resistenza agli agenti chimici ed alla corrosione.