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Busto a Monaco

Gaio Mario (in latino: Gaius Marius; nelle epigrafi: C·MARIVS·C·F·C·N; in greco antico: Γαίος Μάριος; Cereatae, 157 a.C.Roma, 13 gennaio 86 a.C.) è stato un generale e politico romano, per sette volte console della Repubblica Romana.

La carriera di Gaio Mario è particolarmente emblematica, in quanto si sviluppa attraverso fatti e circostanze che, in seguito, porteranno alla caduta della Repubblica Romana. Mario nacque come homo novus, cioè proveniente da una famiglia della provincia italiana i cui componenti non avevano mai ricoperto in passato cariche senatoriali, che seppe distinguersi e giungere alla ribalta della vita pubblica di Roma per merito della propria competenza militare, e che l'oligarchia dominante fu costretta, suo malgrado, a cooptare nel proprio sistema di potere. A causa del verificarsi di una situazione di grande pericolo per la minaccia di invasioni su larga scala, gli si dovette concedere un potere militare senza precedenti nella storia di Roma, e questo a scapito del rispetto delle leggi e delle tradizioni vigenti, che dovettero essere adattate alla nuova situazione di emergenza. Alla fine fu varata una profonda riforma della leva militare, che in passato raccoglieva solamente proprietari terrieri, e che da allora fu aperta anche a cittadini provenienti dalle classi dei nullatenenti. Nel lungo termine questa riforma ebbe l'effetto di cambiare in modo radicale e irreversibile la natura dei rapporti fra l'esercito e lo stato.