Progetto:Giochi/Warhammer/Grom il Pancione

Grom il pancione di Montebruma è un personaggio del wargame tridimensionale Warhammer Fantasy Battle.

È il capo della tribù di Goblin "Ascia Rotta" che ha saccheggiato per diversi anni l'Impero e il regno elfico di Ulthuan.

Waagh! Grom

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Molti dei Capiguerra che hanno condotto delle Waagh! sono stati Orchi, più che Goblin. Grom costituì una robusta eccezione.

Tutto ebbe inizio quando mangiò un pezzo di carne di Troll crudo. Dato che la carne di Troll si rigenera a velocità impressionante quando non viene cucinata a dovere, Grom cadde a terra con lo stomaco in subbuglio e il ventre in continua espansione, agonizzando per giorni con gran divertimento degli altri scommettitori. Dopo settimane di indigestione cronica e flatulenze quasi fatali, Grom miracolosamente sopravvisse ed emerse trionfante e potente, oltre che molto più grosso.

Rapidamente il Goblin cominciò una scalata all'interno della tribù Ascia Rotta e, visto che per i pelleverde "le dimenzioni kontano", divenne velocemente Capoguerra. Condusse allora la tribù fuori da suoi confini conquistando altre tribù di Orchi e Goblin sui Confini del Mondo e nelle Malelande. Tutto quello che gli era appena avvenuto gli diede alla testa: iniziò a riferirsi a sé stesso in terza persona e se qualche Goblin non voleva avere guai avrebbe dovuto chiamarlo "Zua Immenzità". Grom e l'orda crebbero rapidamente di dimensioni.

Nel 2410 Grom guidò l'orda attraverso il Passo della Fiamma Nera e deviò verso nord, attaccando le armate della roccaforte nanica di Zhufbar. Devastò diverse roccaforti minori, dissacrò le tombe dei loro antenati e addirittura fece modificare una statua del dio Grugni secondo le proprie fattezze. I Nani, oltraggiati dalle sue azioni, si radunarono in un'armata condotta da re Bragarik e affrontarono i Goblin al Cancello di Ferro. Fu un disastro: l'ascia arrugginita di Grom pretese un pesante tributo tra i migliori guerrieri del re mentre l'orda rimase quasi intatta. I Nani si ritirarono in preda alla disperazione e inviarono messaggeri nell'Impero in cerca di soccorsi. Intanto Grom aveva già sostituito i suoi caduti con nuove tribù, soprattutto di Goblin, che giungevano da ogni dove.

Una scia di distruzione

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Purtroppo, per i Nani e l'Impero, l'Imperatore regnante era Dieter IV, Gran Conte dello Stirland e il più inetto ed inesperto sovrano dai tempi di Sigmar. Alla notizia dell'orda imminente, non solo non inviò truppe in soccorso dei Nani, ma spostò addirittura tutta la sua corte ad Altdorf per essere il più lontano possibile dalla minaccia. Disgustati, i messaggeri tornarono a riferire al Sommo Re, che non poté fare altro che aggiungere una nuova voce sul Libro dei Rancori. I Nani allora si rinchiusero nelle roccaforti. Mentre Grom cercava invano di conquistare le fortezze ancestrali, nuove tribù si aggiunsero alla sua armata: gli Occhiorosso del monte omonimo, i Goblin delle Terre del Crepuscolo e i Cavalcalupi delle Terre del Lupo. Grom ne approfittò per chiedere ai Goblin delle grandi carovane semoventi di costruirgli un carro con cui spostarsi. Il Goblin si spostò ad occidente, devastando le provincie dello Stirland e del Talabecland spingendosi fino all'Hochland. Le campagne vennero abbandonate per le più fortificate città e la Grande Foresta divenne un regno dei Goblin. Nella confusione generale, le difese di Nuln, trascurate da Dieter a vantaggio della bellezza, vennero travolte e il Palazzo d'Oro dell'Imperatore saccheggiato mentre le strade erano invase da carri che praticavano gare di corsa. Grom, però, cominciò a riposare sulle proprie ricchezze e la mancanza di ordini fece sì che l'orda si disperdesse in un'area più vasta.

L'Impero sotto assedio

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La più potente delle nazioni venne ridotta ad un insieme di gruppi isolati in città fortificate circondate da una marea verde. Quando i Goblin della Foresta parteciparono al saccheggio, anche quelle vennero messe al sacco. L'Impero sembrava perduto, perché i campi non erano stati arati né raccolti e l'Imperatore era un uomo paralizzato dal terrore che sognava nel suo palazzo fanciulle libertine stese su immense ricchezze. Fu il coraggio di suo cugino, il Gran Principe Wilhelm, che mantenne viva la speranza. Le milizie di Altdorf e del Reikland tesero imboscate ed attacchi veloci alle bande disperse di Grom, permettendo alla propria provincia di preservare i campi.

Nonostante le pressioni degli Orchi Neri Capiguerra, Grom stava in panciolle. Fu il suo Grande Sciamano, Vekkio Dentenero, a risvegliarlo: in trance, gli disse di andare ad ovest e di prendere il mare perché "Gork e Mork vogliono nuove terre da zkiacciare". Grom tornò il Goblin agguerrito di un tempo: radunò tutti i pelleverde a portata di urla e, senza aspettare i ritardatari, marciò verso le coste occidentali. Si fermò solo nella città di Middenheim per sostituire il suo carro, distrutto in uno scontro con le armate del Middenland, costruendone un altro con il tetto del Tempio del Leone Bianco. Fu così veloce che la città rimase intatta salvo per il tetto, un cancello distrutto e un lezzo che non se ne andava.

Dopo aver saccheggiato il Nordland, Grom raggiunse la costa e ordinò ai suoi sottoposti di raccogliere più legna possibile. Venne costruita un'intera flotta raffazzonata, sospinta da ruote a pale o vele rattoppate. Molti Capiguerra protestarono, sostenendo che gli Orchi combattono, non remano. Vennero rapidamente "convinti" dal corpulento Goblin. Dopo molti mesi, Grom discese la costa, inseguito dall'Ammiraglio von Kronitze che sperava che il tempo e l'inettitudine dei pelleverde svolgesse il lavoro al suo posto. Quando la flotta si diresse verso Marienburg, fu costretto ad intervenire: metà della flotta Imperiale venne affondata e la restante sospinta via dai venti. Tuttavia, una tempesta fece sì che anche la flotta di Grom subisse lo stesso fato.

La flotta si sposta ad occidente

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Sebbene molte navi pelleverdi naufragarono sulle coste di Bretonnia, il resto cavalcò la tempesta. Dopo quaranta notti in mare la flotta approdò su una costa avvolta dalle nebbie e le pattuglie costiere rimasero stupite di ciò che videro: dei pelleverde erano riusciti a sbarcare su Ulthuan, nella regione d'Yvresse. La terra degli Alti Elfi è protetta da sabbie mobili, protezioni magiche e mostri marini per tenere fuori gli intrusi e solo un'immensa fortuna poteva spiegare che l'orda fosse giunta incolume.

Nonostante l'orda fosse una frazione di ciò che era, rimaneva una temibile armata. Molti lupi si erano sbranati tra loro e i sopravvissuti erano nutriti e vennero mandati in ricognizione. Rimase una sola Viverna, che divorò parecchi Goblin prima che Dentenero riuscisse a domarla. Dato che il precedente carro era in fondo all'oceano, Grom se ne fece un altro con il legno delle navi. Se Gork e Mork volevano quella terra, egli l'avrebbe conquistata.

Gli Alti Elfi fecero di tutto per fronteggiare l'orda, ma inutilmente. Piccoli distaccamenti a guardia di villaggi, vedette e palazzi elfici vennero annientati e gli edifici saccheggiati. Quando Dentenero chiese che le grosse pietre bianche fossero distrutte, Grom lo fece senza rendersi conto delle conseguenze. Quelle erano Pietrevie e servivano per reggere il delicato equilibrio magico di Ulthuan. Già solo toglierne una sarebbe stato nefasto e Grom ne aveva divelte parecchie. Ad ogni pietra abbattuta, nebbie vorticanti e luci variopinte divennero sempre più minacciose mentre lo Sciamano acquisiva sempre più potere fin quando fu saturo delle energie magiche. Ormai quasi pazzo, ridacchiando divinò il luogo di una grande città elfica e indicò come arrivarci. Dopo qualche giorno i Cavalcalupi esploratori videro le guglie svettanti di Tor Yvresse.

La Battaglia di Tor Yvresse

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Grom era ansioso di combattere una battaglia degna della sua reputazione. Venne accontentato: la città di Tor Yvresse era una gemma tra quelle degli Elfi, sorta su nove colline con i Monti Anulii alle spalle. Un esercito di sfavillanti lancieri ed arcieri affrontò la barbara schiera, ferma nel non voler far entrare nessun lercio goblinoide in casa propria. A dieci leghe dalle mura esse s'incontrarono.

Il piano di Grom era semplice ed astuto: mentre la fanteria avrebbe impegnato gli "orekkieapunta", i carri di Lupi avrebbero colpito il nemico sui fianchi e sul retro. Il Pancione riuscì anche a vincere l'abituale paura goblinoide per gli Elfi gridando dal suo carro incitamenti, falciando gli stessi con le ruote falcate e tagliando teste con la sua ascia arrugginita. A quel punto i carri calarono sui sopravvissuti massacrandoli. Tre giorni dopo cominciò l'assedio alla città. Nel frattempo i cieli si annerirono e la terra tremò a causa degli effetti causati dalla rimozione delle Pietrevie. Gli Elfi sapevano bene che avrebbero dovuto sbrigarsi a rimettere le pietre magiche al loro posto, o sarebbe stata la fine di Ulthuan.

Le Gettapietre, le Gettalance e le Catapulte dei Folli Fiondati assediarono Tor Yvresse per un'intera giornata. Molte guglie vennero polverizzate o isolate e i ponti che le collegavano distrutti o inceneriti. Grom ordinò l'assalto finale alle rovine: i Goblin non erano numerosi come prima, ma erano ancora una grossa minaccia.

Tutto ciò di aggraziato e bello che gli artigiani Elfi avevano creato in millenni di storia venne distrutto dai pelleverde in pochi minuti. Sghignazzando mentre le fiamme crescevano, i Goblin si attardarono per deturpare statue, affliggere i nemici feriti o rovinare ogni residuo di civiltà. Gli Elfi piansero per tutto ciò di bello e giusto che avevano perso per sempre. Un terremoto seppellì molti Elfi e Goblin tra le rovine: l'Ulthuan, non più protetta dalle Pietrevie contro il potere grezzo del Caos, stava per sprofondare.

Fortunatamente, proprio mentre Dentenero si dirigeva verso l'ultima Pietravia, sul campo di battaglia giunse Eltharion il Tetro, ultimo signore Guardiano di Tor Yvresse, a capo della sua armata di ritorno da uno scontro con i cugini. Eltharion uccise il Grande Sciamano con un singolo fendente, mentre le sue forze attaccavano l'orda di Grom dabbasso e un gruppo di maghi cercava di ristabilire l'equilibrio magico delle Pietrevie.

L'arrivo dei guerrieri veterani di Eltharion salvò i sopravvissuti di Tor Yvresse, che aiutarono i loro soccorritori respingendo l'ondata verde. I Goblin andarono in rotta e fuggirono: Grom tentò di fermarli, ma quando si rese conto che il suo sciamano era morto e che altri "orekkieapunta" stavano arrivando decise di ritirarsi mentre le ultime torri franavano al suolo.

La scomparsa di Grom

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Nessuno sa che fine abbia fatto il corpulento Capoguerra. Gli Elfi non riuscirono a catturarlo ed alcuni dicono che egli sia rimasto sull'isola, condannando anch'essa ad una lotta infinita con i pelleverde. Altri sussurrano che fuggì in groppa alla Viverna di Dentenero alla ricerca di "nuove terre da zkiacciare". Nelle Malelande i Goblin hanno la ferrea convinzione che un giorno la loro corpulenta Maestà tornerà per guidarli di nuovo verso la gloria.