RP (complessità)

classe di complessità

Nella teoria della complessità computazionale, RP (Randomized Polynomial time, "tempo polinomiale randomizzato") è la classe di complessità dei problemi decisionali eseguiti su una macchina di Turing probabilistica.

Si può inoltre definire una classe molto vicina: co-RP.

Definizione

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Una prima definizione

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La classe RP è l'insieme dei problemi, o in modo equivalente dei linguaggi, per i quali esiste una macchina di Turing probabilistica in tempo polinomiale che soddisfa le seguenti condizioni di accettazione:

  • Se la parola non è nel linguaggio, la macchina la rifiuta.
  • Se la parola è nel linguaggio, la macchina l'accetta con una probabilità superiore a 1/2.

Si dice che la macchina "sbaglia solo da un lato".

Definizione formale

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Per un polinomio   con dimensione dell'input  , si definisce  , l'insieme dei linguaggi   per i quali esiste una macchina di Turing probabilistica  , nel tempo  , tale che per ogni parola   :

  •   .
  •  .

Allora si può definire RP come:  .

Il ruolo della costante

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La costante 1/2 è in realtà arbitraria, si può scegliere qualsiasi numero (costante) tra 0 e 1 (esclusi)[1].

L'idea è che eseguendo il calcolo indipendentemente un numero polinomiale di volte  , si può ridurre la probabilità di errore a   nel caso in cui   (pur conservando una risposta sicura nel caso  ).

La classe co-RP

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La classe co-RP è l'insieme di linguaggi per i quali esiste una macchina di Turing probabilistica in tempo polinomiale che soddisfa le seguenti condizioni di accettazione:

  • Se la parola è nel linguaggio, la macchina l'accetta.
  • Se la parola non è nel linguaggio, la macchina lo rifiuta con una probabilità superiore a 1/2.

(Stessa osservazione per la costante.)

Relazioni con le altre classi

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Con le classi "classiche"

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Si ha la relazione seguente con le classi P e NP:  

Osserviamo che questa classe non è più interessante se P=NP.

Con le altre classi probabilistiche

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Inclusioni di classi di complessità probabilistiche

Le inclusioni seguenti mettono in gioco le classi ZPP e BPP.

 

Questo discende direttamente dalle definizioni: ZPP è l'intersezione di RP e di co-RP e BPP con condizioni di accettazione meno stringenti (errore "dai due lati").

Problemi in RP e co-RP

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Quelli di RP sono problemi per i quali esiste un algoritmo probabilistico che soddisfa le condizioni descritte sopra.

Per esempio il problema di sapere se un numero intero è primo è nella classe di complessità co-RP grazie al test di primalità di Miller-Rabin. Infatti, questo problema è lo stesso in P, grazie al test di primalità AKS.

Un problema di co-RP che non è conosciuto essere in P è il problema della "verifica dell'identià ponomiale" (polynomial identity testing), che consiste, dato un polinomio multivariato sotto una qualsiasi forma, nel decidere se esso è identicamente nullo o no. Grazie al lemma di Schwartz–Zippel, si possono riconoscere i polinomi nulli con una buona probabilità valutandoli in un piccolo numero di punti.

La classe di complessità RP fu introdotta da John Gill[2] nell'articolo Computational complexity of probabilistic Turing machines (Gill (1977)).

  1. ^ Arora & Barak (2009), capitolo 7.
  2. ^ Complexity Zoo, su complexityzoo.uwaterloo.ca. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2017).

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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