Rabbi Akiva

rabbino e teologo ebreo nella Terra Santa
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Akiva ben Joseph, semplicemente noto come Rabbi Achivà (in ebraico רבי עקיבא?; 40Tiberiade, 137), è stato un rabbino e teologo ebreo antico tanna, martirizzato e ucciso dai Romani.

Rappresentazione di Rabbi Akiva sull'Haggadah di Mantova (1568)

Grande autorità della tradizione ebraica ed uno dei principali contributori all'Halakha, alla Mishnah e ai midrashim. Viene citato nel Talmud come Rosh la-Chakhamim ("Capo di tutti i Saggi") ed è considerato come uno dei primi fondatori dell'ebraismo rabbinico.[1] È il settimo Saggio più citato della Mishnah.[2]

Martirio modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Israele § Impero Romano e provincia di Giudea.

Il Talmud narra che i Romani, con l'intento di eliminare la pratica dell'ebraismo e gli ebrei, proibirono ai loro maestri d'insegnare la Tōrāh. Nonostante questa proibizione, punibile con la morte, Rabbi Akiva rifiutò di ottemperare al decreto e fu imprigionato e condannato a morte[3].

Siamo ai tempi dell'imperatore Adriano, che scatenò contro il popolo ebraico "la più accanita repressione anti-ebraica di tutta la storia romana"[4] ai tempi della Rivoluzione di Bar Kokhebah, che Rabbi Akiva aveva definito "guerra messianica"[4]; e di questa guerra Rabbi Akiva stesso sarebbe diventato un martire. Le sue ultime parole furono un grido: "Unico Dio יהוה"[4].

Allievi modifica

Rabbanim suoi allievi furono:

  • Meir Baal HaNess
  • Yehudah
  • Yosseh
  • Shimon bar Yohaï
  • Eleazar ben Shammua
  • Yochannan Hasandler
  • Eliezer ben Yaakov

Una "storia" modifica

La Torah orale racconta che Rabbi Akiva ebbe un asino, un gallo, un lume e delle pergamene di studio: arrivò il vento e spense il lume, una fiera "si prese l'asino" ed il gallo scappò; egli rimase nello stesso posto poiché effettivamente impossibilitato per l'accaduto. Presto venne a conoscenza di un episodio accaduto dove egli sarebbe voluto andare: dei banditi posero assedio e fecero razzia. Egli ebbe fede e riconobbe la provvidenza divina, anche "individuale".

40 anni di preparazione alla Torah modifica

Rabbi Akiva trascorse 40 anni di studio intenso della Torah sebbene egli fosse isolato; quando ricomparve presso gli altri Rabbanim, la sposa gli corse incontro ma venne ostacolata perché Rabbi Akiva venne immediatamente riconosciuto quale Chakham, ovvero come saggio ebreo: invero la donna stava per riconoscergli “Kavod”, ovvero onore, pur con ciò le venne impedito di chinarsi allo sposo Rabbi Akiva dinanzi agli altri.

Due opposti ebraici? modifica

Di Rabbi Akiva è detto: “…entrò in pace …ed uscì in pace” con un esplicito riferimento al Pardes che, “luogo mistico” per definizione nella Kabbalah ebraica, venne quasi ad essere una sorta di prova per gli altri tre che lo affrontarono, tra cui “Akher”, di cui è detto: “La tradizione ebraica è come una superficie di cristallo… Pochissimo per infrangerla!” Così “Akher”, ormai “ALTRO”, si espresse con riferimento al suo tentativo di “tagliare le sue radici”… ovviamente non nel bene insegnato nella Torah.

Rabbi Akiva divenne talmente celebre da essere rammentato persino in epoca attuale con “i Campeggi estivi per i bambini ed i ragazzi del Benè Akiva[5] mentre di Akher è detto che, pur continuando a studiare, andava “collezionando” testi e musica ellenici, quell’ellenismo che fu poi causa principale della distruzione del Tempio di Gerusalemme

Note modifica

  1. ^ Talmud gerosolimitano SheḲ. iii 47b, R. H. i. 56d.
  2. ^ Drew Kaplan, "Rabbinic Popularity in the Mishnah VII: Top Ten Overall - Final Tally Drew Kaplan's Blog (5 luglio 2011).
  3. ^ cfr. Chanukkah e Dieci Martiri.
  4. ^ a b c "L'Impero romano", Santo Mazzarino, par. 33 (Editori Laterza, in 2 voll.).
  5. ^ www.beneakivaroma.com

Bibliografia modifica

  • Aleksandrov, G. S. "The Role of Aqiba in the Bar Kochba Rebellion." In Eliezer ben Hyrcanus, Vol. 2, by Jacob Neusner. Leiden, Netherlands: E.J. Brill, 1973.
  • Finkelstein, Louis. Akiba: Scholar, Saint, and Martyr. New York: Covici, Friede, 1936.
  • Ginzberg, Louis. "Akiba" In Jewish Encyclopedia, vol. 1. New York: Funk and Wagnalls, 1912.
  • Goldin, Judah. "Toward a Profile of a Tanna, Aqiba ben Joseph." Journal of the American Oriental Society 96 (1976): 38-56.
  • Marks, Richard G. The Image of Bar Kokhba in Traditional Jewish Literature: False Messiah and National Hero. University Park: Pennsylvania State University Press, 1994.
  • Neusner, Jacob. Judaism, The Evidence of the Mishnah. 2d ed. Atlanta, Ga.: Scholars Press, 1988.
  • Neusner, Jacob, ed. Studies in Judaism in Late Antiquity. Vol. 20, The Jews Under Roman Rule: From Pompey to Diocletian, by E. Mary Smallwood. Leiden, Netherlands: E. J. Brill, 1976.
  • Schürer, Emil. A History of the Jewish People in the Time of Jesus Christ. New York: Scribner, 1891.
  • Strack, Hermann L. Introduction to the Talmud and Midrash. Philadelphia: Jewish Publication Society of America, 1931.

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Controllo di autoritàVIAF (EN1258454 · ISNI (EN0000 0001 0652 8162 · BAV 495/104707 · CERL cnp01404484 · LCCN (ENn50058049 · GND (DE11900173X · BNF (FRcb16203001d (data) · J9U (ENHE987007257868105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50058049