Radbot
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Radbot | |
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Conte d'Asburgo | |
In carica | Regno di Alsazia |
Predecessore | |
Successore | Werner II d'Asburgo |
Nascita | Sconosciuto, 985 |
Morte | Sconosciuto, 1045 |
Casa reale | Lanzellino dinastia vassalla di Ottone II |
Padre | Lanzellino, Conte di Altenbourg |
Madre | Lutgart, Contessa di Nellenbourg |
Consorte | Ida, pronipote di Carlo Magno |
Figli | Werner II |
Radbot (985 – 1045), anche conosciuto come Radbot di Klettgau, era il conte di Klettgau. È considerato il fondatore della Casa d'Asburgo.
BiografiaModifica
Discendente dalla dinastia di Lanzellino di Klettgau, vassallo di Ottone II, era il secondo fratello di Werner I. Sposò Ida, pronipote di Carlo Magno, da cui ebbe Werner II d'Asburgo. Su di lui circola una leggenda secondo la quale Radbot, andato a caccia, perse il suo falco (in tedesco "Habicht"). Andò a cercarlo, e dopo molto tempo lo ritrovò sul Wülpelsberg, una collina vicino al fiume Aare. Lì riconobbe il potenziale difensivo di quel posto strategico, dotato di buona vista in ogni direzione, e di conseguenza vi fece costruire il suo castello, in collaborazione con suo fratello Werner I d'Asburgo, vescovo di Strasburgo.[1]
La sua figura è riportata anche nelle Deutsche Sagen dei fratelli Grimm su base di fonti medievali[2].
NoteModifica
- ^ La Casa d'Austria Archiviato il 21 agosto 2011 in Internet Archive.
- ^ Jacob e Wilhelm Grimm, 511. Radbod von Hasburg, in Deutsche Sagen, Anaconda Verlag, 2014, pp. 497-498, ISBN 978-3-7306-0101-3.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Radbot
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