Red Mitchell
Red Mitchell, vero nome Keith Moore Mitchell (New York, 20 settembre 1927 – Salem, 8 novembre 1992), è stato un contrabbassista e compositore statunitense di musica jazz.
Red Mitchell | |
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Mitchell (al centro) in trio a Oslo (1972) | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | anni 1950 – 1991 |
Strumento | contrabbasso, pianoforte |
Sito ufficiale | |
Ha anche suonato il pianoforte, specialmente agli inizi della carriera prima di volgersi definitivamente al contrabbasso[1].
Biografia
modificaMitchell fu allevato nel New Jersey da due genitori appassionati d'arte. La madre, infatti, amava la poesia e il padre ingegnere prediligeva la musica. Da quest'ultimo il ragazzo fu fortemente influenzato nelle preferenze artistiche, e da giovane scelse di dedicarsi al pianoforte – che studiò per nove anni –, al sax alto e al clarinetto[2].
Nonostante il bagaglio tecnico acquisito, durante il servizio di leva effettuato in Germania decise di cambiare strumento e si mise a suonare il contrabbasso nella banda militare. Tornato in patria, nei successivi cinque anni ebbe esperienze musicali con Jackie Paris, Mundell Lowe e Charlie Ventura, suonò nelle big band di Chubby Jackson e di Woody Herman e dal 1952 al 1954 fu un componente del Red Norvo Trio[3], formato dal vibrafonista Red Norvo affiancato da un chitarrista e da un contrabbassista e in cui Mitchell sostituì Charlie Mingus[4]. Successivamente fu membro del Gerry Mulligan Quartet e nel 1954 si stabilì a Los Angeles collaborando negli anni a seguire con un vastissimo numero di musicisti della West Coast fra i quali si ricorda in particolare Hampton Hawes, e suonando col quintetto di Harold Land e con l'orchestra della MGM[3].
Nel 1968, Red Mitchell si trasferì in Europa, stabilendosi a Stoccolma. Entrò subito nei circoli jazz del Paese scandinavo promuovendo la creazione di formazioni musicali; affiancò diversi jazzisti americani quando questi erano in trasferta nel continente europeo e si dedicò anche all'insegnamento dello strumento avendo Charlie Haden fra i suoi allievi più noti. Negli anni settanta fu in sala di incisione con Lee Konitz, Herb Ellis, Kenny Barron, Hank Jones e tanti altri, guadagnandosi il titolo di uno dei contrabbassisti più attivi nel campo delle registrazioni. Il 1991 lo vide a Mosca assieme a Horace Parlan, e ai primi dell'anno seguente Mitchell decise di ritornare negli USA. Si stabilì a Salem, nell'Oregon, dove trascorse gli ultimi mesi di vita[2].
Discografia
modifica- 1954 – Red Norvo Trio [Prestige]
- 1955 – Happy Minor!
- 1955 – Red Mitchell
- 1956 – Jam for Your Bread
- 1957 – Presenting Red Mitchell
- 1957 – Five Brothers
- 1961 – Hear Ye!
- 1961 – Rejoice
- 1969 – One Long String
- 1971 – Red Mitchell Meets Guido Manusardi
- 1973 – Two Way Conversation
- 1976 – Chocolate Cadillac
- 1976 – Blues for a Crushed Soul
- 1979 – Sketches from Bamboo
- 1980 – Home Cookin’
- 1980 – Hot House
- 1982 – When I'm Singing
- 1983 – Simple Isn't Easy
- 1985 – Home Suite
- 1986 – To Duke & Basie
- 1986 – The Red Barron Duo
- 1988 – A Declaration of Interdependence
- 1990 – Trio
- 1992 – Live at Salishan
- 1992 – We All Hope
- 1995 – Live in Stockholm
- 1995 – Evolution
- 1998 – Red Mitchell-Warne Marsh Big Two, Vol. 2
- 2004 – Bass Club
- 2005 – Live at Port Townsend
- 2008 – Stockholm '81[3]
Note
modifica- ^ Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London 2000, pag. 530.
- ^ a b (EN) Biography [collegamento interrotto], su redmitchell.com, RedMitchell.com. URL consultato il 3 dicembre 2012.
- ^ a b c (EN) Scott Yanow, Red Mitchell - Biography, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 dicembre 2012.
- ^ (EN) Scott Yanow, Red Norvo, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 dicembre 2012.
Bibliografia
modifica- (EN) Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London 2000, ISBN 9781858285283
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Red Mitchell
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su redmitchell.com.
- (EN) Red Mitchell, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Red Mitchell, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Red Mitchell, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Red Mitchell, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56797044 · ISNI (EN) 0000 0000 8136 0841 · SBN UBOV526211 · Europeana agent/base/157896 · LCCN (EN) n82099723 · GND (DE) 134464044 · BNE (ES) XX1578957 (data) · BNF (FR) cb13897574f (data) · J9U (EN, HE) 987007322370905171 · NSK (HR) 000721132 |
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