Regno Yamatai
Il Regno Yamatai era un potentato esistente durante i primi secoli d.C. in Giappone che divenne, per un certo periodo, il più prospero e potente tra tutti i regni feudali in cui era suddiviso l'arcipelago nipponico.
Regno Yamatai | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | 邪馬台国 |
Lingue parlate | protogiapponese |
Capitale | Yamatai |
Politica | |
Nascita | 189 con Himiko |
Fine | data sconosciuta con Toyo |
Territorio e popolazione | |
Evoluzione storica | |
Ora parte di | ![]() |
Origine del nomeModifica
Il termine Yamato identifica il Giappone primitivo e può essere usato - anche se ciò avviene raramente - in giapponese contemporaneo per indicare il Giappone. Esso definisce pure il più potente regno del Giappone arcaico, sviluppatosi nel tardo periodo Jōmon e decaduto all'inizio del periodo Asuka. Spesso viene identificato con il feudo Yamato [大和]. Tale termine, usato come aggettivo, indica in senso lato tutto quanto si riferisce al Giappone antico, spesso con un senso di "originale giapponese" o "autoctono" in contrapposizione a quanto è stato successivamente importato dalla Cina (ad es., "cultura Yamato", "lingua Yamato", ecc.). "Yamato" era, in origine, il nome del clan che aveva acquistato l'egemonia sul Giappone nel IV secolo dando origine alla dinastia imperiale giapponese, e dello stato da esso formato. Esso diede pure il nome alla piccola pianura posta tra le attuali città di Kyôto e Nara, centro del potere del clan medesimo, e ad un periodo della storia giapponese antica (per periodo Yamato o "Kofun" si intende il periodo che va dal 250 circa al 538)[1]. "Yamato" era un potentato che molti storici mettono in relazione all'impero Yamatai, sebbene non esistano prove certe di quest'identificazione storica.
StoriaModifica
Poche notizie abbiamo circa l'impero Yamatai, ma dalle fonti cinesi coeve, le uniche che ci tramandano notizie in proposito, apprendiamo che nel tardo periodo Jomon (10.500 a.C. - 300 a.C.) era presente una confederazione di stati feudali chiamata con tale nome. Dalle fonti giapponesi, invece, non si fa menzione alcuna dell'impero Yamatai per il semplice motivo che la scrittura cinese ideografica venne introdotta nel paese solamente nel 406 e per i primi quattro secoli fu appannaggio unicamente di una ristretta élite di monaci che la utilizzava per redigere preghiere e poesie, e non per attestare fatti storici. L'Impero Yamatai, in giapponese: Yamatai-koku (邪馬台国) - traducibile pressappoco coi termini di "frecce, cavalli e un altopiano" - con ogni probabilità, iniziò a svilupparsi al momento delle prime invasioni del Giappone da parte di popolazioni nomadi protonipponiche, attorno al 620 a.C. e si diede un'organizzazione feudale verso il 550 a.C. Esso crebbe notevolmente durante il successivo periodo, l'era Yayoi (300 a.C. - 300 d.C.). Era composto da cinque contee confederate ("Uji"), ognuna governata da un alto ufficiale che forniva loro anche il nome. Ogni "governatore" rispondeva al sovrano ("Dato"), che era però privo di un reale potere. L'attuale imperatore ("Temno") del Giappone, tra l'altro, attuale rappresentante della dinastia Imperiale del Giappone discende direttamente dall'antica dinastia Yamato. Due di queste contee si chiamavano "Ikima" (il cui significato dovrebbe essere "montagna dalle cinque vette") e "Mimashiwo" ("tre montagne e quattro falde"). Altre due contee si chiamavano "Mimakakuki" e "Nakatai". Tuttora ignoto rimane il nome della quinta, non ancora individuata, regione (forse "Amaso"). Queste cinque contee erano sparse in tre diverse zone della parte settentrionale dell'isola di Kyūshū e non esisteva continuità territoriale tra alcune di esse. Il regno Yamatai rappresenta una delle prime sedi occupate sull'arcipelago dai progenitori dei Giapponesi. I Giapponesi discendono, con ogni probabilità, da nomadi della regione degli Urali e non furono i primi abitanti dell'arcipelago. Attorno al 200 a.C., popoli altaici a cavallo, provenienti dalle steppe asiatiche, si stabilirono dapprima in Corea e successivamente nell'isola del Kyushu, nella parte più meridionale del Giappone, introducendovi l'agricoltura, il cavallo e la lavorazione del metallo. La loro organizzazione era tipicamente quella dei clan, e l'intero arcipelago fu suddiviso in una numerosa serie di feudi. Quello dello Yamatai, fu, per l'appunto, un regno "tribale", caratterizzato da una società di stampo matriarcale (sciamanesimo femminile, molto in voga durante il periodo Jomon), la cui figura di spicco fu costituita dalla Regina Himiko (175 - 248). Il regno Yamatai, tributario della Cina già attorno al 10 a.C., venne riconosciuto come potentato dalla Cina nel 238, ed aumentò in potenza nei secoli successivi, tanto da divenire il potentato egemone dell'isola verso il 360 d.C. Nel frattempo esso si rese indipendente dall'influenza coreana proprio durante il periodo Yamato o (Kofun, 300 - 552). Infatti, fino al 350 Giappone e Corea costituirono un'unica entità etnica, culturale, commerciale e, talvolta, anche politica (tuttora esistono forti affinità tra le lingue dei due paesi), con sovrani coreani che rappresentavano gli interessi delle genti giapponesi, spesso in contrasto con l'altra potenza regionale, rappresentata dalla Cina. Lo stesso Regno Yamatai, del resto, non è certo possa identificarsi con la regione di Yamato, sita nella parte settentrionale dell'isola di Kyushu. Un'ipotesi alternativa colloca il regno d'Himiko nelle attuali prefetture di Osaka, Kyōto e Nara. Al suo apogeo, nel 446 d.C., si sarebbe espanso in seguito verso Nord-Est, varcando il Mare Interno, fino a giungere alla pianura del Kantō (Tokyo). Il declino di Yamatai fu probabilmente lungo nel tempo, ed iniziò a partire dal 552 per compiersi definitivamente durante il periodo Asuka (552 - 710). Non è certo, ma probabilmente la decadenza fu innescata dall'arrivo del Buddismo in giappone, appunto nel 552. Esso sostituì la religione animista fino a quel momento imperante nell'arcipelago, decurtando il re, o il governatore di una parte considerevole del suo potere, quello religioso appunto (i sovrani feudali erano appartenenti alla categoria dei re - sacerdoti, tipici dello sciamanesimo), fino a quando non si adottò lo scintoismo, in cui, all'originale animismo isolano si sovrapposero e si fusero il Buddismo ed il Taoismo (penetrato in Giappone verso il 260), che rese l'imperatore una divinità vivente (674).
Nella cultura di massaModifica
- Yamatai è l'isola dove si svolgono le vicende del reboot della serie Tomb Raider, nel quale la protagonista si troverà ad affrontare l'ira della regina Himiko, capace di controllare le condizioni atmosferiche dell'isola. L'isola compare anche nel film del 2018 ispirato al videogioco.
- È interessante notare come la vicenda del Regno Yamatai è anche all'origine dell'anime di Go Nagai Jeeg robot d'acciaio (Kōtetsu Jeeg, 1975).
NoteModifica
- ^ Yamato [大和], su HÔGAKU: musica tradizionale giapponese (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2005).
Collegamenti esterniModifica
- Yamato, regno di, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Regno Yamatai, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Cronologia religiosa del Giappone, su liceodavincitv.it. URL consultato il 9 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
- Cronistoria delle relazioni cino-giapponesi durante i primi secoli dell'era cristiana, su fujikai.it. URL consultato il 9 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2007).
- L'organizzazione politica del Giappone tra il 10.000 a.C. e l'800 d.C., su nami.it. URL consultato il 9 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 258474410 · NDL (EN, JA) 00636459 · WorldCat Identities (EN) viaf-258474410 |
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