Renato Federici (Cupramontana, 31 dicembre 1944) è un giurista e scrittore italiano.

Biografia modifica

Ha conseguito la laurea in giurisprudenza. Allievo del professor Luigi Galateria, è stato assistente di Diritto amministrativo e poi professore associato[1] di diritto amministrativo e di diritto minerario presso l'Università di Roma La Sapienza.[2] Nel 2015 si è ritirato dall'attività didattica, ma ha continuato a scrivere libri pubblicati dai suoi editori di riferimento, partecipando a presentazioni dei suoi lavori.[3]

Contributo scientifico modifica

È autore di pubblicazioni di Diritto amministrativo come quella dal titolo "Gli interessi diffusi (Cedam, Padova, 1984)[4]; poi di una seconda monografia dal titolo: "Contributo allo studio dei beni minerari" (Cedam, Padova, 1996). Proprio questo studio sui beni avrebbe fatto da tramite per una originale qualificazione dei rifiuti.[5] In sostanza, per il Federici «i rifiuti non sono beni, perché “se fossero beni sarebbero oggetto di diritti, mentre nei confronti dei rifiuti la situazione giuridica del titolare è quella (opposta) di voler rinnegare (o meglio) di volersi disfare di ogni diritto e così anche di ogni responsabilità in relazione ad una certa cosa che non è più un bene”. Nel fare questo il soggetto si assume tutti gli obblighi relativi alla corretta dismissione della cosa, “acquisendo il vantaggio di liberarsi non tanto dei diritti (che probabilmente erano diventati irrilevanti), ma soprattutto degli obblighi relativi alla corretta conservazione della cosa”».[6]

Il 23 maggio 2003[7] (con approvazione del 1° luglio 2004)[8] ha partecipato alla Camera, insieme al professor Franco Giampietro e a diversi magistrati, alla Commissione Parlamentare d’inchiesta “sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse”, con audizioni tese ad acquisire su tale tematica anche il contributo del mondo accademico e della magistratura.

Nel 2009 pubblica la prima edizione di Guerra o diritto? Il diritto umanitario e i conflitti armati. "Guerra e diritto sono due universi contrapposti. Quando un conflitto diventa armato e sfugge alle regole del diritto si ha la guerra o la rivoluzione".[9] Egli cominciò ad osservare e a verificare che il Diritto oggettivo (ovvero l'Ordinamento giuridico) è uno strumento, anzi un'officina, al servizio del potere politico, economico e sociale dominante in ogni diverso momento storico.[10] Officina o strumento alternativo a quello bellico per conquistare o mantenere il potere. "Federici va oltre il celebre assunto di Carl von Clausewitz, secondo cui "la guerra è la continuazione della politica di Stato con altri mezzi" e si propone di dimostrare che tanto il diritto quanto la guerra sono strumenti per dare attuazione alle scelte di supremazia politica, sociale ed economica".[11]

Nel 2019 pubblica un'altra monografia dal titolo: "Rivolte e Rivoluzioni. Gli ordinamenti giuridici dello Stato e dell'anti-Stato. Sulla differenza tra strutture e sovrastrutture", Editoriale Scientifica, Napoli, 2019.[12] [13]

Il tema della differenza fra strutture e sovrastrutture sarà ripreso nel volume dal titolo: Ben scavato, vecchia talpa! Dal "18 brumaio di Marx agli eventi afghani", Editoriale Scientifica, Napoli, 2021.

Il 19 maggio 2022 Federici ha tenuto il IV Seminario - "Se vuoi la pace difenditi dalla guerra" (in opposizione al brocardo "si vis pacem para bellum") - nel novero delle “Conversazioni critiche sulla pace" organizzato dal Seminario Permanente di Studi Internazionali, presentato da la Repubblica[14]

La tesi proposta (sintesi) modifica

La tesi proposta da Federici è che gli ordinamenti giuridici insieme all’economia fanno parte del gruppo delle strutture, quando invece in troppi credono che siano da qualificare tra le sovrastrutture. Se il diritto è uno strumento delle scelte economiche, politiche e sociali di ogni società umana, non può appartenere al gruppo delle illusioni, della propaganda, degli inni e delle feste: insomma il diritto è cruda realtà, non appartiene al mondo dei sogni.[15][16]

Opere modifica

Monografie modifica

  • Gli interessi diffusi. Il problema della loro tutela nel diritto amministrativo, Cedam, Padova, 1984.
  • Contributo allo studio dei beni minerari. Principi Generali, vol. I, Cedam, Padova, 1996.
  • Guerra o diritto? Il diritto umanitario e i conflitti armati, Editoriale Scientifica, Napoli, I ed., 2009.
  • Rivolte e rivoluzioni. Gli ordinamenti giuridici dello Stato e dell'anti-Stato. Sulla differenza fra strutture e sovrastrutture, Editoriale Scientifica, Napoli, 2019
  • Ben scavato, vecchia talpa! Dal 18 brumaio di Marx agli eventi afghani, Editoriale Scientifica, Napoli, 2021

Miscellanea modifica

  • A proposito di "cose" che non sono beni: sottosuolo e rifiuti, in Rassegna di diritto civile, 2000, p.311, ss.
  • Rifiuti: una teoria, in Riv. it di diritto pubblico comunitario, 2006.
  • Il diritto minerario per un raffronto con gli altri insegnamenti giuridici, in La disciplina degli Agri Marmiferi fra diritto e storia (a cura di) F. Mersi, V. Giomi. Giappichelli, Torino, 2008, pp 67-95
  • Ne cives ad arma veniant, in Giustizia Amministrativa- Rivista di Diritto pubblico, n 11 del 2011 GiustAmm, 30.11.2011; e ripubblicato in: Atti in onore del prof. Claudio Rossano, Jovene, Napoli, 2013; e ripubblicato ancora nella III edizione della nostra monografia Guerra o diritto?
  • Ubi societas ibi ius. Ubi ius ibi societas,[17][18]

Note modifica

Annotazioni
  1. ^ Ricerca avanzata per docenti - Cerca Università
  2. ^ Sapienza Università di Roma - Guerra o Diritto? (PDF), su web.uniroma1.it. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  3. ^ CUPRA MONTANA Il libro del prof Renato Federici su Rai 1, su qdmnotizie.it, 6 giugno 2020. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  4. ^ "Il problema dell'ingresso degli interessi superindividuali nel processo amministrativo diverrebbe, quasi, un problema di attuazione di primari valori costituzionali, in quanto ogni posizione risolventesi nel diniego di tutela di siffatte, peculiari situazioni attive si risolverebbe, in sostanza, nell'elusione di fondamentali principi posti dalla carta costituzionale (cfr. tutti gli autori or ora citati e, per una completa ricognizione della problematica FEDERICI, Gli interessi diffusi, p.22 ss.)", A.ROMANO, Commentario breve alle leggi sulla giustizia amministrativa, Cedam, Padova, 2001, p.364. "Ad avviso di chi più radicalmente pare aver sottolineato i caratteri di novità e di originalità rivestiti dagli interessi super individuali (FEDERICI, op cit, p.169) l'interesse collettivo si configura come un interesse collettivo metaindividuale- ad esempio nel caso di pretese che direttamente si connettono con il diritto alla salute- mentre le nozioni di interesse legittimo e di interesse diffuso si integrano nel comune ruolo di limite all'esercizio della potestà amministrativa; anche l'interesse diffuso, tuttavia, pur costituendo un quid novi rispetto all'interesse legittimo, si configurerebbe, pertanto, come situazione giuridica soggettiva di tipo sostanziale (FEDERICI, ibidem)", A.ROMANO, Commentario breve alle leggi sulla giustizia amministrativa, cit. , p. 376.
  5. ^ "A proposito di cose che non sono beni: sottosuolo e rifiuti" (in Rassegna di diritto civile, 2000, p. 311 ss.), tema ripreso e sviluppato in altri due studi: "I rifiuti e le cose in senso giuridico, in Studi in onore di Giorgio Berti, Jovene, Napoli, 2005, vol.II, p. 1079; e "La nozione di rifiuti: una teoria", in "Rivista italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2006, p. 1056, ss.
  6. ^ D. IACOVELLI, Dal rifiuto all'End of Waste, in Il diritto dell'economia, p. 195. Analoghe considerazioni ad esempio, in G.RESTA, I rifiuti come beni in senso giuridico, in Rivista critica del diritto privato, 2018, p. 207; A.C. NAZZARO, Rifiuti, beni e proprietà nella prospettiva dell'economia circolare, in Rassegna di diritto civile, 2020; E. GIORGINI, Rifiuto quale "bene" e proprietà "conformata" in Revista-aji.com, p. 960
  7. ^ Resoconto stenografico (PDF), su documenti.camera.it, 23 maggio 2003. URL consultato il 29 gennaio 2024.
  8. ^ COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI E SULLE ATTIVITA`ILLECITE AD ESSO CONNESSE (pag.12) (PDF), su leg14.camera.it, 1º luglio 2004. URL consultato il 29 gennaio 2024.
  9. ^ Nella terza edizione, del 2013, avrà un ulteriore sottotitolo: Affinché non vengano alle armi. Infatti in allegato è ripubblicato un breve scritto dal titolo Ne cives ad arma veniant; che rintraccia l'origine di questa massima in uno scritto sul possesso di un autore del primo Novecento (Roberto de Ruggiero) e poi ripreso e modificato da Andrea Torrente nel (forse più noto) Ne cives ad arma ruant.
  10. ^ Cfr. M.STIPO, Guerra o diritto? Cit, Loc Cit; A.RIVERA LLANO, Cos'è giudicare? Il "nuovo mondo del diritto", Giappichelli, Torino, 2023, p.237.
  11. ^ (voce) Renato Federici, Guerra o diritto?, cit. www.affarinternazionali.it
  12. ^ Lisa Ridolfi, Rivolte e Rivoluzioni - Gli ordinamenti giuridici dello Stato, su media2000.it, 18 novembre 2021. URL consultato il 18 novembre 2024.
  13. ^ M. LUNARDELLI; "Three books on "The Legal Order" in the Aftermath of the centennial celebrations of its publication: is Santi Romano's doctrine still useful"? The fourth paragraph details some of the contents of Federici's book, in which Santi Romano's influence can be inferred not only from the public law arguments but also from those apparently used to pursue other objectives, such as to provide an account of some historical events. Italian journal of public law, p.688 ss. "Il libro è costellato di excursus e d'inserti (come quelli dedicati a Gramsci e a Croce) o come l'acceso dibattito fra ironico e sarcastico, in Assemblea Costituente, fra Togliatti e Croce" (C.AMIRANTE e D.CATENA, ''Le Monde diplomatique, cit.loc. cit) Settembre 2020, p.18
  14. ^ Sara Ficocelli, Il futuro dell’Europa - Conversazioni critiche sulla pace: un seminario permanente di studi internazionali IV seminario: giovedì 19 maggio 2022 ore 17"Se vuoi la pace difenditi dalla guerra" (in opposizione al brocardo "si vis pacem para bellum") prof. Renato Federici, Università di Roma "la Sapienza", su repubblica.it, 27 aprile 2022. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  15. ^ La nozione giuridica di rifiuto: Una teoria a confronto, su ambientediritto.it. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  16. ^ Cfr. K. MARX, Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte,metà circa del cap. III in cui si chiarisce la differenza fra i simboli (e cioè, le sovrastrutture) e le strutture economiche e giuridiche". Nello stesso senso R. FEDERICI, Ben scavato, vecchia talpa! Dal "18 brumaio" di Marx agli eventi afghani (2021), Editoriale Scientifica, Napoli, 2021.
  17. ^ Alla ricerca dell’origine e del significato di due formule potenti, su giuristidiamministrazione.com, 27 luglio 2017. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  18. ^ “Ubi societas ibi ius”. (PDF), su contabilita-pubblica.it. URL consultato il 31 gennaio 2024.