Ritratti di Vespasiano

Nella scultorea a tutto tondo romana, esistono due tipologie di ritratti dell'imperatore Tito Flavio Vespasiano: un ritratto più "veristico", quasi "volgare", nella scia del ritratto romano repubblicano, tra i quali il migliore è la testa 629 della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen; un ritratto "ufficiale", di aristocratica intellettualità, tra i quali il più significativo è la testa 330 proveniente da una statua colossale da Ostia conservata al Museo nazionale romano di Roma.

Ritratto di Vespasiano da Ostia
Autoresconosciuto
Data70 circa
Materialemarmo
Altezza40 cm
UbicazioneMuseo nazionale romano, Roma

La testa di Ostia modifica

La testa di Ostia faceva parte di una statua in parte pervenutaci, scoperta nel Campo della Magna Mater. L'imperatore, che aveva un viso tozzo e i tratti volgari della sua estrazione medio-bassa, è qui fortemente idealizzato, grazie al trattamento superficiale che muove e allarga le superfici conferendo notevole luminosità ed enfasi. Gli occhi, il naso e la bocca si inseriscono nel complesso originando ulteriori effetti chiaroscurali.

La capigliatura ha una frangia cortissima sulla fronte alta (confrontabile con i ritratti sui primi conii di monete).

Probabilmente venne realizzato post mortem prendendo a modello le effigi realizzate attorno al 70; ciò spiegherebbe le fattezze idealizzate e non realistiche, che seguono i canoni del classicismo dell'età flavia avanzata.

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