Rivolta dei Ghilzai

La rivolta dei Ghilzai fu una rivolta della tribù dei Ghilzai che ebbe luogo nel 1938 nel Regno dell'Afghanistan. I Ghilzai cercarono di deporre dal trono Mohammed Nadir Shah e di restaurare Amanullah Khan nel ruolo di re dell'Afghanistan.[1] Un parente di Amanullah, Said al-Kailani noto anche come Shami Pir, marciò su Kabul con un numero imprecisato di guerrieri Ghilzai.[1]

Rivolta dei Ghilzai
Data1938
LuogoAfghanistan
EsitoVittoria delle forze governative
Schieramenti
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Secondo i resoconti la ribellione venne repressa nell'estate del 1938 ad opera dei soldati dell'esercito afghano, riforniti dagli inglesi di fucili (circa 25.000) e munizioni (7.000.000).[2] La rivolta indusse il primo ministro afghano, Mohammad Hashim Khan, a incrementare i sussidi alle tribù dei Pashtun poste nei pressi della linea Durand.[1]

  1. ^ a b c (EN) Harvey Henry Smith, Area Handbook for Afghanistan, U.S. Government Printing Office, 1969, pp. 55,56.
  2. ^ (EN) Coll 7/37 'Afghanistan: sale of 25,000 1914 pattern rifles from War Office stocks and 7 million rounds of ammunition from Government of India stocks; negotiations with Afghan Government' [206v] (412/1201), su Qatar Digital Library, 28 settembre 2016. URL consultato il 26 dicembre 2019.

Bibliografia

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