Salvador Allende nella cultura di massa

Voce principale: Salvador Allende.

La figura di Salvador Allende, presidente socialista democratico della Repubblica Cilena dal 1970 al 1973, ha ispirato numerosi registi, scrittori, drammaturghi, cantanti e comici diventando così un personaggio molto noto anche al di fuori del continente latinoamericano.

11 settembre 1973, disegno di Carlos Latuff

In particolare, si è spesso fatto riferimento al contrasto politico con Augusto Pinochet durante il golpe del 1973 e alla sua conseguente tragica morte. Soprattutto dopo la caduta del generale-dittatore, la figura di Allende è stata rivalutata positivamente dalla maggioranza degli storici e degli intellettuali: molti mettono in risalto il fatto che egli, pur attuando una lunga serie di riforme sociali "rivoluzionarie", rimase sempre un assertore della nonviolenza[1].

Anche per ciò che concerne la cittadinanza cilena si può asserire la stessa cosa: pur rimanendo ancora una figura controversa, Allende è stato scelto nel 2008 come il più grande cileno nella storia mediante un concorso nazionale sulla televisione pubblica, vincendo più di altre importanti figure nazionali come Arturo Prat, Pablo Neruda e Gabriela Mistral[2].

Canzoni modifica

Tra le canzoni che si sono riferite alla vita e la morte di Salvador Allende:

Letteratura modifica

Poesia modifica

Romanzi e racconti modifica

Film modifica

Arte modifica

  • Adenoidi, 2003, spettacolo teatrale di Daniele Luttazzi
  • Fegato, l'ultimo sguardo di Salvador Allende, 2014, opera teatrale di Giacomo Fanfani

Note modifica