Tarsicio

martire e santo cristiano
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Tarsicio[1] o Tarcisio (Roma, 263 circa – Roma, 275) è stato un cristiano che subì il martirio in giovanissima età e venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

San Tarsicio (o Tarcisio)
 

Martire

 
Nascitacirca 263
Morte275
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza15 agosto
Patrono diMinistranti

Biografia modifica

Di lui si sa soltanto quel che ne racconta un'epigrafe fatta porre da papa Damaso I sul suo sepolcro. Giovinetto romano, fu aggredito mentre portava l'eucaristia a cristiani imprigionati durante la persecuzione di Aureliano. Egli strinse al petto l'eucaristia, per non farla cadere nelle mani degli assalitori; costoro, esasperati, non riuscendo a strappargliela, lo uccisero.

Secondo il racconto agiografico egli venne ucciso da alcuni suoi coetanei che insospettiti dal suo non volersi fermare con loro a giocare e da qualcosa che teneva nascosto al petto cominciarono prima a prenderlo in giro, poi a provocarlo, infine, una volta accortisi che era cristiano e portava con sé l'eucaristia, a picchiarlo selvaggiamente. L'intervento del legionario romano Quadrato, anch'egli cristiano, servì a liberarlo dalle mani dei suoi aggressori, ma Tarcisio era ormai esanime. «Mentre un gruppo di malvagi si scagliava su Tarcisio volendo profanare l'Eucaristia da lui portata, egli, colpito a morte, preferì perdere la vita piuttosto che consegnare ai cani rabbiosi le membra celesti di Cristo»: sono le parole scritte nelle catacombe di san Callisto a Roma e che, giunte a noi attraverso varie testimonianze, ci raccontano proprio di Tarcisio.

Le sue spoglie riposano in una piccola urna posta all'interno della Chiesa di San Tarcisio all'interno del complesso Callistiano in Roma, lungo la via Appia Antica. La chiesa è annessa alla struttura della Comunità Salesiana "San Tarcisio" nella quale risiedono i giovani salesiani di don Bosco chiamati allo studio della Filosofia.

Culto modifica

Il suo culto riprese vigore nell'Ottocento in seguito alla pubblicazione del romanzo di Nicholas Wiseman Fabiola o la Chiesa delle catacombe.

San Tarcisio è il patrono dei ministranti. Da ciò deriva il nome «tarcisiana» per l'abito tradizionale dei chierichetti.

La sua memoria liturgica si celebra il 15 agosto.

Note modifica

  1. ^ Il nome Tarsicio è derivato da quello della città di Tarso, in Cilicia (la patria dell'apostolo Paolo). Cfr. http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=5081&r=16559.

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Collegamenti esterni modifica

  • Tarsicio, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.  
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