Senza misericordia

Senza misericordia è un libro scritto da un gruppo di persone che si firmano come Discepoli di verità. Dietro questo gruppo, asserisce la Kaos edizioni che pubblica il libro, si celerebbero dei prelati che avrebbero scelto questo nome di comodo per poter raccontare i segreti del Vaticano di cui sono a conoscenza senza incappare in problemi con le gerarchie ecclesiastiche. Questo perché, come in altri libri scritti dallo stesso gruppo sempre per conto di Kaos Edizioni, l'immagine che ne esce della Chiesa cattolica è particolarmente negativa.

Senza misericordia
Titolo originaleSenza misericordia
AutoreDiscepoli di verità
1ª ed. originale2005
GenereSaggio
SottogenereVaticanistica
Lingua originaleitaliano

Il titolo Senza misericordia si riferisce al cardinal Joseph Ratzinger, la cui storia viene esaminata in tutto l'evolversi della sua parabola ascendente, culminata nell'elezione a papa con il nome di Benedetto XVI.

Il libro, diviso in quattro parti, pone dubbi sull'atteggiamento di Ratzinger nei confronti del nazismo, ricordando che il futuro Papa fece parte della Gioventù hitleriana dapprima e della Wehrmacht poi (dipendeva dalla caserma di Traunstein).

«Ricevemmo delle nuove uniformi e dovemmo marciare per Traunstein cantando canzoni di guerra, forse per mostrare alla popolazione che il Führer disponeva ancora di soldati giovani e addestrati di recente.»

Il volume si domanda come mai Ratzinger non evidenzi con rammarico l'indispensabile ruolo avuto dal partito cattolico tedesco dell'epoca denominato Zentrum - che era guidato direttamente da un prelato, monsignor Ludwig Kaas, e con molti preti in posizioni chiave - nella scalata di Hitler al potere, dato che in virtù di un'agognata alleanza tra il Zentrum ed il partito nazista Kaas fece arrivare i voti - decisivi - affinché Hermann Göring, il 23 marzo 1933 fosse eletto presidente del Reichstag; come mai non faccia cenno alcuno nella sua autobiografia a violenze naziste come quelle della tragica Notte dei cristalli; come possa liquidare l'annessione dell'Austria da parte dei nazisti con le parole

«Per noi la presa del potere da parte delle camicie brune in Austria aveva anche un suo lato positivo: le frontiere di quel paese, a noi vicino, erano state chiuse da Hitler»

parlare del nazismo confrontato con la Repubblica di Weimar come "unica alternativa al caos incombente" (Joseph Ratzinger, La mia vita, edizioni San Paolo, p. 10).

Il volume mette altresì particolare accento sulla ammirazione più volte testimoniata da parte di Ratzinger, in dichiarazioni, interviste e libri, nei confronti dell'allora arcivescovo di Monaco Michael von Faulhaber, pur avendo assistito all'atteggiamento di stima e appoggio nei confronti del nazismo e di Adolf Hitler da parte di quest'ultimo. Per dimostrarlo, Senza misericordia cita le conclusioni raggiunte nel suo saggio I nazisti e la Chiesa dallo storico Guenter Lewy, saggio nel quale vengono riportate missive dell'arcivescovo dirette a Hitler, in cui il Führer viene salutato con la frase

«Che Dio conservi il Cancelliere del Reich al nostro popolo»

in seguito alla stipula dell'accordo tra Santa Sede e Reich (mai rispettato da quest'ultimo), passi di sue prediche connotate da acre antisemitismo, come quella del 23 ottobre del 1936, in cui von Faulhaber così si esprime:

«Lo stato ha il diritto, nel suo ambito, di procedere contro gli abusi del giudaismo, particolarmente se gli ebrei, in quanto bolscevichi e comunisti, minacciano l'ordine statale.»

e la condanna da von Faulhaber pronunciata contro l'attentato alla vita di Adolf Hitler, che il dittatore subì il 26 luglio del 1944, definendolo "orrendo crimine", e aggiungendo:

«La vita del legittimo capo supremo del Reich tedesco è sotto la protezione del IV comandamento, che rende per noi un dovere l'obbedienza e la fedeltà verso coloro che guidano lo stato»

Si domanda anche, come mai non un accenno a tutti questi trascorsi di von Faulhaber ci sia da parte di Ratzinger, neppure nel momento in cui il futuro Papa ricorda la cerimonia in cui, proprio da von Faulhaber, nel 1951, nel duomo della città di Frisinga, viene ordinato sacerdote.

Senza misericordia sottolinea poi i numerosi interventi di Ratzinger contro membri della Chiesa cattolica impegnati a contrastare dittature, a cui farebbe da contraltare un'estrema blandizie nei confronti dei lefebvriani.

Sulla morale sessuale, infine, si chiede come possa Ratzinger giudicare la masturbazione come contraria alla morale cristiana e l'omosessualità un "disordine oggettivo".

Edizioni

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  • Discepoli di verità, Senza misericordia, collana Libertaria, KAOS EDIZIONI, 2005, p. 195, ISBN 88-7953-149-2.