Shàolín-sì

tempio buddista nella regione dell'Henan
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Lo Shàolín-sì (少林寺, Tempio di Shàolín, giapponese Shōrin-ji, coreano 소림사 Sorimsa), è un importante tempio nella storia del buddhismo cinese. Si trova nell'attuale regione dell'Henan ed è situato sul versante settentrionale del monte Sōngshān (嵩山), quindi nei pressi dell'antica capitale Luoyang.

Shàolín-sì
StatoCina Cina
ProvinciaHenan
LocalitàDengfeng
Coordinate34°30′27″N 112°56′07″E / 34.5075°N 112.935278°E34.5075; 112.935278
ReligioneBuddismo cinese
ConsacrazioneV secolo
FondatoreEmperor Xiaowen of Northern Wei
Stile architettonicocinese
Sito webwww.shaolin.org.cn/ e www.shaolin.org.cn/en/index.aspx
Maestri e monaci del tempio

StoriaModifica

Secondo lo Xùgāosēngzhuàn (續高僧傳, T.D. 2060.50.425a-707a) redatto da Dàoxuān (道宣, 596-667) tale monastero fu fondato dall'imperatore della Dinastia Wei settentrionale, Xiàowén (孝文, conosciuto anche come Yuánhóng, 元宏, regno: 471-99) nel 496 sotto il niánhào Tàihé (太和), dopo che aveva fatto spostare la capitale a Luoyang. Questo imperatore venerava la figura, non si sa se storica o leggendaria, di un monaco indiano di nome Fotuo (o anche Bátuóluó, 跋陀羅, ma non va confuso con il monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese, Buddhabhadra) che aveva trasmesso il Dharma al monaco cinese Sēngchóu (僧稠, 480-560) proprio sul monte Sōngshān.

Il tempio di Shàolín è legato anche alla figura di Bodhidharma (483-540), ritenuto il fondatore del Buddhismo Chán. Ma gli studiosi considerano leggendarie queste indicazioni delle fonti tradizionali. Secondo Bernard Faure, quando il discepolo di Hóngrěn (弘忍, 601-674)[1], Fǎrù (法如, 638-689), si stabilì nel 686 nel tempio di Shàolín vi diffuse le dottrine della scuola Dámózōng (nome originario del Buddhismo Chán) e venne a crearsi un sintesi sui personaggi di Bodhidharma, Fotuo e Sēngchóu, probabile origine della leggendaria presenza di Bodhidharma in questo tempio[2].

Accertata storicamente è stata invece la presenza, in questo tempio, del monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese Bodhiruci (?-527).

In tempi più recenti, il tempio di Shàolín venne collegato alla pratica delle arti marziali. Il tempio è stato un importante punto di contatto tra la pratica meditativa buddhista e le nascenti arti marziali, per le quali i monaci divennero molto famosi in tutta la Cina. Secondo molti maestri la prima vera e propria arte marziale orientale fu quella praticata nel monastero, denominata shaolin-quan, la cui forma originale è andata perduta ma è stata ricostruita sulla base degli stili derivati. Attualmente i monaci sono molto noti per la loro abilità nelle arti marziali.[3]

NoteModifica

  1. ^ Hóngrěn è ritenuto, secondo i lignaggio del Buddhismo Chán il quinto patriarca di questa scuola, dopo Bodhidharma, Huìkě ( 慧可, 487-593), Sēngcàn (僧璨, ?-606) e Dàoxìn (道信, 580 - 651).
  2. ^ «It seems that later, in Faru's circle, an amalgam was made of the legends of Fotuo, Sengchou, and Bodhidharma. This may be the reason why Bodhidharma became associated with the Shaolin Monastery.» Bernard Faure. Bodhidharma, in Encyclopedia of Religion, Second Edition, New York, Thomson Gale and Macmillan Reference, 2005, pagg. 994.
  3. ^ Shahar

BibliografiaModifica

Voci correlateModifica

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