Global manga: differenze tra le versioni
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== Diffusione ==
=== Africa ===
Il continente africano è rimasto perlopiù estraneo al fenomeno del global manga, eccezion fatta per l'[[Algeria]]. A causa del suo passato coloniale e della vicinanza con la Francia, infatti, in Algeria una generazione di giovani autori è cresciuta avendo accesso alla ''[[bande dessinée]]'' francese e a manga e anime giapponesi, tradotti e doppiati, importati dalla Francia; tali apporti hanno fatto nascere una corrente dallo stile peculiare che si rifà largamente alle caratteristiche dei manga<ref name="Brienza13">{{cita|Brienza|p. 13}}.</ref>. Queste produzioni vengono chiamate «dz-manga», dalla parola ''djazairi'' che sta per "algerino", e sono pubblicate soprattutto dalle case editrici Z-Link
=== Europa ===
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Come ha notato il saggista italiano [[Marco Pellitteri]], il fatto che in Francia e in Italia i manga siano più radicati e ormai connaturati nel gusto estetico di molti lettori e autori e anche una maggior maturità artistica di questi ultimi rispetto ad altri mercati, ha fatto sì che i fenomeni manfra e spaghetti manga si differenzino dalle altre manifestazioni regionali del global manga. In queste due nazioni lo stile manga è stato infatti ripreso con maggior coscienza e autorialità, venendo integrato nel solco della tradizione vigente del fumetto e della ''bande dessinée'' invece che essere emulato acriticamente. Molte opere appaiono quindi distintamente europee nelle ambientazioni, narrativa, tecniche utilizzate e temi trattati, ma includono reminiscenze grafiche e narrative tipicamente giapponesi<ref name="Pellitteri"/><ref name="Pellitteri2"/>.
La Germania è
=== Nord America ===
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A partire dagli anni duemila il fenomeno dei global manga è entrato in una fase di forte espansione. Per gli editori il vantaggio nel pubblicare materiale prodotto in casa risiede in un risparmio sull'acquisto dei diritti di licenza e sulle spese di adattamento; inoltre permette loro di ottenere tutta una serie di diritti sulle opere, dalle trasposizioni fino al merchandising, che invece nelle opere importate restano sempre in mano giapponese<ref name="OEL"/><ref name="star">{{cita web|autore=Elizabeth Tai|url=http://thestar.com.my/lifestyle/story.asp?file=%2F2007%2F9%2F23%2Flifebookshelf%2F18898783&sec=lifebookshelf|titolo=Manga outside Japan|data=23 settembre 2007|accesso=28 ottobre 2019|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071012143933/http://thestar.com.my/lifestyle/story.asp?file=%2F2007%2F9%2F23%2Flifebookshelf%2F18898783&sec=lifebookshelf|dataarchivio=12 ottobre 2007|urlmorto=sì}}</ref>. Rispetto ai manga, però, i fumetti in stile manga soffrono di un ritardo nell'ingresso sul mercato e quindi di un bacino di utenza più piccolo. Inoltre, nei mercati in cui sono diffusi, i global manga sono molto meno numerosi dei manga giapponesi, complice il fatto che per produrre una serie fatta in casa serve più tempo che non adattando in massa opere giapponesi<ref name="Webb"/>. Da un punto di vista commerciale, nel mercato statunitense i ''[[best seller]]'' tra i global manga sono spesso più lucrativi dei manga giapponesi, arrivando a vendere fino a {{formatnum:50000}} copie e figurando nella top 15 dei fumetti più venduti. I manga di maggior successo rimangono tuttavia ben più popolari, con cifre di vendita che sono almeno il doppio<ref name="Webb"/><ref name="star"/>.
In Occidente molti puristi sostengono che i fumetti realizzati da autori non giapponesi non possano essere né chiamati né considerati manga, preferendo adottare definizioni come «fumetto in stile manga», «pseudo-manga» o «''emulation manga''»<ref name="Webb"/><ref name="Brienza15">{{cita|Brienza|pp. 13-15}}.</ref>. Da queste e da altre definizioni, come amerimanga o spaghetti manga, emerge una certa connotazione negativa per queste opere, che vengono avvertite come un semplice esercizio di imitazione dallo stile scadente e di qualità inferiore agli originali giapponesi<ref name="Macdonald"/><ref name="Brienza15"/>. Questa diatriba è rafforzata dalla definizione labile di [[manga]] e dalle stesse case editrici e distributori occidentali. Negli Stati Uniti, ad esempio, [[Viz Media]], che è di proprietà di due delle più grandi case editrici giapponesi di manga, [[Shūeisha]] e [[Shogakukan]], e che può pertanto contare su un serbatoio pressoché inesauribile di materiale dal Giappone, tende a essere molto conservativo nella definizione di manga come opere unicamente giapponesi e rinfaccia alle altre case editrici di ripiegare su fumetti in stile manga di autori statunitensi solo per difficoltà nel trovare opere licenziabili dal Giappone<ref name="OEL"/><ref name="star"/>. Altri editori rispondono affermando che nel XXI secolo i manga sono ormai «un fenomeno globale e uno stile di narrazione visiva internazionale che trascende l'origine nazionale»; per cui è lecito considerare manga anche prodotti di origine extra giapponese<ref name="OEL"/>.
Ben lontane da sentirsi minacciate dall'emergere di manga creati senza il coinvolgimento giapponese, le stesse istituzioni nipponiche sembrano incoraggiare questa tendenza, con il [[Ministero degli affari esteri (Giappone)|Ministero degli esteri giapponese]] che ha istituito nel 2007 il premio Japan International Manga Award per i migliori global manga. Il premio venne promosso nel 2006 dall'allora ministro [[Tarō Asō]] allo scopo di accrescere «la voce della cultura e subcultura pop giapponese» e «la comprensione della cultura giapponese tra i fumettisti stranieri»<ref>{{cita web|url=https://www.mofa.go.jp/announce/fm/aso/speech0604-2.html|titolo=Speech by Minister for Foreign Affairs Taro Aso at Digital Hollywood University "A New Look at Cultural Diplomacy: A Call to Japan's Cultural Practitioners"|data=28 aprile 2007|accesso=28 ottobre 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://icv2.com/articles/comics/view/10648/japan-launches-international-manga-award|titolo=Japan Launches International Manga Award|data=24 maggio 2007|accesso=28 ottobre 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.manga-award.mofa.go.jp/contents/whats_e.html|titolo=About the Manga Award - Establishment of the Japan International Manga Award|editore=Japan International Manga Award|accesso=28 ottobre 2019|lingua=en}}</ref>.
== Note ==
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