Henry Ford: differenze tra le versioni

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Costui fu nominato presidente della Ford Motor Company il 21 settembre [[1945]] e, a partire dal [[1949]], avviò il processo di ristrutturazione dell'impresa propugnato dal padre Edsel già dal [[1934]] ma categoricamente rifiutato dal nonno Henry fin da allora. Henry Ford è autore di un libretto in 4 volumi dal titolo "''[[L'ebreo internazionale]]''" ("''The International Jew: The World's Foremost Problem''"). Il libretto, che descrive il progetto di dominio sul mondo da parte del popolo ebreo, fu ampiamente diffuso in Germania durante il [[nazionalsocialismo|nazismo]] e fu fonte di ispirazione per Hitler. Ford sostenne anche l'autenticità dei [[Protocolli dei Savi di Sion]] e ne fece stampare un'edizione a sue spese, regalando copie autografate del libro; in seguito tuttavia ordinò di ritirare le copie dal commercio.
 
Ford muore all’età di 83 anni nel [[1947]] ed oggi riposa nel cimitero a lui stesso intitolato a [[Detroit]], [[Michigan]]. Dal [[1967]] il suo nome è inserito nell'[[Automotive Hall of Fame]] che raggruppa le maggiori personalità distintesi in campo automobilistico, premio assegnato da una associazione la cui sede attuale è nella sua città di nascita. Pare che Henry Ford fosse un estimatore della casa automobilistica italiana [[Alfa Romeo|Lancia]]: sua è infatti la famosa frase «Quando vedo una Alfa RomeoLancia mi tolgo il cappello».<ref>{{Cita libro|autore=Alberto Mazzuca|titolo=La Fiat: da Giovanni a Luca: un secolo di storia sotto la dinastia Agnelli|anno=2004|editore=Dalai editore|pagine=78|isbn=978-88-8490-662-5|coautori=Giancarlo Mazzuca}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Griffith Borgeson|titolo=Alfa Romeo. I creatori della Leggenda|anno=1990|editore=Nada Edizioni|isbn=88-7911-045-4}}</ref>
 
== Opere ==