Lampo gamma: differenze tra le versioni

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Dai dati raccolti dallo strumento furono ricavate due importanti informazioni:
 
* i lampi di raggi gamma sono [[Isotropia|isotropi]]<ref>{{en}} [http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-data_query?bibcode=1992Natur.355..143M&db_key=AST&link_type=ABSTRACT&high=4322390bbe02720 Meegan, C.A., ''et al.'' (1992), Spatial distribution of gamma-ray bursts observed by BATSE, ''Nature'', vol. 355, pag. 143]</ref> (ovvero, non presentano particolari preferenze per direzioni particolari nel cielo, come ad esempio il [[disco galattico]] o il [[Centro della Via Lattea|centro galattico]]), escludendo quasi tutte le possibilità di un'origine galattica. Se infatti fossero eventi che avvengono nelladella nostra galassia allora, sarebbero distribuiti preferibilmente sul [[Disco galattico|piano della Via Lattea]]; anche se fossero associati con l'[[alone galattico]], sarebbero distribuiti soprattutto verso il centro galattico, a meno che le dimensioni dell'alone non siano enormemente maggiori di quanto stimato. Inoltre le galassie vicine avrebbero dovuto presentare aloni simili, ma non misero in risalto "macchie di luce" di deboli lampi di raggi gamma.
 
* i lampi gamma possono essere classificati in due categorie apparentemente distinte<ref>{{en}} [http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-data_query?bibcode=1993ApJ...413L.101K&db_key=AST&link_type=ABSTRACT&high=4322390bbe25658 Kouveliotou, C. ''et al.'' (1993), Identification of two classes of gamma-ray bursts, ''Astrophysical Journal'', vol. 413, pag. L101]</ref>: lampi di breve durata e spettro duro (''short bursts'' o ''lampi corti'') e lampi di lunga durata e spettro molle (''long bursts'' o ''lampi lunghi''). I ''lampi corti'' durano tipicamente meno di due [[secondo|secondi]] e le emissioni sono dominate da [[fotone|fotoni]] ad alta energia; i ''lampi lunghi'' durano tipicamente più di due [[secondo|secondi]] e le emissioni sono dominate da [[fotone|fotoni]] a bassa energia. La separazione tra le due categorie non è assoluta e si osservano sovrapposizioni, ma la distinzione suggerisce due differenti classi di progenitori.
 
Fu comunque solo nel 1997 che il satellite italiano [[Beppo-SAX]] permise di individuare le coordinate del lampo con una precisione senza precedenti, confermando definitivamente come questi lampi fossero generati in galassie lontane.