Groucho Marx: differenze tra le versioni

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Al contrario dei due fratelli maggiori che, per contribuire al magro bilancio familiare, iniziarono presto a lavorare con impieghi quasi sempre precari, Groucho amava la lettura, in particolare i racconti di [[Horatio Alger]]<ref>{{cita web|titolo=Groucho Marx|autore=Laura Calvo|url=https://www.ecodelcinema.com/groucho-marx-biografia-filmografia.htm/amp|data=2014|accesso=8 febbraio 2020|sito=Ecodelcinema}}</ref>. In un primo momento fantasticò di intraprendere la professione medica, ma poi la sua ambizione fu quella di diventare scrittore<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 35}}</ref>. Nel frattempo imparò a cantare durante le serate musicali che si tenevano frequentemente in famiglia<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 23}}</ref>, ed entrò a far parte come [[soprano]] nel coro della chiesa episcopale di [[Madison Avenue]]<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 36-37}}</ref>. Nonostante il suo amore per la letteratura, a tredici anni decise di abbandonare la scuola subito dopo il suo [[Bar mitzvah]], la cerimonia di confermazione nella fede ebraica, trovando un primo lavoretto come ragazzo d'ufficio, da cui però fu quasi subito licenziato<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 24}}</ref>.
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=== Il debutto ===
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La prima di ''Animal Crackers'' ebbe luogo con grande successo a New York il 25 agosto 1930; nel febbraio successivo, i fratelli Marx partirono per la [[California]], pronti per misurarsi con Hollywood e per cercare il materiale inedito e gli sceneggiatori in grado di far fruttare il loro patrimonio comico<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 56-58}}</ref>. Il talento di [[Herman J. Mankiewicz]], futuro co-sceneggiatore di ''[[Quarto potere]]'' (1941)<ref name=C178/>, contribuì alla realizzazione di ''[[Monkey Business - Quattro folli in alto mare]]'' (1931), che riconfermò l'abilità di Groucho per la comicità verbale e i giochi di parole<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 60}}</ref>. Nel successivo ''[[Horse Feathers - I fratelli Marx al college]]'' (1932), una [[satira]] sul mondo accademico, interpretò il ruolo del pomposo professor Quincy Adams Wagstaff, preside dell'Huxley College, l'unica università «la cui squadra non ha mai vinto un campionato di football dal 1888»<ref>{{Cita web|titolo=I fratelli Marx al college|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=9657|autore=[[Pino Farinotti]]|accesso=6 febbraio 2020|sito=[[MYmovies.it]]}}</ref><ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 64-66}}</ref>. Già dalla prima scena, abbigliato con toga e tocco, si rivolge al corpo insegnanti e dimostra il proprio disprezzo per le regole della vita accademica<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 69}}</ref>. In entrambi i film, la [[spalla (attore)|spalla]] femminile fu [[Thelma Todd]], che prese temporaneamente il posto della Dumont nei duetti comico-romantici<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 60-69}}</ref>.
 
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===== ''La guerra lampo dei fratelli Marx'' =====
{{vedi anche|La guerra lampo dei Fratelli Marx}}
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Nell'aprile del 1949 il programma vinse il [[Peabody Award]] per il miglior show comico radiofonico<ref name=G297>{{cita|Grouchismi 2000|p. 297}}</ref>, mentre Groucho fu fotografato per la copertina del ''[[Time]]'' per la seconda volta nella sua carriera e, il 23 gennaio 1951, fu premiato con l'[[Emmy Award]] quale miglior personaggio televisivo dell'anno. ''You Bet Your Life'' andò in onda per tutti gli anni cinquanta, trasmettendo l'ultima puntata il 21 settembre 1961<ref name=G298>{{cita|Grouchismi 2000|p. 298}}</ref>.
[[File:Groucho Marx Koko the Mikado Bell Telephone Hour 1960.JPG|thumb|verticale=1.2|Groucho come Ko Ko ne ''[[Il Mikado]]'' (1960)]]
Nel 1959 i fratelli Marx apparvero nella loro ultima produzione collettiva, ovvero: ''[[The Incredible Jewel Robbery]]'', episodio della serie antologica ''[[General Electric Theater]]'' della [[CBS]], andato in onda l'8 marzo. Poiché sotto contratto ancora la NBC per ''You Bet Your Life'', il nome di Groucho non comparve nei crediti e l'emittente pubblicizzò la sua presenza limitandosi a dichiarare<ref>{{cita web|url=https://www.marx-brothers.org/marxology/jewel.htm|titolo=The Incredible Jewel Robbery|lingua=en|accesso=6 febbraio 2020}}</ref>: {{Citazione|Se guardate lo spettacolo vedrete un volto familiare dotato di baffi ed uno sguardo malizioso. A causa delle sue condizioni contrattuali, il suo nome non può essere menzionato.||If you watch the show you'll see a familiar face equipped with mustache and leer. Because of his contract terms, his name can't be mentioned.|lingua=en}}
 
Tra le altre sue apparizioni televisive, famosa quella nell'adattamento dell'operetta ''[[Il Mikado]]'' (1960), nel ruolo di Ko Ko, personaggio creato da [[Gilbert e Sullivan]], il duo di compositori di opere comiche di cui Groucho fu sempre un fervente ammiratore<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 6}}</ref> e dei quali amava suonare i pezzi alla chitarra durante il suo tempo libero<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 119}}</ref>.
 
=== Carriera letteraria ===
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{{citazione|Ho sempre rimpianto di aver interrotto la mia educazione in quinta elementare. È piuttosto dura quando ti trovi lì nel gran mondo e cerchi di affettare un atteggiamento sofisticato. La padrona di casa potrebbe snocciolare teorie di [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]] e [[Franz Kafka|Kafka]]. Tu al massimo potresti spingerti alla tabellina del sette|Groucho Marx<ref>{{cita|Marx ''Letti'' 1995}}</ref>|I'd always regretted that my education ended in the fifth grade. It's pretty difficult being out in the big world trying to foster an image of sophistication. The hostess might spout theories on Schopenhauer and Kafka. All I could contribute was the multiplication table up to the sevensies|lingua=en}}
 
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[[File:Groucho001.jpg|thumb|left|verticale=1.3|Un piccolo saggio di Groucho scritto per la campagna pubblicitaria degli U.S. Savings Bonds (1947)]]
''[[Letti]]'' fu la opera prima in campo letterario di Groucho e venne pubblicata nell'autunno del 1930: una raccolta di pezzi in cui egli descrive scherzosamente il rapporto che la gente ha con il proprio letto e in cui si diverte a dissertare del [[sonno]] (e di problemi di [[insonnia]]) con la sua tipica ironia. Fu però un parziale insuccesso, che venne proposto in seconda edizione solo quattro decenni più tardi, nel 1976<ref name=12-18/>.
All'inizio degli anni quaranta, in coincidenza con il ritiro dalle scene dei fratelli Marx, ampliò la sua attività di scrittore, spaziando anche in argomenti di stretta attualità e legati all'impegno bellico degli Stati Uniti nella [[seconda guerra mondiale]], e realizzando alcuni articoli per ''This Week'' (inserto domenicale del ''[[New York Herald Tribune]]'')<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 38}}</ref>, ''[[Variety (periodico)|Variety]]'' e ''[[The Saturday Evening Post|Saturday Evening Post]]''<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 179-198}}</ref>. Nel 1941 uscì il suo secondo libro, ''[[Many Happy Returns]]'', scritto in collaborazione con Sheekman, che venne proposto come una sorta di guida all'evasione fiscale e di parodia in cui venne preso di mira l'Ufficio Imposte<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 39}}</ref>. Il titolo originale, traducibile in italiano nella formula augurale "''Cento di questi giorni''", giocò in realtà sull'espressione ''tax return'', ovveroossia la [[dichiarazione dei redditi]]<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 39}}</ref><ref>{{cita|Martello 2010|p. 256}}</ref>. Come nel caso di ''Letti'', le recensioni furono tiepide e i critici sostennero come il suo lavoro scritto non fosse divertente quanto lo era lui in persona<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 55}}</ref>. La vendita fu di sole cinquemila copie, tanto che egli in seguito commentò: «Io scrivo solo prime edizioni»<ref name=G41-46>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 41-46}}</ref>.
 
Alla fine del decennio, la sua carriera aveva ripreso vigore con il grande successo nel quiz radiofonico ''You Bet Your Life'' e quindi le sue pubblicazioni negli anni seguenti divennero più sporadiche e generalmente limitate alla promozione del suo spettacolo, anche dopo il suo passaggio alla televisione<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 41}}</ref>. Nella primavera del 1957 egli intraprese il suo progetto letterario più ambizioso, cioè la stesura della propria autobiografia: memore però dei precedenti insuccessi e scettico su questa sua nuova opera, diede alle stampe ''[[Groucho e io]]'', pubblicato dalla casa editrice [[Random House]], solo nell'autunno del 1959<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 44}}</ref>. Tuttavia questa volta ricevette ottime recensioni e un buon successo di vendita<ref name=G41-46/>. Con brillante capacità espressiva, raccolse nel libro una serie di episodi elencati anacronisticamente, rievocando la propria carriera teatrale e cinematografica con i fratelli e dedicando molte pagine agli aneddoti, agli incontri e alla storia del secolo passato<ref>{{cita|Martello 2010|p. 264}}</ref>, dalla giovinezza dei Marx nell'East Side di Manhattan ai successi nel vaudeville e in teatro, fino agli anni gloriosi di Hollywood<ref>{{cita|Groucho e io 1997|seconda di copertina}}</ref>.
{{citazione|Questo libro è stato scritto nelle lunghe ore che ho passato aspettando che mia moglie si vestisse per uscire. Se non si fosse vestita affatto, questo libro non sarebbe mai stato scritto|Groucho Marx<ref name=M5>{{cita|Marx memorie 1999|p. 5}}</ref>|This book was written in those long hours I spent waiting for my wife to get dressed to go out. And if she had never gotten dressed at all, this book would never have been written|lingua=en}}
Nel 1963, in un periodo di pausa professionale, venne contattato dal proprio editore Bernard Geis, attratto dall'idea di dare alle stampe una raccolta di scritti divertenti che Groucho aveva prodotto per varie riviste<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 318}}</ref>. La raccolta fu intitolata ''[[Memorie di un irresistibile libertino]]'' e raggruppò una serie di storielle umoristiche nelle quali il narratore rievoca i tempi passati mediante la tecnica del flashback, filosofeggia sui temi dell'amore e affronta i più svariati argomenti senza mai sconfinare dal proprio personaggio<ref name=G41-46/><ref>{{cita|Martello 2010|p. 271}}</ref>.
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==== ''Le lettere di Groucho Marx'' ====
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[[File:Groucho Marx and Alice Cooper at Rancho Mission Viejo, 1974 (25770467042).jpg|thumb|250px|Groucho Marx con [[Alice Cooper]] al Rancho Mission Viejo (1974). I due avevano stretto una profonda amicizia dopo essersi conosciuti ad una festa di compleanno di [[Frank Sinatra]], in cui avevano cantato in duetto<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://q1057.com/alice-cooper-and-groucho-marx-an-unlikely-friendship/|titolo=Alice Cooper And Groucho Marx: An Unlikely Friendship|autore=Jennifer Beaudoin|accesso=5 febbraio 2020}}</ref>]]
Nel maggio del 1972, apparve in un recital alla [[Carnegie Hall]] di New York, nel quale riscosse un enorme successo e ottenne ottime recensioni da parte dei critici<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 356}}</ref>. Pochi giorni più tardi si recò a [[Cannes]], dove fu la star del [[Festival del cinema di Cannes|Festival del Cinema]], ritrovando in parte la sua sarcastica verve sul palco e nelle interviste, e dove venne insignito della [[Ordine delle arti e delle lettere|commenda des Arts et des Lettres]], tardivo ma meritato tributo alla comicità dei leggendari Fratelli Marx<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 357}}</ref>. Tra il 1973 e il 1974 la sua salute si deteriorò ulteriormente<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 366-371}}</ref>, ma la sua popolarità ebbe un nuovo impulso grazie alla riproposta televisiva di una serie di vecchie puntate del quiz ''You Bet Your Life'', raggruppate come ''The Best of Groucho'', che riscosse grande successo<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 133}}</ref>. Nello stesso tempo la [[Universal Studios]], dopo vent'anni di oblio e di controversie legali, mise nuovamente in circolazione il film ''Animal Crackers'', che fu apprezzato anche dalle giovani generazioni di spettatori<ref>{{Cita libro|autore=Steve Stoliar|lingua=en|titolo=Raised Eyebrows: My Years Inside Groucho's House|editore=General Publishing Group|anno=1996|pp=24-27|isbn=978-1-59393-652-5}}</ref>. A coronamento di questi eventi, l'[[Academy of Motion Picture Arts and Sciences]] decise di conferirgli un Oscar onorario per «la brillante attività e per i risultati ineguagliabili ottenuti dai fratelli Marx nell'arte della commedia cinematografica»<ref name=Oscar>{{Cita web|sito=Academy Awards Acceptance Speech Database|lingua=en|url=http://aaspeechesdb.oscars.org/link/046-24/|titolo=To Groucho Marx in recognition of his brilliant creativity and for the unequalled achievements of the Marx Brothers in the art of motion picture comedy.|accesso=5 febbraio 2020}}</ref>. Visibilmente invecchiato e fragile, ritirò il premio a nome dei fratelli Chico e Harpo, e della storica co-interprete Margaret Dumont, da tempo deceduti<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 372-374}}</ref>.
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{{Citazione|Grazie. Voglio ringraziare coloro che hanno votato per me per ottenere questo premio. Vorrei che Harpo e Chico potessero essere qui per condividerlo con me, questo grande onore. Vorrei anche che Margaret Dumont potesse essere qui. È stata una donna fantastica per me, anche se non ha mai capito nessuno dei miei scherzi. Diceva "Julie, di cosa stanno ridendo?" Ma soprattutto voglio ringraziare mia madre, perché senza di lei non saremmo mai stati niente. E, infine, vorrei ringraziare Erin Fleming che ha reso la mia vita degna di essere vissuta e che capisce tutte le mie battute.|Il discorso integrale di Groucho Marx all'assegnazione del suo Oscar onorario.<ref name=Oscar/>|Thank you. I want to thank those who voted for me to get this award. I wish that Harpo and Chico could be here to share it with me, this great honor. I wish Margaret Dumont could be here, too. She was a great straight woman for me, even though she never understood any of my jokes. She used to say, "Julie, what are they laughing at?" But most of all I want to thank my mother, because without her we never would have been anything. And last of all I'd like to thank Erin Fleming who makes my life worth living and who understands all my jokes.|lingua=en}}
Nei due anni successivi l'influenza di Erin Fleming portò al progressivo allontanamento di Groucho dai suoi familiari, in particolar modo il figlio Arthur, secondo il quale la donna assunse il pieno controllo del ménage quotidiano e degli affari del padre in qualità di sua segretaria, manager e compagna di vita, nonché l'arbitraria sorveglianza sulla sua salute sempre più precaria, isolandolo da vecchi amici e conoscenti, e giungendo a tentare di farsi adottare da lui come figlia<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 382-383}}</ref>. Le tensioni familiari sfociarono in una lunga battaglia legale in cui la Fleming e Arthur Marx, che si era riavvicinato affettivamente al padre all'inizio del 1977, si contesero il ruolo di tutore permanente dell'anziano attore, la cui avanzata [[senilità]] non gli consentiva più alcun tipo di gestione della propria vita. L'iter giudiziario portò alla nomina del vecchio amico e collaboratore Nat Perrin quale tutore temporaneo, e successivamente di Andy Marx, figlio di Arthur, nel luglio 1977<ref name=A422>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 400-422}}</ref>.
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Sul palco e sullo schermo, sbeffeggia sfrontatamente la professione medica, legale, militare, l'[[establishment]] cinematografico, l'alta società, praticamente tutti i bastioni del potere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. X}}</ref>, mentre la sua maschera buffa (baffoni, figura smontabile e sigaro da masticare)<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 13}}</ref> e la sua capacità di improvvisare le battute dei dialoghi ricalcano i canoni della [[commedia dell'arte]]<ref name="Carabba1617" />.
{{citazione|Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa|Battuta attribuita a Groucho Marx<ref>{{Cita web|url=https://quoteinvestigator.com/2012/07/02/wonderful-party-not/|titolo=I’ve Had a Perfectly Wonderful Evening, But This Wasn’t It|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|sito=Quote Investigator}}</ref>|I've had a perfectly wonderful evening. But this wasn't it.|lingua=en}}
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== Influenza culturale ==
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Il cantautore britannico [[Elton John]] incontrò Groucho nei primi anni settanta, evento del quale è testimone una foto che ritrae Marx puntare sia il dito indice che il pollice verso il cantante a mo' di revolver. Questi trovò la sua reazione spontanea di alzare le mani e rispondere «Non spararmi! Sono solo il pianista!» così divertente che la riutilizzò come [[Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player|titolo del suo album del 1973]]. Nella cover è inoltre visibile la locandina del film ''[[I cowboys del deserto]]''<ref> {{cita libro|autore=David Buckley|lingua=en|anno=2007|titolo=Elton: The Biography|url=https://books.google.com/books?id=rVXrl8aZP0kC|editore=Chicago Review Press|isbn=1-55652-713-6}}</ref>.
 
Il complesso [[glam-rock]] inglese [[Queen (gruppo musicale)|Queen]] intitolò due suoi album in onore di Groucho, ovvero: ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975) e ''[[A Day at the Races]]'' (1976), presi direttamente dai rispettivi lungometraggi dei fratelli Marx diretti da [[Sam Wood]]. Nel marzo 1977, Groucho invitò i Queen a fargli visita nella sua casa di [[Los Angeles]]; in quell'occasione [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]] e [[Roger Meddows-Taylor]] eseguirono la loro canzone ''<nowiki>'</nowiki>39'' (da ''A Night at the Opera'') [[a cappella]]<ref>{{Cita libro|titolo=Queen: The Ultimate Illustrated History of the Crown Kings of Rock|pagina=96|lingua=en|editore= Voyageur Press|anno=2009}}</ref>.
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== Onorificenze ==
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== Doppiatori italiani ==
La comicità di Groucho Marx, basata sulla veloce parlantina e sul ricorso serrato ai giochi di parole e agli equivoci grammaticali, ha sempre presentato difficoltà di traduzione al momento del doppiaggio<ref name=W137>{{cita|Wolf 1978|p. 137}}</ref>.
* [[Stefano Sibaldi]] in ''Una notte all'opera'', ''Un giorno alle corse''<ref name=doppiaggio>{{Cita libro|autore=Massimo Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli|lingua=it|titolo=Il doppiaggio nel cinema di Hollywood|editore=Bulzoni Editore|anno=2014|pagine=68|isbn=978-88-7870-956-0}}</ref>, ''Tre pazzi a zonzo'', ''I cowboys del deserto'', ''Il bazar delle follie'', ''Una notte a Casablanca'', ''Copacabana'', ''Una notte sui tetti''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di STEFANO SIBALDI|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocissib.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref><ref>{{Cita libro|autorename=Massimo Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli|lingua=it|titolo=Il doppiaggio nel cinema di Hollywood|editore=Bulzoni Editore|anno=2014|pagine=68|isbn=978-88-7870-956-0}}</ref>;
* [[Giorgio Lopez]] in ''Noci di cocco'', ''Animal Crackers - Matti da legare'', ''Monkey Business - Quattro folli in alto mare'', ''Un giorno alle corse'' (ridoppiaggio del 1990)<ref>{{Cita libro|autorename=Massimo Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli|lingua=it|titolo=Il doppiaggio nel cinema di Hollywood|editore=Bulzoni Editore|anno=2014|pagine=68|isbn=978-88-7870-956-0}}</ref>, ''Servizio in camera'', ''Tre pazzi a zonzo'' (ridoppiaggio del 1990), ''I cowboys del deserto'' (ridoppiaggio del 1990), ''Una ragazza in ogni porto''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di GIORGIO LOPEZ|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociglop.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref>;
* [[Carlo Romano]] in ''Assedio d'amore'', ''Questi dannati quattrini''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di CARLO ROMANO|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocicrom.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref>;
* [[Luigi Pavese]] ne ''La bionda esplosiva'', ''L'inferno ci accusa''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di LUIGI PAVESE|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocilp.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref>;
* [[Oreste Lionello]] ne ''La guerra lampo dei fratelli Marx''<ref>{{Cita libro|autorename=Massimo Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli|lingua=it|titolo=Il doppiaggio nel cinema di Hollywood|editore=Bulzoni Editore|anno=2014|pagine=68|isbn=978-88-7870-956-0}}</ref>, ''Una notte a Casablanca'' (primo ridoppiaggio del 1970)<ref>{{cita web| titolo =La pagina di ORESTE LIONELLO|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociol.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref>;
* [[Elio Pandolfi]] in ''Horse feathers'', ''Una notte all'opera'' (ridoppiaggio del 1990)<ref>{{cita web|titolo=Pandolfi Elio - Biografie|accesso=9 febbraio 2020|url=http://www.tototruffa2002.it/biografie/pandolfi-elio.html|autore=Simone Riberto, Daniele Palmesi e Federico Clemente}}</ref>;
* [[Gerolamo Alchieri]] ne ''Il bazar delle follie'' (ridoppiaggio televisivo<ref>{{cita web| titolo =Metro-Goldwyn-Mayer|accesso=9 febbraio 2020|url=http://www.fondocinema.it/fc-s-mgm2-1941.htm}}</ref>), ''Una notte a Casablanca'' (secondo ridoppiaggio del 2004)<ref>{{cita web| titolo =La pagina di GEROLAMO ALCHIERI|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociga.htm|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]}}</ref>.