Groucho Marx: differenze tra le versioni
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Terzo dei cinque [[fratelli Marx]], Groucho esordì nel mondo dello spettacolo nel primo decennio del Novecento, affrontando una lunga gavetta nel [[vaudeville]] che lo portò a recitare con i fratelli nei teatri di varietà di tutti gli [[Stati Uniti]]. Fu durante questo lungo tirocinio negli anni dieci e venti che egli poté affinare la comicità che lo ha reso celebre nel mondo, basata sulla veloce parlantina, sulla battuta fulminea e sul ricorso ai giochi di parole, con scanzonata irriverenza nei confronti dell'ordine costituito e con un malcelato disprezzo per le convenzioni sociali<ref>{{cita
Il suo senso dell'[[umorismo]] corrucciato e sarcastico, sintetizzato nel suo soprannome d'arte "Groucho" (letteralmente, in [[Lingua italiana|italiano]], "brontolone" o "musone"), si coniugò sulle scene con un'eccentrica maschera comica dai tratti divenuti inconfondibili, quali i vistosi baffi e sopracciglia dipinti, lo sguardo ammiccante, il sigaro perennemente tra i denti o fra le dita e la frenetica andatura. Si affermò sulle scene teatrali nel 1924 con la commedia musicale ''[[I'll Say She Is]]'', cui seguì – l'anno successivo – ''[[The Cocoanuts]]'', che venne rappresentato a [[Broadway]] per un anno e poi riproposto in una lunga [[tournée]] tra il 1927 e il 1928<ref name=
Il suo esordio sul grande schermo risale al 1929 con ''[[Noci di cocco (film)|Noci di cocco]]'', trasposizione cinematografica del precedente successo ''The Cocoanuts'', cui fece seguito ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930), tratto anch'esso da uno spettacolo di Broadway dei Marx. Dopo il dissacrante ''[[La guerra lampo dei Fratelli Marx|La guerra lampo dei fratelli Marx]]'' (1933), passò dalla [[Paramount]] alla [[Metro-Goldwyn-Mayer]], recitando con i fratelli Chico e Harpo in due dei suoi più celebri film, ''[[Una notte all'opera]]'' (1935) e ''[[Un giorno alle corse]]'' (1937). Con il declino del trio all'inizio degli [[Anni 1940|anni quaranta]], proseguì l'attività cinematografica con sporadiche apparizioni in commedie brillanti, intraprendendo invece dal 1947 una fortunata carriera come conduttore radiofonico dello show a [[quiz]] ''[[You Bet Your Life]]'', adattato in seguito per la televisione e andato in onda con vasto consenso fino al 1961<ref name=
Il suo graffiante [[humour]] è noto al pubblico anche grazie alla sua attività di scrittore, di cui va ricordata la raccolta epistolare ''[[Le lettere di Groucho Marx]]'' (1967). A coronamento della sua longevità artistica, nel 1974 fu premiato con un [[Oscar onorario]]<ref name=Oscar/>. Purtuttavia il 25 giugno 2019 il periodico ''[[The New York Times Magazine]]'' riportò che il materiale artistico di Groucho e dei suoi fratelli sarebbe andato distrutto, assieme a quello di centinaia di altri suoi colleghi, nell'incendio degli [[Universal Studios]] del 2008<ref>{{cita
== Biografia ==
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Nonostante le condizioni economiche precarie, i Marx furono sempre molto uniti: l'ottimismo e il senso pratico di Sam e Minnie, il loro affetto per i figli e la loro intraprendenza nell'affrontare i momenti più difficili, resero meno triste e disagevole l'infanzia dei cinque fratelli<ref name=W16/>. Minnie, ricordata come una donna energica e dotata di grande spirito di iniziativa, ebbe un'influenza decisiva nella formazione artistica dei figli, tant'è che, grazie alla sua forza di volontà, alla sua determinazione e alla sua passione per il mondo dello spettacolo, fu lei la vera artefice della loro futura affermazione<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 13}}.</ref>; Harpo raccontò infatti: «Il suo piano era semplicissimo: spingere i suoi cinque figli, e suo fratello minore, sul palcoscenico, e assicurar loro il successo»<ref name=H21>{{cita|Harpo Speaks! 2017|p. 21}}.</ref>. [[Al Shean]] (Adolph Schoenberg), fratello di Minnie, divenne molto popolare nel vaudeville negli anni del primo Novecento, con il duo comico Gallagher & Shean<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 36}}.</ref>. Secondo quanto raccontò Groucho nella propria autobiografia ''Groucho ed io'', quando suo zio si recava in visita presso la sua famiglia, era solito gettare monetine ai bimbi abbandonati del quartiere, così che quando bussava alla porta era circondato da bambini come fossero fan adoranti<ref name=G45>{{cita|Groucho e io 1997|p. 45}}.</ref>. Shean avrebbe collaborato in seguito alla stesura di alcuni sketch che i Marx rappresentarono durante il loro lungo apprendistato nel vaudeville<ref name=W32/>.
Al contrario dei due fratelli maggiori che, per contribuire al magro bilancio familiare, iniziarono presto a lavorare con impieghi quasi sempre precari, Groucho amava la lettura, in particolare i racconti di [[Horatio Alger]]<ref>{{cita web|
=== Il debutto ===
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Al 1912 risale l'episodio che rivelò le sue potenzialità comiche e la sua capacità di improvvisare, durante un'esibizione a [[Nacogdoches]], un piccolo centro agricolo texano<ref name=C176-179>{{cita|Cinema 1981|pp. 176-179}}.</ref>. Mentre i Marx stavano eseguendo il loro numero musicale all'Opera House, all'esterno ci fu l'improvvisa fuga di un mulo che costrinse gli spettatori, tutti contadini del luogo, ad abbandonare la platea e a lanciarsi al suo inseguimento<ref name=W27/>. Al ritorno del pubblico in sala, i fratelli, visibilmente contrariati, iniziarono a parodiare il loro stesso spettacolo, improvvisando una serie di battute sarcastiche indirizzate alla cittadina e ai suoi abitanti (come «Nacogdoches is full of roaches» e «The jackass is the finest flower of Tex-ass»)<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 30}}.</ref>. La divertita reazione degli astanti li rese consapevoli che la strada definitiva da percorrere era quella della commedia, piuttosto che quella delle esibizioni canore<ref name=C176-179/>.
Nello stesso anno, iniziarono le rappresentazioni di ''Mr. Green's Reception'', il seguito ideale di ''Fun in Hi Skule'', nel quale debuttò anche Chico, cui seguì ''Home Again'' (1914)<ref>{{cita web|
=== Successi, insuccessi e tournée ===
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Nel 1915, dopo aver recitato come comici di giro in almeno trecento città diverse, i fratelli vennero ingaggiati dall'impresario del vaudeville E.F. Albee II e debuttarono a New York nei celebri teatri Royal e Palace. Apprezzati da pubblico e critica per il loro stile comico ormai affinato, iniziarono un altro lungo periodo di tournée teatrali<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 34-36}}.</ref>. Il 28 settembre 1918, presentarono a [[Grand Rapids (Michigan)|Grand Rapids]] ([[Michigan]]) lo spettacolo ''The Street Cinderella'', che si rivelò uno dei pochi insuccessi nella loro carriera: la coincidenza con il propagarsi, proprio in quel periodo, dell'[[Influenza spagnola]], una delle più gravi epidemie della Storia, contribuì di fatto a far chiudere i battenti allo spettacolo dopo poche rappresentazioni, come conseguenza delle procedure restrittive per i luoghi pubblici, a tutela della salute collettiva<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 47-48}}.</ref>.
Il successivo spettacolo ''On the Mezzanine Floor'', la cui prima ebbe luogo nel febbraio del 1921, riportò al successo i Marx, che l'anno seguente partirono per una breve tournée in [[Inghilterra]]<ref>{{cita libro|
=== Il trionfo a Broadway ===
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Dopo il rientro negli Stati Uniti, i Marx ruppero il sodalizio con l'impresario Albee II e attraversarono un breve periodo di difficoltà in cui non trovarono più ingaggi, a causa dello strapotere del sindacato United Booking Office, che controllava praticamente tutto il giro del vaudeville<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 36-37}}.</ref>.
Tuttavia, grazie al finanziamento da parte di Herman Broody, un industriale della [[Pennsylvania]] che possedeva un [[teatro (architettura)|teatro]] a [[Filadelfia]], si misero in proprio e andarono in scena con uno spettacolo in economia, intitolato provvisoriamente ''The Thrill Girl'' (e poi ribattezzato ''[[I'll Say She Is]]''), realizzato con scenari e arredi provenienti da parecchi fallimenti teatrali<ref name=C176-179/>. Il [[musical]] dei fratelli Johnstone (Will B., autore dei testi e il libretto, e Tom, compositore della musica) era un amalgama dei loro vecchi numeri familiari, e fu portato in tournée negli Stati Uniti per oltre un anno e mezzo, prima di debuttare al Casino Theatre di [[Broadway]] il 19 maggio 1924<ref>{{cita libro|
La rappresentazione successiva fu ''[[The Cocoanuts]]'', su musica di [[Irving Berlin]] e testi del [[commediografo]] [[George S. Kaufman]], che andò in scena l'8 dicembre 1925. Le repliche a Broadway durarono dodici mesi, cui seguirono due anni di tournée negli Stati Uniti<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 39}}.</ref>. A fine 1928 venne quindi realizzato ''[[Animal Crackers (musical)|Animal Crackers]]'' (scritto sempre da Kaufman e musicato da Bert Kalmar e [[Harry Ruby]]) che consolidò ulteriormente la fama dei Marx e in particolare la spontaneità e il gusto dell'improvvisazione con cui Groucho stava ponendo le basi dei suoi futuri successi cinematografici<ref>{{cita web|
Durante le repliche di ''Animal Crackers'' scoppiò la [[crisi economica del 1929]], a causa della quale Groucho, che aveva accumulato una discreta fortuna negli anni di Broadway, subì forti perdite in [[Borsa valori|Borsa]] e iniziò a soffrire di [[insonnia]] cronica<ref name=G133>{{cita|Grouchismi 2000|p. 133}}.</ref>, disturbo che lo avrebbe tormentato per il resto della vita, ma che gli avrebbe fornito diversi spunti comici e letterari negli anni a venire<ref>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 17-155}}.</ref>.
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=== La carriera cinematografica ===
Groucho apparve per la prima volta sul grande schermo nel 1921, quando recitò con i fratelli in un [[film muto|cortometraggio muto]], girato in economia da [[Richard Smith (regista)|Richard Smith]], dal titolo ''[[Humor Risk]]'', in cui egli interpretò la parte del "cattivo"<ref>{{cita web|
==== Gli anni alla Paramount ====
[[File:1930 - Strand Theater Ad - 21 Sep MC - Allentown PA.jpg|thumb|Manifesto pubblicitario dello Strand Theatre per la commedia ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930)]]
{{vedi anche|Noci di cocco (film)|Animal Crackers (film 1930)|Horse Feathers - I fratelli Marx al college}}
Nel 1929 la [[Paramount Pictures]], alla ricerca di nuovi talenti da lanciare a [[Hollywood]], propose ai Marx un contratto per tre film, il primo dei quali fu la trasposizione di ''The Cocoanuts'', le cui riprese vennero realizzate negli studi newyorkesi di Astoria ([[Long Island]]), per permettere ai fratelli di continuare a recitare la sera in teatro nelle repliche di ''Animal Crackers''<ref>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 17-79}}.</ref>. In ''[[Noci di cocco (film)|Noci di cocco]]'' (1929), Groucho è abbigliato con i suoi ormai caratteristici accessori di scena, giacca a finanziera, sigaro sempre in mano e lussureggianti mustacchi. Il suo ruolo è quello di Mr. Hammer, il direttore di un hotel in [[Florida]], caduto in disgrazia a causa della sua totale incapacità negli affari, nascosta dietro l'elegante aspetto. Tentando di scongiurare il fallimento, Hammer prova a vendere all'asta dei lotti di terreno senza valore e a sedurre la ricca cliente Mrs. Potter, impersonata dall'attrice [[Margaret Dumont]], che qui riprese il medesimo ruolo già interpretato nella versione teatrale<ref>{{cita web|
''Noci di cocco'' ebbe un grande successo e fece dei fratelli Marx delle stelle del cinema di prima grandezza. Fu anche l'unico film dei figli che Minnie Marx riuscì a vedere, prima di morire improvvisamente di [[infarto]] il 13 settembre 1929. Sam "''Frenchie''" Marx morì quattro anni più tardi, il 10 maggio 1933<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 50}}.</ref><ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 155}}.</ref>. Groucho così si espresse ricordando i genitori: «Sam era un cuoco eccellente, mentre Minnie non sapeva far nulla senza mio padre. Solo come agente Minnie era insuperabile. Senza di lei, saremmo rimasti delle nullità. È stata la donna più importante della mia vita»<ref name=C176-179/>.
[[File:Time Magazine Cover Marx Brothers.jpg|thumb|left|Grazie a ''Horse Feathers'', il 15 agosto 1932 i fratelli Marx conquistarono la copertina del ''[[Time]]''<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 105}}.</ref>, un evento che segnava la misura dell'affermazione da loro raggiunta a livello nazionale<ref name=W73>{{cita|Wolf 1978|p. 73}}.</ref>]]
Con il successivo ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930), trasposizione cinematografica della commedia già interpretata a teatro, Groucho si produce in una delle sue più spettacolari entrate in scena sullo schermo<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 54}}.</ref>, nella parte del famoso esploratore [[africa]]no Jeffrey T. Spaulding: adagiato su una portantina sorretta da autentici indigeni africani, giunge nel lussuoso palazzo di Mrs. Rittenhouse (Margaret Dumont), abbigliato con un'improbabile tenuta da esploratore, completa di casco coloniale bianco<ref>{{cita web
{{citazione|Da quando l'ho vista, signora, ho invano cercato di stare lontano da lei, ma qualcosa in me echeggiava ininterrottamente, come un tam tam nella giungla. C'è qualcosa che vorrei chiederle, signora: mi può lavare un paio di calzini?|Dai dialoghi del film<ref>{{cita libro|
La prima di ''Animal Crackers'' ebbe luogo con grande successo a New York il 25 agosto 1930; nel febbraio successivo, i fratelli Marx partirono per la [[California]], pronti per misurarsi con Hollywood e per cercare il materiale inedito e gli sceneggiatori in grado di far fruttare il loro patrimonio comico<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 56-58}}.</ref>. Il talento di [[Herman J. Mankiewicz]], futuro co-sceneggiatore di ''[[Quarto potere]]'' (1941)<ref name=C178/>, contribuì alla realizzazione di ''[[Monkey Business - Quattro folli in alto mare]]'' (1931), che riconfermò l'abilità di Groucho per la comicità verbale e i giochi di parole<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 60}}.</ref>. Nel successivo ''[[Horse Feathers - I fratelli Marx al college]]'' (1932), una [[satira]] sul mondo accademico, interpretò il ruolo del pomposo professor Quincy Adams Wagstaff, preside dell'Huxley College, l'unica università «la cui squadra non ha mai vinto un campionato di football dal 1888»<ref>{{cita web
===== ''La guerra lampo dei fratelli Marx'' =====
{{vedi anche|La guerra lampo dei Fratelli Marx}}
[[File:Groucho Marx-Margaret Dumont in Duck Soup trailer.jpg|thumb|right|Groucho e la Dumont nel trailer del film]]
Groucho definì ''[[La guerra lampo dei Fratelli Marx|Duck Soup]]'' (1933), noto in Italia con i titoli ''La guerra lampo dei Fratelli Marx'' e ''Zuppa d'anitra''<ref>{{cita web|
La pellicola, che conteneva diverse allusioni all'ascesa di [[Adolf Hitler|Hitler]] in quegli anni, ebbe un successo modesto<ref>{{cita web|
==== Gli anni alla MGM ====
[[File:A Night at the Opera lobby card.jpg|thumb|left|Locandina di ''[[Una notte all'opera]]'' (1935)]]
{{vedi anche|Una notte all'opera|Un giorno alle corse}}
Scaduto il contratto con la Paramount
Celebre anche la sequenza nella cabina del transatlantico, destinata a diventare un pezzo da antologia per i fan dei fratelli Marx, della quale lo stesso Groucho rivendicherà il merito, sostenendo di averne ispirato le battute e le gag<ref name=W85/>. Originariamente si trattava di una sequenza a due tra lui e Margaret Dumont (nei panni della ricca Mrs. Claypool, amante dell'[[opera lirica]] e aspirante al bel mondo) ma, con il susseguirsi delle prove, le dimensioni della scena crebbero fino al pandemonio, poiché nell'angusto spazio finiscono per ammassarsi, oltre all'attore con il suo voluminoso bagaglio, anche Chico e Harpo, il giovane tenore [[Allan Jones]], due cameriere incaricate di rifare il letto, un idraulico e il suo assistente, la donna delle pulizie, una manicure, una passeggera in cerca di sua zia Minnie, tre camerieri con i vassoi per il pranzo<ref name=W85/><ref name=UHN>{{cita|Martello 2010|pp. 166-167}}.</ref>. Groucho, con la sua inarrestabile parlantina e con ironico senso dell'ospitalità, fa accomodare benevolmente tutti i visitatori, mentre Harpo - che dorme durante tutta la sequenza - viene continuamente sballottato dai difficoltosi movimenti degli altri occupanti la cabina<ref name=W85/><ref name=UHN/>.
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{{citazione|Se mi sposi non guarderò mai più un altro cavallo|dai dialoghi del film<ref name=W94-100>{{cita|Wolf 1978|pp. 94-100}}.</ref>|Marry me and I'll never look at another horse!|lingua=en}}
La pellicola ottenne il consenso del pubblico e della critica, e segnò l'ennesimo successo commerciale dei fratelli Marx<ref>{{cita libro|
==== Il declino e la separazione ====
[[File:Marxcricus.jpg|thumb|left|verticale=|Locandina originale di ''[[Tre pazzi a zonzo]]'' (1939)]]
Esaurito l'impegno con la [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]], i fratelli Marx passarono alla [[RKO Pictures|RKO]] come protagonisti di ''[[Servizio in camera]]'' (1938), adattamento di una commedia di Allen Boretz e John Murray che era andata in scena con grande successo a Broadway<ref>{{cita libro|
[[File:Go West Trailer (1940).webm|thumb|Trailer de ''[[I cowboys del deserto]]'' (1940)]]
L'anno successivo i Marx tornarono alla MGM ma non ottennero la possibilità di compiere la tradizionale tournée teatrale di prova prima di iniziare le riprese di ''[[Tre pazzi a zonzo]]'' (1939)<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 105}}.</ref>. Nei panni dell'avvocato J. Cheever Loophole, Groucho si esibisce nel suo tipico repertorio farsesco e ritrova come partner Margaret Dumont (Mrs. Dukesbury) che perseguita con romantica insistenza, ricordando una passione passata, esistita solo nella sua fantasia<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=25691|titolo=Tre pazzi a zonzo
Lo studio mise poi in produzione ''[[I cowboys del deserto]]'' (1940), in cui Groucho, Harpo e Chico si dirigono verso l'[[Stati Uniti d'America occidentali|Occidente americano]] e tentano di unire una coppia assicurando il recupero di un atto di proprietà rubato<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=6553|titolo=I cowboys del deserto|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Malgrado una serie di iniziali rinvii, il film fu ben accolto dagli spettatori, che apprezzarono scene comiche come quella di apertura, ambientata in una stazione ferroviaria, dove Chico e Harpo tentano di imbrogliare Groucho (qui nei panni di S. Quentin Quale) e quella dell'incontro con un cowboy ubriaco («Non ci siamo già incontrati a [[Montecarlo]], quella sera in cui lei si fece saltare le cervella?»)<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 107-110}}.</ref>. Le recensioni furono contrastanti, anche se complessivamente più favorevoli di quelle della pellicola precedente, ma i Marx, alla loro decima fatica cinematografica, erano ormai stanchi e disarmati di fronte all'insolubile problema di confrontarsi con un passato glorioso e con le difficoltà a immettere nuova linfa nelle loro storie<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 113}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx.svg|thumb|left|verticale|«Non mi piazzerò mai più dietro quei baffi fasulli. Ho chiuso con tutta la baracca.»
<div style="text-align:right;">—Groucho Marx<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 121}}.</ref></div>]]
Nel successivo ''[[Il bazar delle follie]]'' (1941), Martha Phelps (Margaret Dumont), proprietaria di un grande magazzino, assume il detective Wolf J. Flywheel (Groucho) per proteggere il nipote in pericolo ([[Tony Martin (attore)|Tony Martin]])<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=3103|titolo=Il bazar delle follie
==== Il ritorno sullo schermo ====
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{{citazione|E "''Warner Brothers''", allora? È vostro anche questo? Avete probabilmente il diritto di usare il nome di Warner, ma che mi dite di Brothers, Fratelli? Professionalmente parlando, noi eravamo fratelli molto prima di voi|Groucho Marx<ref name=W119>{{cita|Wolf 1978|p. 119}}.</ref>|What about "''Warner Brothers''"? Do you own that too? You probably have the right to use the name Warner, but what about the name Brothers? Professionally, we were brothers long before you were|lingua=en}}
[[File:A Night in Casablanca (1946) trailer 1.jpg|thumb|I Marx in una scena dal trailer di ''[[Una notte a Casablanca]]'' (1946)]]
Prodotto sotto l'etichetta della [[United Artists]] e ambientato in [[Marocco]], ''Una notte a Casablanca'' venne in parte co-sceneggiato da [[Frank Tashlin]], regista di [[cortometraggi]] [[film d'animazione|d'animazione]] per la [[Warner Bros.]]
==== Gli ultimi film ====
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Dopo ''Una notte a Casablanca'', i fratelli Marx si separarono nuovamente. Nel 1947, nella parte di Lionel Deveraux, un agente teatrale male in arnese, Groucho comparve in alcune gag comiche nella commedia ''[[Copacabana (film)|Copacabana]]'', accanto alla star del musical [[Carmen Miranda]]<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 122}}.</ref>, che però fu sostanzialmente un fallimento, che egli così commentò: «Ero un frutto di seconda scelta sul cappello di Carmen Miranda»<ref name=A>{{cita|Arthur Marx 2001}}.</ref>.
Due anni dopo i Marx si riunirono ancora una volta sul set di ''[[Una notte sui tetti]]'' (1949), un film voluto soprattutto da Harpo, in cui Groucho mantenne una presenza più marginale, nei panni dell'investigatore privato Sam Grunion, narratore della vicenda in cui una preziosa collana di diamanti è ambita da uno stuolo di cattivi, tra i quali [[Raymond Burr]] e la ''[[femme fatale]]'' [[Ilona Massey]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16537|titolo=Una notte sui tetti
Nel 1948, Groucho recitò per la RKO in ''[[Questi dannati quattrini]]'', nei panni di Emil J. Keck e come spalla di [[Frank Sinatra]] e [[Jane Russell]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/cast/?id=19933|titolo=Cast Questi dannati quattrini
Il solo Groucho ricoprì un piccolo ruolo, quello di George Schmidlap, nel finale della commedia ''[[La bionda esplosiva]]'' (1957), accanto a [[Jayne Mansfield]] e [[Tony Randall]]<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 324-325}}.</ref><ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 280}}.</ref>. Il suo ultimo ruolo cinematografico risale al 1968, nel film satirico di [[Otto Preminger]] ''[[Skidoo (film)|Skidoo]]'', in cui interpretò [[Dio]] ([[Geova|Jeovah]] nella versione italiana<ref>{{cita web
=== Carriera radiofonica e televisiva ===
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{{vedi anche|Flywheel, Shyster & Flywheel}}
[[File:Flywheel episode 25 (second half).ogg|thumb|left|Registrazione completa dell'ultimo episodio di ''Flywheel, Shyster & Flywheel'']]
Nell'autunno del 1932, Groucho e Chico esordirono alla [[Radio (mass media)|radio]], su una delle due reti della [[NBC]], in una serie di radiocomiche dal titolo ''Beagle, Shyster & Beagle, Attorneys at law''. Il primo episodio, rigorosamente in diretta come era costume allora, venne trasmesso la sera del 28 novembre<ref>{{cita|Barson|p. 1}}.</ref>. Poco dopo il debutto della trasmissione, arrivarono le proteste di un avvocato newyorkese di nome Beagle, il quale intentò una causa per trecentomila dollari sostenendo che il suo nome era stato calunniato e costrinse pertanto i produttori a cambiare il titolo che, a partire dal quarto episodio, fu ''Flywheel, Shyster & Flywheel''<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|pp. 6-7}}.</ref><ref>{{cita
Il tema di alcune puntate della serie era strettamente basato sugli eventi del momento, mentre in altre veniva sperimentato nuovo materiale comico o venivano ripresi vecchi numeri che avevano riscosso particolare successo nei film<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 44}}.</ref>. I due protagonisti, l'avvocato truffaldino Waldorf T. Flywheel (Groucho) e il suo inetto braccio destro di origine italiana Emmanuel Ravelli (Chico) dettero vita a sketch comici con copioni farseschi e ricchi di battute fulminanti<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|p. 6}}.</ref>.
[[File:You bet your life postcard 1953.JPG|thumb|Groucho Marx in uno scatto pubblicitario per ''You Bet Your Life'' (1953)]]
Dopo ventisei episodi, il 22 maggio 1933<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 138}}.</ref>, la serie si interruppe per le vacanze estive e non venne più ripresa<ref>{{cita|Barson|p. 315}}.</ref>. I motivi più plausibili furono l'orario infelice di messa in onda, che non raccoglieva un numero di ascoltatori sufficiente a giustificare i duemila dollari di stipendio dei Marx<ref>{{cita|Barson|p.
==== Altre esibizioni radiofoniche ====
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==== ''You Bet Your Life'' e altri progetti televisivi ====
{{vedi anche|You Bet Your Life}}
{{citazione|I get credit all the time for things I never said. You know that line in ''You Bet Your Life''? The guy says he has seventeen kids and I say, "I smoke a cigar, but I take it out of my mouth occasionally"? I never said that.|Groucho Marx durante un'intervista condotta da [[Roger Ebert]] nel 1972 per ''[[Esquire (periodico)|Esquire]]''<ref>{{cita
[[File:Groucho and Melinda Marx 1953.JPG|thumb|left|Groucho, con la figlia Melinda, nello studio di registrazione di ''You Bet Your Life'' (1953)]]
Il giovane [[produttore radiofonico]] [[John Guedel]], dopo aver assistito allo sketch con [[Bob Hope]], ideò il progetto di ''[[You Bet Your Life]]'' (letteralmente, in italiano, "Ci scommetti la vita?"), un [[game show|quiz show]] che propose a Groucho pensando di rilanciarne la carriera, facendo uso delle sue doti migliori di improvvisatore e intrattenitore<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 219}}.</ref>.
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Nell'aprile del 1949 il programma vinse il [[Peabody Award]] per il miglior show comico radiofonico<ref name=G297>{{cita|Grouchismi 2000|p. 297}}.</ref>, mentre Groucho fu fotografato per la copertina del ''[[Time]]'' per la seconda volta nella sua carriera e, il 23 gennaio 1951, fu premiato con l'[[Emmy Award]] quale miglior personaggio televisivo dell'anno. ''You Bet Your Life'' andò in onda per tutti gli anni cinquanta, trasmettendo l'ultima puntata il 21 settembre 1961<ref name=G298>{{cita|Grouchismi 2000|p. 298}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx Koko the Mikado Bell Telephone Hour 1960.JPG|thumb|verticale=1.2|Groucho come Ko Ko ne ''[[Il Mikado]]'' (1960)]]
Nel 1959 i fratelli Marx apparvero nella loro ultima produzione collettiva: ''[[The Incredible Jewel Robbery]]'', episodio della serie antologica ''[[General Electric Theater]]'' della [[CBS]], andato in onda l'8 marzo. Poiché sotto contratto ancora la NBC per ''You Bet Your Life'', il nome di Groucho non comparve nei crediti e l'emittente pubblicizzò la sua presenza limitandosi a dichiarare<ref>{{cita web|
Tra gli altri suoi lavori televisivi, ci fu l'adattamento dell'operetta ''[[Il Mikado]]'' (1960), nel ruolo di Ko Ko, personaggio creato da [[Gilbert e Sullivan]], il duo di compositori di opere comiche di cui Groucho fu sempre un fervente ammiratore<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 6}}.</ref> e dei quali amava suonare i pezzi alla chitarra durante il suo tempo libero<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 119}}.</ref>.
L'ultimo suo impegno in assoluto fu in un breve sketch con [[George Burns]] nello speciale di [[Bob Hope]] ''Joys'' (parodia del film di Steven Spielberg ''[[Lo squalo (film)|Jaws]]''), andato in onda nel marzo 1976<ref>{{cita web|
=== Carriera letteraria ===
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Nella primavera del 1925 iniziò a pubblicare con regolarità i suoi contributi umoristici sulla neonata rivista ''[[The New Yorker]]'', sul ''St. Louis Post Dispatch'' e su ''College Humor'', continuando però a rifiutare tutte le offerte rivoltegli allo scopo di tenere una sua rubrica fissa; malgrado questa decisione, i suoi scritti apparvero con crescente frequenza e regolarità sulle riviste, caratterizzati da uno stile letterario ormai consolidato e frutto della felice combinazione tra il suo personaggio sul palcoscenico e l'influenza stilistica dei suoi scrittori umoristici preferiti<ref name=12-18/>. All'inizio del 1930, cominciò a collaborare con [[Arthur Sheekman]], umorista ed ex cronista del ''Chicago Times'', inaugurando un'amicizia e un sodalizio artistico che sarebbero durati per decenni, con reciproco sostegno nella revisione e pubblicazione dei rispettivi libri e articoli, e con l'intervento del giornalista in qualità di sceneggiatore e di autore dei testi in svariate produzioni dei fratelli Marx<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 123}}.</ref>.
Tra le altre collaborazioni artistiche, va ricordata quella con lo sceneggiatore [[Norman Krasna]], con cui, nel 1937, fu l'autore della sceneggiatura della commedia musicale ''[[Il re e la ballerina]]'', diretta da [[Mervyn LeRoy]] e interpretata dall'attore di origine belga [[Fernand Gravey]]<ref>{{cita web|
==== I libri ====
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Nel 1964, un funzionario della [[Library of Congress]], la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, interpellò Groucho dopo essere venuto a conoscenza della corrispondenza da lui intrattenuta per diversi anni con il poeta e drammaturgo inglese [[Thomas Stearns Eliot]]<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 80}}.</ref>. Alla richiesta di depositare presso la prestigiosa istituzione i suoi carteggi epistolari dei decenni precedenti, Groucho si sentì onorato e accettò con entusiasmo. Tenuto conto che si era sempre considerato «uno scrittore part-time e ai margini» e che non aveva mai completato la propria istruzione scolastica, la richiesta della Library of Congress costituì per lui un particolare motivo di orgoglio e una delle maggiori soddisfazioni raccolte nella sua lunga carriera, sia in campo letterario che nel mondo dello spettacolo<ref name=G50-51>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 50-51}}.</ref>.
La pubblicità creatasi intorno all'evento riaccese l'interesse per i suoi scritti e portò alla pubblicazione, nel febbraio del 1967, de ''[[Le lettere di Groucho Marx]]'', a cura della casa editrice [[Simon & Schuster]]<ref name=G299>{{cita|Grouchismi 2000|p. 299}}.</ref><ref>{{cita libro|Stefan|Kanfer|The essential Groucho: writings by, for and about Groucho Marx|2008|Penguin|url=https://books.google.it/books?id=vbwDbGo5VN0C&pg=PT111&lpg=PT111&dq=%22The+Groucho+Letters%22+1967+%22library+of+congress%22&source=bl&ots=ldLi8ILlXJ&sig=w4UBGAyecsLlr8I4eWRQHP8FOpU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjM6MeAlfPRAhUGPxQKHczyCiEQ6AEINTAD#v=onepage&q=%22The%20Groucho%20Letters%22%201967%20%22library%20of%20congress%22&f=false
L'organizzazione dell'opera non segue un ordine cronologico nella successione delle lettere, ma una divisione per argomenti che all'uscita suscitò qualche critica<ref name=G50-51/>. La raccolta presenta, tra le altre, alcune lettere indirizzate al figlio Arthur, ai fratelli Harpo e Gummo, e ad altri componenti della famiglia Marx, e la corrispondenza scambiata con l'ufficio legale della Warner Bros. all'epoca del film ''Una notte a Casablanca''<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 80-84}}.</ref>. Non mancano i duetti epistolari con altre personalità del mondo dello spettacolo, come gli attori [[Peter Lorre]], [[Jerry Lewis]] e [[Fred Allen]]<ref name=M276/> e gli scrittori e sceneggiatori Arthur Sheekman<ref>{{cita|Martello 2010|p. 274}}.</ref> e [[Goodman Ace]]<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 98}}.</ref>. Celebre è il carteggio intercorso con T.S. Eliot tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, da cui emerge l'intesa umana e intellettuale instauratasi tra i due corrispondenti<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 85-93}}.</ref>.
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==== Erin Fleming e gli ultimi anni ====
Nel 1970 le sue condizioni di salute peggiorarono, a seguito di prolungati disturbi alle [[adenoidi]], per cui dovette essere sottoposto a un intervento chirurgico che ebbe comunque buon esito<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 325}}.</ref>. Nel 1971 fu colpito da un [[ictus]] che rallentò le sue articolazioni vocali e compromise lievemente la sua attività cerebrale. Nell'agosto dello stesso anno, durante una cena in casa di amici, conobbe la ventinovenne [[Erin Fleming]], un'aspirante attrice di origine canadese, e dopo pochi giorni l'assunse come segretaria<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 342-345}}.</ref>. Ella esercitò subito una notevole influenza sull'anziano attore, diventandone la manager e spingendolo a riprendere l'attività artistica, malgrado i suoi malanni<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 351-352}}.</ref>. In quel periodo Groucho fece frequenti apparizioni, spesso a fianco di lei, nei talk show televisivi condotti da [[Dick Cavett]], [[Johnny Carson]] e [[Merv Griffin]], e nella [[situation comedy]] ''[[The Bill Cosby Show]]''<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 362}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx and Alice Cooper at Rancho Mission Viejo, 1974 (25770467042).jpg|thumb|verticale=1.1|Groucho Marx con [[Alice Cooper]] al Rancho Mission Viejo (1974). I due avevano stretto una profonda amicizia dopo essersi conosciuti ad una festa di compleanno di [[Frank Sinatra]], in cui avevano cantato in duetto<ref>{{cita web|
Nel maggio del 1972, comparve in un [[recital]] alla [[Carnegie Hall]] di New York, riscuotendo un enorme successo e ottime recensioni da parte dei critici<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 356}}.</ref>. Pochi giorni più tardi si recò a [[Cannes]], dove fu la star del [[Festival del cinema di Cannes|Festival del Cinema]], ritrovando in parte la sua sarcastica verve sul palco e nelle interviste, e dove venne insignito della [[Ordine delle arti e delle lettere|commenda delle arti e delle lettere]]<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 357}}.</ref>. Tra il 1973 e il 1974 la sua salute si deteriorò ulteriormente<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 366-371}}.</ref>, ma la sua popolarità ebbe un nuovo impulso grazie alla riproposta televisiva di una serie di vecchie puntate del quiz ''You Bet Your Life'', raggruppate come ''The Best of Groucho''<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 133}}.</ref>. Nello stesso tempo la [[Universal Studios]], dopo vent'anni di oblio e di controversie legali, mise nuovamente in circolazione il film ''Animal Crackers'', che fu apprezzato anche dalle giovani generazioni di spettatori<ref>{{cita libro|
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{{citazione|Grazie. Voglio ringraziare coloro che hanno votato per me per ottenere questo premio. Vorrei che Harpo e Chico potessero essere qui per condividerlo con me, questo grande onore. Vorrei anche che Margaret Dumont potesse essere qui. È stata una donna fantastica per me, anche se non ha mai capito nessuno dei miei scherzi. Diceva "Julie, di cosa stanno ridendo?" Ma soprattutto voglio ringraziare mia madre, perché senza di lei non saremmo mai stati niente. E, infine, vorrei ringraziare Erin Fleming che ha reso la mia vita degna di essere vissuta e che capisce tutte le mie battute.|Il discorso integrale di Groucho Marx all'assegnazione del suo Oscar onorario.<ref name=Oscar/>|Thank you. I want to thank those who voted for me to get this award. I wish that Harpo and Chico could be here to share it with me, this great honor. I wish Margaret Dumont could be here, too. She was a great straight woman for me, even though she never understood any of my jokes. She used to say, "Julie, what are they laughing at?" But most of all I want to thank my mother, because without her we never would have been anything. And last of all I'd like to thank Erin Fleming who makes my life worth living and who understands all my jokes.|lingua=en}}
Nei due anni successivi l'influenza di Erin Fleming contribuì al progressivo allontanamento di Groucho dai suoi familiari, in particolar modo dal figlio Arthur, secondo il quale la donna assunse il pieno controllo del ménage quotidiano e degli affari del padre in qualità di sua segretaria, manager e compagna di vita, nonché l'arbitraria sorveglianza sulla sua salute sempre più precaria, isolandolo da vecchi amici e conoscenti, e giungendo a tentare di farsi adottare da lui come figlia<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 382-383}}.</ref>. Le tensioni sfociarono in una lunga battaglia legale in cui la Fleming e Arthur, che si era riavvicinato affettivamente al padre all'inizio del 1977, si contesero il ruolo di tutore permanente dell'anziano attore, la cui avanzata [[senilità]] non gli consentiva più alcun tipo di gestione della propria vita. L'iter giudiziario portò alla nomina del vecchio amico e collaboratore Nat Perrin quale tutore temporaneo, e successivamente di Andy Marx, figlio di Arthur, nel luglio 1977<ref name=A422>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 400-422}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx Grave.JPG|thumb|left|La tomba di Groucho]]
La salute di Groucho nel frattempo continuò a declinare, tanto che quando suo fratello minore [[Gummo Marx|Gummo]] morì all'età di 83 anni il 21 aprile 1977, egli non ne fu informato per il timore che le sue condizioni si aggravassero<ref>{{cita
=== La morte ===
Il 22 giugno 1977, Groucho fu ricoverato per una [[polmonite]] all'ospedale Cedar Sinai di Los Angeles, dove trascorse gli ultimi giorni in stato di semi-incoscienza e morì il pomeriggio del 19 agosto 1977, all'età di 86 anni, assistito da Arthur, dalla nuora Lois e dal nipote Andy<ref name=A422/>. La notizia della sua scomparsa però passò in secondo piano in quanto la prematura dipartita di [[Elvis Presley]], avvenuta solo tre giorni prima, aveva monopolizzato l'attenzione della stampa americana e mondiale<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 108}}.</ref>. Arthur Marx raccontò «che non voleva avere un [[funerale]]. Li considerava una barbarie. Me lo aveva detto moltissime volte. Voleva soltanto essere [[cremazione|cremato]] e non gli interessava di cosa ne sarebbe stato delle sue ceneri. Non credeva in una vita dopo la morte, ma una volta, scherzando, mi aveva detto che, se ce ne fosse stata una, lui avrebbe voluto trovarsi accanto ad [[Abraham Lincoln|Abramo Lincoln]], [[William Shakespeare]] e [[George S. Kaufman]]»<ref name=A422/>. Le sue ceneri riposano all'Eden Memorial Park Cemetery di Los Angeles, sotto una semplice lapide che reca il suo nome, l'anno di nascita e di morte, e la [[stella di David]]<ref>{{cita libro|
== La comicità di Groucho ==
[[File:Hollywood steps out (36).png|thumb|right|Le caricature di Groucho Marx e [[Clark Gable]] nel cortometraggio d'animazione ''[[Una serata a Hollywood]]'' (1941) di [[Tex Avery]]]]
{{citazione|Mi rifiuto di appartenere ad un club che mi accetta fra i suoi membri.|Groucho Marx<ref name=A/>|I refuse to belong to any club that would have me as a member.|lingua=en}}
[[File:George S. Kaufman.jpg|thumb|verticale=0.7|left|«Groucho Marx è l'unico attore a cui abbia mai concesso di andare ''ad libitum'' in uno spettacolo che ho scritto. Questo perché non riuscivo a fermarlo.»<br
Il ricorso al [[nonsense]], alle storpiature linguistiche e al [[non sequitur (logica)|non sequitur]] ha caratterizzato la comicità verbale di Groucho Marx, basata sulla grande capacità di improvvisazione, sull'uso funambolico della parola e delle sue infinite possibilità di applicazione. La sua torrenziale conversazione in scena, sempre interrotta ma mai veramente troncata dagli impotenti interlocutori, è una forza distruttrice che si fa beffe delle convenzioni sociali e della morale, concetti riservati ai mediocri e agli ottusi<ref name=CV12-13>{{cita|Carabba/Vannini 1979|pp. 12-13}}.</ref>.
Il fine supremo della sua comicità, così come quella dei suoi fratelli, è la catastrofe: pur rivestendo quasi sempre cariche ufficiali nei suoi ruoli, Groucho si rivela infatti subito votato a prendere il comando delle situazioni e a rovesciare ironicamente il sistema<ref name=CV12-13/>. Durante la sua lunga carriera teatrale e cinematografica, interpretò una lunga serie di personaggi con mestieri onorevoli e gratificanti, ma sempre al limite della legalità e della moralità: il direttore d'albergo fallito, l'esploratore millantatore, il dissoluto rettore di università, l'uomo politico corrotto, l'avvocato imbroglione, il finto medico opportunista, l'impresario teatrale maneggione, il detective amorale, ruoli caratterizzati sempre da un unico denominatore comune, l'incontenibile sfrontatezza nei confronti della società, rappresentata dai malcapitati che restano vittime delle sue irriverenti mascalzonate, e dalle partner femminili, che egli corteggia con romantica insistenza per poi disorientarle con la sua impudenza<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 116-117}}.</ref><ref name=
Sul palco e sullo schermo, sbeffeggia sfrontatamente la professione medica, legale, militare, l'[[establishment]] cinematografico, l'alta società, praticamente tutti i bastioni del potere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. X}}.</ref>, mentre la sua maschera buffa (baffoni, figura smontabile e sigaro da masticare)<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 13}}.</ref> e la sua capacità di improvvisare le battute dei dialoghi ricalcano i canoni della [[commedia dell'arte]]<ref name="Carabba1617" />.▼
{{citazione|Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa|Battuta attribuita a Groucho Marx<ref>{{cita web|url=https://quoteinvestigator.com/2012/07/02/wonderful-party-not/|titolo=I’ve Had a Perfectly Wonderful Evening, But This Wasn’t It|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|sito=Quote Investigator}}</ref>|I've had a perfectly wonderful evening. But this wasn't it.|lingua=en}}▼
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▲Sul palco e sullo schermo, sbeffeggia sfrontatamente la professione medica, legale, militare, l'[[establishment]] cinematografico, l'alta società, praticamente tutti i bastioni del potere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. X}}.</ref>, mentre la sua maschera buffa (baffoni, figura smontabile e sigaro da masticare)<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 13}}.</ref> e la sua capacità di improvvisare le battute dei dialoghi ricalcano i canoni della [[commedia dell'arte]]<ref name=
▲{{citazione|Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa|Battuta attribuita a Groucho Marx<ref>{{cita web|
== Influenza culturale ==
=== Nel cinema e nel teatro ===
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La sua comicità surreale ed effervescente è stata inoltre fonte d'ispirazione per numerosi comici successivi di matrice ebraica, da [[Woody Allen]] a [[Mel Brooks]]<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 97}}.</ref>, mentre la maschera comica da lui creata (occhiali dalla montatura tonda, sopracciglia folte, baffoni dipinti e sigaro) è diventata un popolare [[personaggio tipo|stereotipo]], ripreso in parecchie produzioni, vignette e caricature. Citazione emblematica, ad esempio, è la carota che [[Bugs Bunny]] ha costantemente tra i denti<ref>{{cita|Martello 2010|p. 314}}.</ref>.
Molti sono gli omaggi di Allen alla comicità marxiana: ad esempio nel film ''[[Prendi i soldi e scappa]]'' (1969), strutturato con la tecnica del [[falso documentario]], i genitori del protagonista Virgil Starkwell, mentre rispondono alle domande di un cronista, indossano maschere con le fattezze di Groucho<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 54}}.</ref>; in ''[[Manhattan (film)|Manhattan]]'' (1979), Isaac Davis cita Groucho Marx tra le cose per cui vale la pena di vivere<ref>{{cita libro|
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Dal 1986 l'attore teatrale statunitense Frank Ferrante si esibì come Groucho Marx sul palcoscenico, presentando periodicamente in tournée negli Stati Uniti e in Canada, sotto i diritti concessi dalla famiglia Marx, uno spettacolo intitolato ''An Evening with Groucho'', con il sostegno di interpreti secondari e del pianista Jim Furmston come accompagnatore musicale. Alla fine degli anni ottanta recitò inoltre nello spettacolo [[off-Broadway]] ''Groucho: A Life in Revue'', scritto da Arthur Marx (in cui vestiva i panni del comico dai 15 agli 85 anni) e successivamente registrato per la [[PBS (azienda)|PBS]] nel 2001<ref>{{cita web
[[File:VlasicPickles.JPG|thumb|Una campagna pubblicitaria di lunga data per l'azienda di sottaceti statunitense Vlasic Pickles presenta la cicogna del logo che imita le movenze e la voce di Groucho<ref>
In [[Italia]], dal 1986 il personaggio di [[Groucho (personaggio)|Groucho]] è stato inserito da [[Tiziano Sclavi]] come fedele assistente di [[Dylan Dog]], ''l'indagatore dell'incubo'' protagonista del [[fumetto]] di successo della editrice [[Bonelli editore|Bonelli]]<ref>{{cita web|url=http://www.mydylandog.it/index.asp?p=190&m=4&tipo=groucho|titolo=Groucho|accesso=31 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100513041814/http://www.mydylandog.it/index.asp?p=190&m=4&tipo=groucho}}</ref>. Il personaggio tuttavia non compare nella [[Dylan Dog - Il film|versione cinematografica del fumetto]], realizzata nel 2009 negli Stati Uniti, in quanto gli eredi di Groucho Marx non hanno concesso l'uso del nome e delle sembianze per il personaggio<ref>{{cita news|[[Stefano Feltri]]|https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/dylan-dog-un-incubo-di-cartapesta/99363/|Dylan Dog: un incubo di cartapesta|[[Il Fatto Quotidiano]]|23 marzo 2011|31 gennaio 2019}}</ref>.
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=== Nella musica ===
[[File:Marx-Lennon Abkhazia stamp.jpg|thumb|left|Marx e Lennon su un francobollo dell'[[Abcasia]] del 1994]]
Il gruppo di [[Umorismo surreale|comici surreali]] statunitense The Firesign Theatre inserì nella copertina del loro secondo album ''How Can You Be in Two Places at Once When You're Not Anywhere at All?'' (1969) due fotografie di Groucho Marx e [[John Lennon]] incorniciate da finte lettere in cirillico che compongono la scritta "ДLL НДІL МДЯЖ LЄИИФИ"<ref>
Il cantautore britannico [[Elton John]] incontrò Groucho nei primi anni settanta, evento del quale è testimone una foto che ritrae Marx puntare sia il dito indice che il pollice verso il cantante a mo' di revolver. Questi trovò la sua reazione spontanea di alzare le mani e rispondere «Non spararmi! Sono solo il pianista!» così divertente che la riutilizzò come [[Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player|titolo del suo album del 1973]]. Nella cover è inoltre visibile la locandina del film ''[[I cowboys del deserto]]''<ref>
Il complesso [[glam-rock]] inglese [[Queen (gruppo musicale)|Queen]] intitolò due suoi album in onore di Groucho: ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975) e ''[[A Day at the Races]]'' (1976), presi direttamente dai rispettivi lungometraggi dei fratelli Marx diretti da [[Sam Wood]]. Nel marzo 1977, Groucho invitò i Queen a fargli visita nella sua casa di [[Los Angeles]]; in quell'occasione [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]] e [[Roger Meddows-Taylor]] eseguirono la loro canzone ''<nowiki>'</nowiki>39'' (da ''A Night at the Opera'') [[a cappella]]<ref>{{cita libro|titolo=Queen: The Ultimate Illustrated History of the Crown Kings of Rock|pagina=96|lingua=en|editore= Voyageur Press|anno=2009}}</ref>.▼
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▲Il complesso [[glam-rock]] inglese [[Queen (gruppo musicale)|Queen]] intitolò due suoi album in onore di Groucho: ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975) e ''[[A Day at the Races]]'' (1976), presi direttamente dai rispettivi lungometraggi dei fratelli Marx diretti da [[Sam Wood]]. Nel marzo 1977, Groucho invitò i Queen a fargli visita nella sua casa di [[Los Angeles]]; in quell'occasione [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]] e [[Roger Meddows-Taylor]] eseguirono la loro canzone ''<nowiki>'</nowiki>39'' (da ''A Night at the Opera'') [[a cappella]]<ref>{{cita libro|
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere
|collegamento_onorificenza=Ordine delle arti e delle lettere
|data=1974<ref>{{cita|Martello 2010}}.</ref><ref>{{cita libro|
|motivazione=
}}
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;Da solo
* ''Hollywood on Parade No. 11'', regia di Louis Lewyn (1933)<ref group=N>Cortometraggio. Con [[Harpo Marx|Harpo]].</ref>
* ''Screen Snapshots Series 16, No. 3'', regia di Ralph Staub (1936)<ref group=N name=
* ''Yours for the Asking'', regia di [[Alexander Hall]] (1936)<ref group=N name=
* ''Sunday Night at the Trocadero'', regia di [[George Sidney]] (1937)<ref group=N name=
* ''[[Copacabana (film)|Copacabana]]'', regia di [[Alfred E. Green]] (1947)
* ''[[Assedio d'amore]]'' (''Mr. Music''), regia di [[Richard Haydn]] (1950)<ref group=N name=
* ''[[Questi dannati quattrini]]'' (''Double Dynamite''), regia di [[Irving Cummings]] (1951)
* ''[[Una ragazza in ogni porto]]'' (''A Girl in Every Port''), regia di [[Chester Erskine]] (1952)
* ''Screen Snapshots: Playtime in Hollywood'', regia di Ralph Staub (1956)<ref group=N name=
* ''[[L'inferno ci accusa]]'' (''The Story of Mankind''), regia di [[Irwin Allen]] (1957)<ref group=N name=
* ''[[La bionda esplosiva]]'' (''Will Success Spoil Rock Hunter?''), regia di [[Frank Tashlin]] (1957)
* ''[[Skidoo (film)|Skidoo]]'', regia di [[Otto Preminger]] (1968)
Line 325 ⟶ 322:
* ''[[General Electric Theater]]'' - Serie TV, [[Episodi di General Electric Theater (decima stagione)#The Hold-Out|10x16]] (1962)
* ''[[Polvere di stelle (serie televisiva)|Polvere di stelle]]'' (''Bob Hope Presents the Chrysler Theatre'') - Serie TV, [[Episodi di Polvere di stelle (prima stagione)#Time For Elizabeth|1x16]] (1962)
* ''[[Strega per amore]]'' (''I Dream of Jeannie'') - Serie TV, [[Episodi di Strega per amore (seconda stagione)#La più grande invenzione del mondo|2x17]] (1967)<ref>{{cita web|
* ''[[Giulia (serie televisiva)|Giulia]]'' (''Julia'') - Serie TV, 1x11 (1968)
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== Opere ==
* {{cita libro|
* {{cita libro|
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* {{cita libro|
== Doppiatori italiani ==
La comicità di Groucho Marx, basata sulla veloce parlantina e sul ricorso serrato ai giochi di parole e agli equivoci grammaticali, ha sempre presentato difficoltà di traduzione al momento del doppiaggio<ref name=W137>{{cita|Wolf 1978|p. 137}}.</ref>.
* [[Stefano Sibaldi]] in ''Una notte all'opera'', ''Un giorno alle corse''<ref name=doppiaggio>{{cita libro|
* [[Giorgio Lopez]] in ''Noci di cocco'', ''Animal Crackers - Matti da legare'', ''Monkey Business - Quattro folli in alto mare'', ''Un giorno alle corse'' (ridoppiaggio del 1990)<ref name=doppiaggio/>, ''Servizio in camera'', ''Tre pazzi a zonzo'' (ridoppiaggio del 1990), ''I cowboys del deserto'' (ridoppiaggio del 1990), ''Una ragazza in ogni porto''<ref>{{cita web|
* [[Carlo Romano]] in ''Assedio d'amore'', ''Questi dannati quattrini''<ref>{{cita web|
* [[Luigi Pavese]] ne ''La bionda esplosiva'', ''L'inferno ci accusa''<ref>{{cita web|
* [[Oreste Lionello]] ne ''La guerra lampo dei fratelli Marx''<ref name=doppiaggio/>, ''Una notte a Casablanca'' (primo ridoppiaggio del 1970)<ref>{{cita web|
* [[Elio Pandolfi]] in ''Horse feathers'', ''Una notte all'opera'' (ridoppiaggio del 1990)<ref>{{cita web|
* [[Gerolamo Alchieri]] ne ''Il bazar delle follie'' (ridoppiaggio televisivo<ref>{{cita web|
== Riconoscimenti ==
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== Bibliografia ==
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=== Bibliografia di approfondimento ===
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* {{cita libro|Irving|Brecher|The Wicked Wit of the West: The Last Great Golden Age Screenwriter Shares the Hilarity and Heartaches of Working With Groucho, Garland, Gleason, Burns, Berle, Benny, and many more|
▲The Last Great Golden Age Screenwriter Shares the Hilarity and Heartaches of Working With Groucho, Garland, Gleason, Burns, Berle, Benny, and many more|editore=Ben Yehuda Press|annooriginale=2009|lingua=en}}
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== Collegamenti esterni ==
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▲* {{cita web|url=http://www.marx-brothers.org/|titolo=Sito sui Fratelli Marx|accesso=10 marzo 2010}}
▲* {{cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/groucho-marx/180028|titolo=Scheda su Groucho|editore=''Trovacinema''|accesso=10 marzo 2010}}
{{Fratelli Marx}}
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