Groucho Marx: differenze tra le versioni

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|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|onorario|1974|x}}
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Terzo dei cinque [[fratelli Marx]], Groucho esordì nel mondo dello spettacolo nel primo decennio del Novecento, affrontando una lunga gavetta nel [[vaudeville]] che lo portò a recitare con i fratelli nei teatri di varietà di tutti gli [[Stati Uniti]]. Fu durante questo lungo tirocinio negli anni dieci e venti che egli poté affinare la comicità che lo ha reso celebre nel mondo, basata sulla veloce parlantina, sulla battuta fulminea e sul ricorso ai giochi di parole, con scanzonata irriverenza nei confronti dell'ordine costituito e con un malcelato disprezzo per le convenzioni sociali<ref>{{cita giornalenews|periodico=[[BillboardWoody Magazine]]Allen|data=4 maggio 1974|pagina=35|titolo=Groucho Marx was the best comedian this country ever produced|[[Billboard]]|4 maggio Woody Allen1974|lingua|en|p=en35}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Gary |Giddins|lingua=en|titolo=The New York Times Book Reviews 2000, volume 1|editore=2001|Fitzroy Dearborn Publishers|anno|lingua=2001 en|isbn =1-57958-058-0}}</ref>.
 
Il suo senso dell'[[umorismo]] corrucciato e sarcastico, sintetizzato nel suo soprannome d'arte "Groucho" (letteralmente, in [[Lingua italiana|italiano]], "brontolone" o "musone"), si coniugò sulle scene con un'eccentrica maschera comica dai tratti divenuti inconfondibili, quali i vistosi baffi e sopracciglia dipinti, lo sguardo ammiccante, il sigaro perennemente tra i denti o fra le dita e la frenetica andatura. Si affermò sulle scene teatrali nel 1924 con la commedia musicale ''[[I'll Say She Is]]'', cui seguì&nbsp;– l'anno successivo – ''[[The Cocoanuts]]'', che venne rappresentato a [[Broadway]] per un anno e poi riproposto in una lunga [[tournée]] tra il 1927 e il 1928<ref name="bio">{{cita web|url=http://www.groucho-marx.com/bio.html|titolo=Groucho Marx Biography|accesso=5 febbraio 2020|sito=Groucho-marx.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119074319/http://internetserviceteam.com/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il suo esordio sul grande schermo risale al 1929 con ''[[Noci di cocco (film)|Noci di cocco]]'', trasposizione cinematografica del precedente successo ''The Cocoanuts'', cui fece seguito ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930), tratto anch'esso da uno spettacolo di Broadway dei Marx. Dopo il dissacrante ''[[La guerra lampo dei Fratelli Marx|La guerra lampo dei fratelli Marx]]'' (1933), passò dalla [[Paramount]] alla [[Metro-Goldwyn-Mayer]], recitando con i fratelli Chico e Harpo in due dei suoi più celebri film, ''[[Una notte all'opera]]'' (1935) e ''[[Un giorno alle corse]]'' (1937). Con il declino del trio all'inizio degli [[Anni 1940|anni quaranta]], proseguì l'attività cinematografica con sporadiche apparizioni in commedie brillanti, intraprendendo invece dal 1947 una fortunata carriera come conduttore radiofonico dello show a [[quiz]] ''[[You Bet Your Life]]'', adattato in seguito per la televisione e andato in onda con vasto consenso fino al 1961<ref name="bio"/>.
 
Il suo graffiante [[humour]] è noto al pubblico anche grazie alla sua attività di scrittore, di cui va ricordata la raccolta epistolare ''[[Le lettere di Groucho Marx]]'' (1967). A coronamento della sua longevità artistica, nel 1974 fu premiato con un [[Oscar onorario]]<ref name=Oscar/>. Purtuttavia il 25 giugno 2019 il periodico ''[[The New York Times Magazine]]'' riportò che il materiale artistico di Groucho e dei suoi fratelli sarebbe andato distrutto, assieme a quello di centinaia di altri suoi colleghi, nell'incendio degli [[Universal Studios]] del 2008<ref>{{cita web news|autore=Jody Rosen |lingua=en|titolo=Here Are Hundreds More Artists Whose Tapes Were Destroyed in the UMG Fire |url=https://www.nytimes.com/2019/06/25/magazine/universal-music-fire-bands-list-umg.html|Here Are Hundreds More Artists Whose Tapes Were Destroyed in the UMG Fire|sito=[[The New York Times]]|25 giugno 2019|accesso=5 febbraio 2020 |data=25 giugno 2019en}}</ref>.
 
== Biografia ==
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Nonostante le condizioni economiche precarie, i Marx furono sempre molto uniti: l'ottimismo e il senso pratico di Sam e Minnie, il loro affetto per i figli e la loro intraprendenza nell'affrontare i momenti più difficili, resero meno triste e disagevole l'infanzia dei cinque fratelli<ref name=W16/>. Minnie, ricordata come una donna energica e dotata di grande spirito di iniziativa, ebbe un'influenza decisiva nella formazione artistica dei figli, tant'è che, grazie alla sua forza di volontà, alla sua determinazione e alla sua passione per il mondo dello spettacolo, fu lei la vera artefice della loro futura affermazione<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 13}}.</ref>; Harpo raccontò infatti: «Il suo piano era semplicissimo: spingere i suoi cinque figli, e suo fratello minore, sul palcoscenico, e assicurar loro il successo»<ref name=H21>{{cita|Harpo Speaks! 2017|p. 21}}.</ref>. [[Al Shean]] (Adolph Schoenberg), fratello di Minnie, divenne molto popolare nel vaudeville negli anni del primo Novecento, con il duo comico Gallagher & Shean<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 36}}.</ref>. Secondo quanto raccontò Groucho nella propria autobiografia ''Groucho ed io'', quando suo zio si recava in visita presso la sua famiglia, era solito gettare monetine ai bimbi abbandonati del quartiere, così che quando bussava alla porta era circondato da bambini come fossero fan adoranti<ref name=G45>{{cita|Groucho e io 1997|p. 45}}.</ref>. Shean avrebbe collaborato in seguito alla stesura di alcuni sketch che i Marx rappresentarono durante il loro lungo apprendistato nel vaudeville<ref name=W32/>.
 
Al contrario dei due fratelli maggiori che, per contribuire al magro bilancio familiare, iniziarono presto a lavorare con impieghi quasi sempre precari, Groucho amava la lettura, in particolare i racconti di [[Horatio Alger]]<ref>{{cita web|titolo=Groucho Marx|autore=Laura Calvo|url=https://www.ecodelcinema.com/groucho-marx-biografia-filmografia.htm/amp|data=2014Groucho Marx|accesso=8 febbraio 2020|sito=Ecodelcinema}}</ref>. In un primo momento fantasticò di intraprendere la professione medica, ma poi la sua ambizione fu quella di diventare scrittore<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 35}}.</ref>. Nel frattempo imparò a cantare durante le serate musicali che si tenevano frequentemente in famiglia<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 23}}.</ref>, ed entrò a far parte come [[soprano]] nel coro della chiesa episcopale di [[Madison Avenue]]<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 36-37}}.</ref>. Nonostante il suo interesse per la letteratura, a tredici anni decise di abbandonare la scuola subito dopo il suo [[Bar mitzvah]], la cerimonia di confermazione nella fede ebraica, trovando un primo lavoretto come ragazzo d'ufficio, da cui però fu quasi subito licenziato<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 24}}.</ref>.
 
=== Il debutto ===
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Al 1912 risale l'episodio che rivelò le sue potenzialità comiche e la sua capacità di improvvisare, durante un'esibizione a [[Nacogdoches]], un piccolo centro agricolo texano<ref name=C176-179>{{cita|Cinema 1981|pp. 176-179}}.</ref>. Mentre i Marx stavano eseguendo il loro numero musicale all'Opera House, all'esterno ci fu l'improvvisa fuga di un mulo che costrinse gli spettatori, tutti contadini del luogo, ad abbandonare la platea e a lanciarsi al suo inseguimento<ref name=W27/>. Al ritorno del pubblico in sala, i fratelli, visibilmente contrariati, iniziarono a parodiare il loro stesso spettacolo, improvvisando una serie di battute sarcastiche indirizzate alla cittadina e ai suoi abitanti (come «Nacogdoches is full of roaches» e «The jackass is the finest flower of Tex-ass»)<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 30}}.</ref>. La divertita reazione degli astanti li rese consapevoli che la strada definitiva da percorrere era quella della commedia, piuttosto che quella delle esibizioni canore<ref name=C176-179/>.
 
Nello stesso anno, iniziarono le rappresentazioni di ''Mr. Green's Reception'', il seguito ideale di ''Fun in Hi Skule'', nel quale debuttò anche Chico, cui seguì ''Home Again'' (1914)<ref>{{cita web|url=https://www.marx-brothers.org/marxology/home.htm|titolo=Home Again|accesso=8 febbraio 2020|lingua=en|autore=Mikael Uhlin}}</ref>. Entrambi gli sketch, scritti dallo zio Al Shean, ebbero un grande successo e fecero dei fratelli Marx gli astri nascenti del vaudeville, consentendo loro di esibirsi nei più famosi teatri dell'epoca<ref>{{cita|Cinema 1981|p. 177}}.</ref>. Groucho iniziò a servirsi del sigaro come strumento di scena e continuò a coltivare il gusto per l'improvvisazione, per i bisticci di parole e per gli equivoci grammaticali<ref name=W32/>. A questo periodo (1915) risale anche l'invenzione dei celebri soprannomi dei fratelli, durante una partita a [[poker]] a [[Galesburg (Illinois)|Galesburg]] ([[Illinois]]), probabilmente per opera di Art Fisher, un interprete che diede a Groucho il soprannome "Grouch" (letteralmente, in italiano, "brontolone", "musone", "accigliato") per via del suo carattere bisbetico<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 111}}.</ref>. Anche la sua caratteristica andatura caracollante, con le ginocchia piegate e le ampie falcate, nacque in simili modalità in questi anni<ref name=C176-179/>.
 
=== Successi, insuccessi e tournée ===
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Nel 1915, dopo aver recitato come comici di giro in almeno trecento città diverse, i fratelli vennero ingaggiati dall'impresario del vaudeville E.F. Albee II e debuttarono a New York nei celebri teatri Royal e Palace. Apprezzati da pubblico e critica per il loro stile comico ormai affinato, iniziarono un altro lungo periodo di tournée teatrali<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 34-36}}.</ref>. Il 28 settembre 1918, presentarono a [[Grand Rapids (Michigan)|Grand Rapids]] ([[Michigan]]) lo spettacolo ''The Street Cinderella'', che si rivelò uno dei pochi insuccessi nella loro carriera: la coincidenza con il propagarsi, proprio in quel periodo, dell'[[Influenza spagnola]], una delle più gravi epidemie della Storia, contribuì di fatto a far chiudere i battenti allo spettacolo dopo poche rappresentazioni, come conseguenza delle procedure restrittive per i luoghi pubblici, a tutela della salute collettiva<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 47-48}}.</ref>.
 
Il successivo spettacolo ''On the Mezzanine Floor'', la cui prima ebbe luogo nel febbraio del 1921, riportò al successo i Marx, che l'anno seguente partirono per una breve tournée in [[Inghilterra]]<ref>{{cita libro|autore=Charlotte |Chandler|lingua=en|titolo=Hello, I Must Be Going: Groucho and His Friends||[[Simon & Schuster]]||lingua=en|isbn=978-1-4165-4422-7|editore=[[Simon & Schuster]]|data=14 agosto 2007|url=https://books.google.it/books?id=UJb_tnBVcG8C&pg=PT218&lpg=PT218&dq=On+the+Mezzanine+Floor+marx&source=bl&ots=BcyaHH8qjn&sig=ACfU3U19wGNKjd1sMum6HngWTHwFT6tD_Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwirwtLs78LnAhUG36QKHcZ8Bx0Q6AEwAnoECAgQAQ#v=onepage&q=On%20the%20Mezzanine%20Floor%20marx&f=false}}</ref>. Il debutto londinese della pièce, ribattezzata definitivamente ''The Balcony'', avvenne al [[Coliseum Theatre]] il 19 giugno<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 48-50}}.</ref>. All'inizio, il pubblico dimostrò di non apprezzare il particolare humour dei Marx e rispose gettando monetine da un penny sul palcoscenico. Groucho così si rivolse alla platea: «Scusate signori, ma dato che siamo venuti appositamente dall'America per divertirvi, non potreste tirare almeno qualche scellino?»<ref name=C176-179/>. La battuta improvvisata piacque molto e i Marx continuarono con successo il loro impegno europeo, riproponendo la pièce ''Home Again'' ed esibendosi anche a [[Bristol]] e [[Manchester]], prima di far ritorno a New York il 29 luglio<ref name=C178>{{cita|Cinema 1981|p. 178}}.</ref>.
 
=== Il trionfo a Broadway ===
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Dopo il rientro negli Stati Uniti, i Marx ruppero il sodalizio con l'impresario Albee II e attraversarono un breve periodo di difficoltà in cui non trovarono più ingaggi, a causa dello strapotere del sindacato United Booking Office, che controllava praticamente tutto il giro del vaudeville<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 36-37}}.</ref>.
 
Tuttavia, grazie al finanziamento da parte di Herman Broody, un industriale della [[Pennsylvania]] che possedeva un [[teatro (architettura)|teatro]] a [[Filadelfia]], si misero in proprio e andarono in scena con uno spettacolo in economia, intitolato provvisoriamente ''The Thrill Girl'' (e poi ribattezzato ''[[I'll Say She Is]]''), realizzato con scenari e arredi provenienti da parecchi fallimenti teatrali<ref name=C176-179/>. Il [[musical]] dei fratelli Johnstone (Will B., autore dei testi e il libretto, e Tom, compositore della musica) era un amalgama dei loro vecchi numeri familiari, e fu portato in tournée negli Stati Uniti per oltre un anno e mezzo, prima di debuttare al Casino Theatre di [[Broadway]] il 19 maggio 1924<ref>{{cita libro|titolo=Noah|Diamond|Gimme a Thrill: The Story of I'll Say She Is, the Lost Marx Brothers Musical, and How it Was Found|autore=Noah Diamond2016|lingua=en|editore=BearManor Media|anno|lingua=2016en|isbn=978-1-59393-933-5}}</ref>. Per una fortunata coincidenza, uno spettacolo più noto programmato per quella stessa sera venne rimandato, e i maggiori critici di New York, tra cui [[Alexander Woollcott]], si recarono ad assistere a ''I'll Say She Is'', salutandolo con entusiastiche recensioni<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 37}}.</ref>. Esso conteneva già tutti gli elementi che avrebbero caratterizzato la futura carriera di Groucho: i giochi di parole, i doppi sensi, le assurdità e le frenetiche scaramucce comiche con i fratelli<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 3}}.</ref>.
 
La rappresentazione successiva fu ''[[The Cocoanuts]]'', su musica di [[Irving Berlin]] e testi del [[commediografo]] [[George S. Kaufman]], che andò in scena l'8 dicembre 1925. Le repliche a Broadway durarono dodici mesi, cui seguirono due anni di tournée negli Stati Uniti<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 39}}.</ref>. A fine 1928 venne quindi realizzato ''[[Animal Crackers (musical)|Animal Crackers]]'' (scritto sempre da Kaufman e musicato da Bert Kalmar e [[Harry Ruby]]) che consolidò ulteriormente la fama dei Marx e in particolare la spontaneità e il gusto dell'improvvisazione con cui Groucho stava ponendo le basi dei suoi futuri successi cinematografici<ref>{{cita web|url=http://www.marx-brothers.org/whyaduck/info/broadway/anim-index.htm|titolo=Animal Cackers|lingua=en|accesso=6 febbraio 2020|autorelingua=Mikael Uhlinen}}</ref>.
 
Durante le repliche di ''Animal Crackers'' scoppiò la [[crisi economica del 1929]], a causa della quale Groucho, che aveva accumulato una discreta fortuna negli anni di Broadway, subì forti perdite in [[Borsa valori|Borsa]] e iniziò a soffrire di [[insonnia]] cronica<ref name=G133>{{cita|Grouchismi 2000|p. 133}}.</ref>, disturbo che lo avrebbe tormentato per il resto della vita, ma che gli avrebbe fornito diversi spunti comici e letterari negli anni a venire<ref>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 17-155}}.</ref>.
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=== La carriera cinematografica ===
Groucho apparve per la prima volta sul grande schermo nel 1921, quando recitò con i fratelli in un [[film muto|cortometraggio muto]], girato in economia da [[Richard Smith (regista)|Richard Smith]], dal titolo ''[[Humor Risk]]'', in cui egli interpretò la parte del "cattivo"<ref>{{cita web|url=http://www.silentera.com/PSFL/data/H/HumorRisk1921.html|titolo=Humor Risk|accesso=10 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>. Fu proiettato un'unica volta a una matinée al Bronx ed oggi è considerato [[film perduto|perduto]]<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 96}}.</ref>.
 
==== Gli anni alla Paramount ====
[[File:1930 - Strand Theater Ad - 21 Sep MC - Allentown PA.jpg|thumb|Manifesto pubblicitario dello Strand Theatre per la commedia ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930)]]
{{vedi anche|Noci di cocco (film)|Animal Crackers (film 1930)|Horse Feathers - I fratelli Marx al college}}
Nel 1929 la [[Paramount Pictures]], alla ricerca di nuovi talenti da lanciare a [[Hollywood]], propose ai Marx un contratto per tre film, il primo dei quali fu la trasposizione di ''The Cocoanuts'', le cui riprese vennero realizzate negli studi newyorkesi di Astoria ([[Long Island]]), per permettere ai fratelli di continuare a recitare la sera in teatro nelle repliche di ''Animal Crackers''<ref>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 17-79}}.</ref>. In ''[[Noci di cocco (film)|Noci di cocco]]'' (1929), Groucho è abbigliato con i suoi ormai caratteristici accessori di scena, giacca a finanziera, sigaro sempre in mano e lussureggianti mustacchi. Il suo ruolo è quello di Mr. Hammer, il direttore di un hotel in [[Florida]], caduto in disgrazia a causa della sua totale incapacità negli affari, nascosta dietro l'elegante aspetto. Tentando di scongiurare il fallimento, Hammer prova a vendere all'asta dei lotti di terreno senza valore e a sedurre la ricca cliente Mrs. Potter, impersonata dall'attrice [[Margaret Dumont]], che qui riprese il medesimo ruolo già interpretato nella versione teatrale<ref>{{cita web|titolo=The Cocoanuts|url=https://www.filmtv.it/film/10264/the-cocoanuts/|accesso=The Cocoanuts|6 febbraio 2020}}</ref><ref>{{cita|Wolf 1978|p. 46}}.</ref>.
 
''Noci di cocco'' ebbe un grande successo e fece dei fratelli Marx delle stelle del cinema di prima grandezza. Fu anche l'unico film dei figli che Minnie Marx riuscì a vedere, prima di morire improvvisamente di [[infarto]] il 13 settembre 1929. Sam "''Frenchie''" Marx morì quattro anni più tardi, il 10 maggio 1933<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 50}}.</ref><ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 155}}.</ref>. Groucho così si espresse ricordando i genitori: «Sam era un cuoco eccellente, mentre Minnie non sapeva far nulla senza mio padre. Solo come agente Minnie era insuperabile. Senza di lei, saremmo rimasti delle nullità. È stata la donna più importante della mia vita»<ref name=C176-179/>.
[[File:Time Magazine Cover Marx Brothers.jpg|thumb|left|Grazie a ''Horse Feathers'', il 15 agosto 1932 i fratelli Marx conquistarono la copertina del ''[[Time]]''<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 105}}.</ref>, un evento che segnava la misura dell'affermazione da loro raggiunta a livello nazionale<ref name=W73>{{cita|Wolf 1978|p. 73}}.</ref>]]
Con il successivo ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'' (1930), trasposizione cinematografica della commedia già interpretata a teatro, Groucho si produce in una delle sue più spettacolari entrate in scena sullo schermo<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 54}}.</ref>, nella parte del famoso esploratore [[africa]]no Jeffrey T. Spaulding: adagiato su una portantina sorretta da autentici indigeni africani, giunge nel lussuoso palazzo di Mrs. Rittenhouse (Margaret Dumont), abbigliato con un'improbabile tenuta da esploratore, completa di casco coloniale bianco<ref>{{cita web|titolo=Animal Cackers (1930)|autore=[[Pino Farinotti]]|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=1701|titolo=Animal Cackers|accesso=6 febbraio 2020|sito=[[MYmovies.it]]}}</ref>. Il pubblico apprezzò la scena in cui Spaulding fa il verso a [[Eugene O'Neill]], recitando pomposamente un monotono soliloquio ispirato a ''[[Strano interludio]]''<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 20}}.</ref>, la canzone ''Hooray for Captain Spaulding'', le cui note avrebbero spesso aperto i futuri programmi radiofonici e televisivi di Groucho, e le scaramucce verbali con Margaret Dumont, ormai sua partner ideale sullo schermo come lo era già stata in teatro, e "vittima" prediletta delle sue taglienti battute di spirito<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 54-55}}.</ref>.
{{citazione|Da quando l'ho vista, signora, ho invano cercato di stare lontano da lei, ma qualcosa in me echeggiava ininterrottamente, come un tam tam nella giungla. C'è qualcosa che vorrei chiederle, signora: mi può lavare un paio di calzini?|Dai dialoghi del film<ref>{{cita libro|titolo=Wim|Tigges|Explorations in the Field of Nonsense|lingua=en1987|[[Rodopi Editore]]|[[Amsterdam]]|paginap=153|autore=Wim Tigges|isbn=978-9062036998|editorelingua=[[Rodopi Editore]]en}}</ref>|Mrs, Rittenhouse, ever since I met you I've swept you off my feet. Something has been throbbing within me. Oh, It's been beating like the incessant tom-tom in the primitive jungle. There's something that I must ask you. Would you wash out a pair of socks for me?|lingua=en}}
 
La prima di ''Animal Crackers'' ebbe luogo con grande successo a New York il 25 agosto 1930; nel febbraio successivo, i fratelli Marx partirono per la [[California]], pronti per misurarsi con Hollywood e per cercare il materiale inedito e gli sceneggiatori in grado di far fruttare il loro patrimonio comico<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 56-58}}.</ref>. Il talento di [[Herman J. Mankiewicz]], futuro co-sceneggiatore di ''[[Quarto potere]]'' (1941)<ref name=C178/>, contribuì alla realizzazione di ''[[Monkey Business - Quattro folli in alto mare]]'' (1931), che riconfermò l'abilità di Groucho per la comicità verbale e i giochi di parole<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 60}}.</ref>. Nel successivo ''[[Horse Feathers - I fratelli Marx al college]]'' (1932), una [[satira]] sul mondo accademico, interpretò il ruolo del pomposo professor Quincy Adams Wagstaff, preside dell'Huxley College, l'unica università «la cui squadra non ha mai vinto un campionato di football dal 1888»<ref>{{cita web|titolo=I fratelli Marx al college|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=9657|autoretitolo=[[PinoI Farinotti]]fratelli Marx al college|accesso=6 febbraio 2020|sito=[[MYmovies.it]]}}</ref><ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 64-66}}.</ref>. Già dalla prima scena, abbigliato con toga e tocco, si rivolge al corpo insegnanti e dimostra il proprio disprezzo per le regole della vita accademica<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 69}}.</ref>. In entrambi i film, la [[spalla (attore)|spalla]] femminile fu [[Thelma Todd]], che prese temporaneamente il posto della Dumont nei duetti comico-romantici<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 60-69}}.</ref>.
 
===== ''La guerra lampo dei fratelli Marx'' =====
{{vedi anche|La guerra lampo dei Fratelli Marx}}
[[File:Groucho Marx-Margaret Dumont in Duck Soup trailer.jpg|thumb|right|Groucho e la Dumont nel trailer del film]]
Groucho definì ''[[La guerra lampo dei Fratelli Marx|Duck Soup]]'' (1933), noto in Italia con i titoli ''La guerra lampo dei Fratelli Marx'' e ''Zuppa d'anitra''<ref>{{cita web|url=http://www.italiataglia.it/indice_sonoro_fascismo/fratelli_marx|titolo=4.4 Riso “diabolico”"diabolico": i fratelli Marx|sito=Italia Taglia|accesso=6 febbraio 2020}}</ref>, il migliore dei film realizzati dai fratelli Marx alla Paramount<ref name=W73/>. Diretto da [[Leo McCarey]] (già noto per alcune pellicole mute di [[Stanlio e Ollio|Laurel & Hardy]]<ref>{{cita giornalenews|autore=[[Paul Vecchiali]]|titolo=|Le génie américain: Leo McCarey|periodico=La furia umana|2009||numero=1|anno=2009|url=http://www.lafuriaumana.it}}</ref>), è una commedia satirica e [[surreale]], con taglienti allusioni al sistema governativo, ai politicanti corrotti e agli intrighi diplomatici<ref name=W73/>. Nei panni di Rufus T. Firefly, il neoeletto primo ministro del "non" libero Stato di Freedonia, Groucho è il protagonista di esilaranti sequenze in cui presiede una surreale seduta nel [[parlamento]] di Freedonia<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 77}}.</ref>, canta a ritmo di [[blues]] «noi vogliamo la guerra», sottopone Mrs. Teasdale (nuovamente Margaret Dumont) a un continuo e serrato corteggiamento («Vi amo, volete sposarmi? Se rispondete di sì non mi vedrete mai più»), e si scontra ripetutamente con Trentino ([[Louis Calhern]]), l'ambasciatore dello Stato rivale di Sylvania<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 99}}.</ref>.
 
La pellicola, che conteneva diverse allusioni all'ascesa di [[Adolf Hitler|Hitler]] in quegli anni, ebbe un successo modesto<ref>{{cita web|autore= Mark Bourne |lingua=en| titolo=Review: "The Marx Brothers: Silver Screen Collection" |editore= The DVD Journal |anno= 2004 |url=http://www.dvdjournal.com/reviews/m/marxbrothers_ssc.shtml|The Marx Brothers: Silver Screen Collection|accesso=6 febbraio 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Glenn |Mitchell |lingua=en| titolo=''The MarkMarx Brothers Encyclopedia'' |editore= BT. Batsford Ltd 1996|anno=Reynolds 1996& Hearn|url=https://books.google.comit/books?id=GFQIAAAACAAJ &redir_esc=y|lingua=en|isbn=978-1-903111-49-9}}</ref> e ottenne recensioni abbastanza tiepide, che evidenziavano come fosse molto folle e chiassosa ma meno divertente delle precedenti, e che la satira non fosse del tutto riuscita a mettere alla berlina i lati comici del potere dittatoriale<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 73-79}}.</ref>. In un'intervista concessa nel 1946, Groucho dichiarò poi: «Il cinema non vuole ammettere che al mondo ci sono problemi seri. Non si può fare dello spirito sul fatto che c'è qualcosa che non va nell'esistenza di un [[Francisco Franco|Franco]]. Il povero pubblico è sommerso da tonnellate di sbobba»<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 80}}.</ref>.
 
==== Gli anni alla MGM ====
[[File:A Night at the Opera lobby card.jpg|thumb|left|Locandina di ''[[Una notte all'opera]]'' (1935)]]
{{vedi anche|Una notte all'opera|Un giorno alle corse}}
Scaduto il contratto con la Paramount, Zeppo si ritirò dalle scene e i fratelli Marx passarono alla [[Metro-Goldwyn-Mayer]] sotto l'ala protettiva del produttore [[Irving Thalberg]], che pensava di dare una svolta stilistica alla loro comicità in pellicole con trame e vicende ben disegnate, e con l'inserimento di una storia d'amore quale indispensabile elemento romantico<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 81}}.</ref>. Prima di iniziare le riprese, Thalberg offrì inoltre ai Marx la possibilità di sottoporre all'esame diretto del pubblico, durante le loro tournée teatrali, il materiale che avrebbero dovuto girare, per verificare in anteprima le reazioni degli spettatori di fronte alle trovate comiche<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 83}}.</ref>. Fu durante questo rodaggio che nacquero molte scene di ''[[Una notte all'opera]]'' (1935) di [[Sam Wood]], in particolare quella del contratto in cui Groucho, nei panni dell'intrigante Otis B. Driftwood, dialoga con Chico e insieme fanno scempio del linguaggio legale e del suo frasario pretenzioso<ref name=W85>{{cita|Wolf 1978|p. 85}}.</ref>.
 
Celebre anche la sequenza nella cabina del transatlantico, destinata a diventare un pezzo da antologia per i fan dei fratelli Marx, della quale lo stesso Groucho rivendicherà il merito, sostenendo di averne ispirato le battute e le gag<ref name=W85/>. Originariamente si trattava di una sequenza a due tra lui e Margaret Dumont (nei panni della ricca Mrs. Claypool, amante dell'[[opera lirica]] e aspirante al bel mondo) ma, con il susseguirsi delle prove, le dimensioni della scena crebbero fino al pandemonio, poiché nell'angusto spazio finiscono per ammassarsi, oltre all'attore con il suo voluminoso bagaglio, anche Chico e Harpo, il giovane tenore [[Allan Jones]], due cameriere incaricate di rifare il letto, un idraulico e il suo assistente, la donna delle pulizie, una manicure, una passeggera in cerca di sua zia Minnie, tre camerieri con i vassoi per il pranzo<ref name=W85/><ref name=UHN>{{cita|Martello 2010|pp. 166-167}}.</ref>. Groucho, con la sua inarrestabile parlantina e con ironico senso dell'ospitalità, fa accomodare benevolmente tutti i visitatori, mentre Harpo - che dorme durante tutta la sequenza - viene continuamente sballottato dai difficoltosi movimenti degli altri occupanti la cabina<ref name=W85/><ref name=UHN/>.
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{{citazione|Se mi sposi non guarderò mai più un altro cavallo|dai dialoghi del film<ref name=W94-100>{{cita|Wolf 1978|pp. 94-100}}.</ref>|Marry me and I'll never look at another horse!|lingua=en}}
 
La pellicola ottenne il consenso del pubblico e della critica, e segnò l'ennesimo successo commerciale dei fratelli Marx<ref>{{cita libro|lingua=en|data=1970 |titolo=The New York Times Film Reviews, Volume 2: 1932-1938 |editore=1970|The New York Times & Arno Press |paginaurl=https://books.google.it/books/about/New_York_Times_Film_Reviews_1932_1938.html?id=kCy8ugEACAAJ&hl=en&output=html_text&redir_esc=y|p=1402|lingua=en}}</ref>. Il cognome del personaggio da lui interpretato, "Hackenbush", sarebbe diventato uno dei soprannomi preferiti di Groucho, che lo utilizzò negli anni successivi per firmare molte delle proprie lettere e per presentarsi ironicamente in apertura di conversazioni telefoniche<ref name=A206/>.
 
==== Il declino e la separazione ====
[[File:Marxcricus.jpg|thumb|left|verticale=|Locandina originale di ''[[Tre pazzi a zonzo]]'' (1939)]]
Esaurito l'impegno con la [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]], i fratelli Marx passarono alla [[RKO Pictures|RKO]] come protagonisti di ''[[Servizio in camera]]'' (1938), adattamento di una commedia di Allen Boretz e John Murray che era andata in scena con grande successo a Broadway<ref>{{cita libro|autore= Glenn |Mitchell|titolo = The Marx Brothers Encyclopedia | editore= 2003|Reynolds & Hearn | annopp= 2003 |pagine = 247–248 | isbn = 1-905287-11-9|lingua=en}}</ref>. Malgrado dovessero adattarsi a gag e situazioni non create da loro e non espressamente concepite per i loro personaggi<ref name=W94-100/>, la pellicola fu accolta favorevolmente da pubblico e critica<ref>{{cita giornalenews|autore=Richard Jewel|titolo=|RKO Film Grosses: 1931-1951|periodico=Historical Journal of Film Radio and Television|1994||en|volume=14|numero=1|anno=1994|paginap=57|lingua=en}}</ref><ref>{{cita giornalenews|autore=John Mosher |lingua=en|data=24 settembre 1938 |titolo=The Current Cinema |periodico=[[The New Yorker]] |editore=F-R24 Publishing Corp.settembre 1938||en|paginap=83}}</ref> come una «buona commedia» con una «gradevole» storia d'amore<ref>{{cita giornalenews||data=24 settembre 1938 |titolo=Room Service |lingua=en|periodico=Harrison's Reports|editore=Harrison's24 Reports, Inc.settembre 1938||en|paginap=154}}</ref>. Al fianco di [[Lucille Ball]] e [[Ann Miller]], Groucho interpretò la parte di Gordon Miller, produttore di una compagnia teatrale nei guai, che si introduce in un albergo per cercare di rimediare i finanziamenti necessari a mettere in scena l'opera prima di un giovane autore teatrale. I suoi tentativi di non farsi cacciare dall'albergo diventano il pretesto per inserire le tipiche situazioni comiche e la consueta anarchia marxiana<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 100-104}}.</ref>.
[[File:Go West Trailer (1940).webm|thumb|Trailer de ''[[I cowboys del deserto]]'' (1940)]]
L'anno successivo i Marx tornarono alla MGM ma non ottennero la possibilità di compiere la tradizionale tournée teatrale di prova prima di iniziare le riprese di ''[[Tre pazzi a zonzo]]'' (1939)<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 105}}.</ref>. Nei panni dell'avvocato J. Cheever Loophole, Groucho si esibisce nel suo tipico repertorio farsesco e ritrova come partner Margaret Dumont (Mrs. Dukesbury) che perseguita con romantica insistenza, ricordando una passione passata, esistita solo nella sua fantasia<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=25691|titolo=Tre pazzi a zonzo|autore=[[Pino Farinotti]]|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Il film non fu recensito positivamente come i precedenti e venne considerato uno dei più deboli della carriera dei comici, benché contenesse scene divertenti e buoni numeri musicali, tra i quali ''Lydia the Tattooed Lady'', scritto dal compositore [[Harold Arlen]] e cantato da Groucho con i suoi caratteristici toni nasali, che divenne un'altra delle "sigle" più popolari e riproposte dell'attore<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 105-107}}.</ref>)<ref>{{cita giornalenews|autore=Frank S. Nugent |lingua=en|titolo=THE SCREEN; Marxes Well Under Their Top in 'At the Circus' at the Capitol--New Films at Rialto and Palace |url=https://www.nytimes.com/1939/11/17/archives/the-screen-marxes-well-under-their-top-in-at-the-circus-at-the.html |accesso=11THE febbraioSCREEN; 2020Marxes Well Under Their Top in 'At the Circus' at the Capitol--New Films at Rialto and Palace|periodico=[[The New York Times]] |data=17 novembre 1939|11 febbraio 2020|en}}</ref><ref>{{cita giornale |titolo=Picture Theaters At the Motion news|url=https://news.google.com/newspapers?id=W_0uAAAAIBAJ&sjid=v9sFAAAAIBAJ&pg=7194%2C168758 |periodicotitolo=OttawaPicture CitizenTheaters At the Motion|linguapubblicazione=enOttawa Citizen|data=11 novembre 1939 |accesso=11 febbraio 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita giornale news|lingua=en|data=21 ottobre 1939 |titolo=At the Circus |periodico=Harrison's Reports |editore=Harrison's21 Reports, Inc.ottobre 1939||en|paginap=167}}</ref>.
 
Lo studio mise poi in produzione ''[[I cowboys del deserto]]'' (1940), in cui Groucho, Harpo e Chico si dirigono verso l'[[Stati Uniti d'America occidentali|Occidente americano]] e tentano di unire una coppia assicurando il recupero di un atto di proprietà rubato<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=6553|titolo=I cowboys del deserto|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Malgrado una serie di iniziali rinvii, il film fu ben accolto dagli spettatori, che apprezzarono scene comiche come quella di apertura, ambientata in una stazione ferroviaria, dove Chico e Harpo tentano di imbrogliare Groucho (qui nei panni di S. Quentin Quale) e quella dell'incontro con un cowboy ubriaco («Non ci siamo già incontrati a [[Montecarlo]], quella sera in cui lei si fece saltare le cervella?»)<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 107-110}}.</ref>. Le recensioni furono contrastanti, anche se complessivamente più favorevoli di quelle della pellicola precedente, ma i Marx, alla loro decima fatica cinematografica, erano ormai stanchi e disarmati di fronte all'insolubile problema di confrontarsi con un passato glorioso e con le difficoltà a immettere nuova linfa nelle loro storie<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 113}}.</ref>.
|autore=[[Pino Farinotti]]|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Malgrado una serie di iniziali rinvii, il film fu ben accolto dagli spettatori, che apprezzarono scene comiche come quella di apertura, ambientata in una stazione ferroviaria, dove Chico e Harpo tentano di imbrogliare Groucho (qui nei panni di S. Quentin Quale) e quella dell'incontro con un cowboy ubriaco («Non ci siamo già incontrati a [[Montecarlo]], quella sera in cui lei si fece saltare le cervella?»)<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 107-110}}.</ref>. Le recensioni furono contrastanti, anche se complessivamente più favorevoli di quelle della pellicola precedente, ma i Marx, alla loro decima fatica cinematografica, erano ormai stanchi e disarmati di fronte all'insolubile problema di confrontarsi con un passato glorioso e con le difficoltà a immettere nuova linfa nelle loro storie<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 113}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx.svg|thumb|left|verticale|«Non mi piazzerò mai più dietro quei baffi fasulli. Ho chiuso con tutta la baracca.»
<div style="text-align:right;">—Groucho Marx<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 121}}.</ref></div>]]
Nel successivo ''[[Il bazar delle follie]]'' (1941), Martha Phelps (Margaret Dumont), proprietaria di un grande magazzino, assume il detective Wolf J. Flywheel (Groucho) per proteggere il nipote in pericolo ([[Tony Martin (attore)|Tony Martin]])<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=3103|titolo=Il bazar delle follie|autore=[[Pino Farinotti]]|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Tra molte gag, compreso un inseguimento finale con biciclette e pattini a rotelle, Groucho duettò ancora una volta con la Dumont, secondo le sue sperimentate tecniche adulatorie<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 113-114}}.</ref>. Ciononostante, la pellicola venne accolta tiepidamente dalla critica<ref>{{cita webnews|Theodore Strauss|url=https://www.nytimes.com/movie/review?res=9405E1DA153FE13BBC4F51DFB066838A659EDE |titolo=Movie Review - The Big Store |autore=Theodore Strauss |lingua=en|data=27 giugno 1941 |sitopubblicazione=[[The New York Times]]|data=27 giugno 1941|accesso=7 febbraio 2020 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita giornalenews||data=18 giugno 1941 |titolo=The Big Store |lingua=en |periodico=[[Variety (periodico)|Variety]] |editore=Variety,18 Inc.giugno 1941||en|paginap=16}}</ref>, che la giudicò «non un film che i collezionisti esporranno come esempio dell'umorismo di questa era»<ref>{{cita giornalenews|autore=John Mosher |lingua=en|data=28 giugno 1941 |titolo=The Current Cinema |periodico=[[The New Yorker]] |editore=F-R28 Publishing Corp.giugno 1941||en|paginap=53}}</ref>. Venne inoltre annunciata come il [[canto del cigno]] dei fratelli Marx prima del loro ritiro dalle scene<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 114}}.</ref>, come confermato da Groucho poco prima della distribuzione: «Quando dico che noi siamo stanchi del cinema, voglio dire, in realtà, che il pubblico sta per stancarsi di noi. Ritirandoci adesso, ci limitiamo a precedere, di un soffio, la volontà degli spettatori. Il nostro materiale è vecchio. E noi anche»<ref name=W116>{{cita|Wolf 1978|p. 116}}.</ref>.
 
==== Il ritorno sullo schermo ====
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{{citazione|E "''Warner Brothers''", allora? È vostro anche questo? Avete probabilmente il diritto di usare il nome di Warner, ma che mi dite di Brothers, Fratelli? Professionalmente parlando, noi eravamo fratelli molto prima di voi|Groucho Marx<ref name=W119>{{cita|Wolf 1978|p. 119}}.</ref>|What about "''Warner Brothers''"? Do you own that too? You probably have the right to use the name Warner, but what about the name Brothers? Professionally, we were brothers long before you were|lingua=en}}
[[File:A Night in Casablanca (1946) trailer 1.jpg|thumb|I Marx in una scena dal trailer di ''[[Una notte a Casablanca]]'' (1946)]]
Prodotto sotto l'etichetta della [[United Artists]] e ambientato in [[Marocco]], ''Una notte a Casablanca'' venne in parte co-sceneggiato da [[Frank Tashlin]], regista di [[cortometraggi]] [[film d'animazione|d'animazione]] per la [[Warner Bros.]].<ref>{{cita web|url=https://www.lambiek.net/artists/t/tashlin_frank.htm|lingua=en|titolo=Frank Tashlin|accesso=10 febbraio 2020|lingua=en}}</ref> Groucho interpretò Ronald Kornblow, il nuovo direttore di un grande albergo in cui avvengono misteriosi delitti (le vittime sono appunto i suoi predecessori alla direzione dell'hotel)<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16408|titolo=Una notte a Casablanca|autore=[[Pino Farinotti]]|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>. La critica rimpianse l'assenza di Margaret Dumont quale spalla ideale per le tipiche scene di corteggiamento, ma generalmente apprezzò l'opera, tant'è vero che il critico [[James Agee]] definì Groucho «l'autore satirico più divertente del secolo»<ref name=W119/>.
 
==== Gli ultimi film ====
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Dopo ''Una notte a Casablanca'', i fratelli Marx si separarono nuovamente. Nel 1947, nella parte di Lionel Deveraux, un agente teatrale male in arnese, Groucho comparve in alcune gag comiche nella commedia ''[[Copacabana (film)|Copacabana]]'', accanto alla star del musical [[Carmen Miranda]]<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 122}}.</ref>, che però fu sostanzialmente un fallimento, che egli così commentò: «Ero un frutto di seconda scelta sul cappello di Carmen Miranda»<ref name=A>{{cita|Arthur Marx 2001}}.</ref>.
 
Due anni dopo i Marx si riunirono ancora una volta sul set di ''[[Una notte sui tetti]]'' (1949), un film voluto soprattutto da Harpo, in cui Groucho mantenne una presenza più marginale, nei panni dell'investigatore privato Sam Grunion, narratore della vicenda in cui una preziosa collana di diamanti è ambita da uno stuolo di cattivi, tra i quali [[Raymond Burr]] e la ''[[femme fatale]]'' [[Ilona Massey]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16537|titolo=Una notte sui tetti|autore=[[Pino Farinotti]]|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>. La pellicola, benché considerata una delle peggiori dei Marx<ref>{{cita giornalenews|||periodico=Harrison's Reports|lingua=en|data=8 ottobre 1949|pagina|en|p=162}}</ref>, registrò una delle prime apparizioni sullo schermo di [[Marilyn Monroe]], nel ruolo di una potenziale cliente che si presenta nell'ufficio di Grunion e ne suscita l'ammirazione con la sua andatura sinuosa, lamentandosi che «tutti gli uomini non fanno che correrle dietro»<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 124}}.</ref>.
 
Nel 1948, Groucho recitò per la RKO in ''[[Questi dannati quattrini]]'', nei panni di Emil J. Keck e come spalla di [[Frank Sinatra]] e [[Jane Russell]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/cast/?id=19933|titolo=Cast Questi dannati quattrini|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>. Questa commedia venne bloccata per tre anni dal produttore [[Howard Hughes]], e uscì poi nel 1951<ref>{{cita|Martello 2010|p. 324}}.</ref>. Dopo un breve cameo nel ruolo di se stesso nel musical della Paramount ''[[Assedio d'amore]]'' (1950), accanto a [[Bing Crosby]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/cast/?id=2272|titolo=Cast Assedio d'amore|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>, fu presente in un'altra produzione della RKO, ''[[Una ragazza in ogni porto]]'' (1952), in cui fu il marinaio Benjamin Linn, al fianco di [[William Bendix]] e [[Marie Wilson]]<ref>{{cita web|titolo=Cast Una ragazza in ogni porto|url=https://www.mymovies.it/cast/?id=36913|sitotitolo=[[MYmovies.it]]Cast Una ragazza in ogni porto|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>. Dopo queste pellicole, tutte accolte senza particolare entusiasmo dalla critica e dal pubblico, Groucho apparve per l'ultima volta sul grande schermo con i due fratelli (ma non nelle stesse scene)<ref>{{cita|Wolf 1978|pp. 126-128}}.</ref> in ''[[L'inferno ci accusa]]'' (1957), un libero adattamento de ''La storia dell'umanità'' di [[Hendrik Willem van Loon]], interpretando la figura del colonizzatore [[Peter Minuit]]<ref>{{cita web |url= http://www.tcm.com/tcmdb/title/91525/The-Story-of-Mankind/full-credits.html|titolo=The Story of Mankind |editore=Turner Classic Movies|accesso=6 febbraio 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita giornalenews|autore=Philip K. Scheuer|lingua=en|titolo=Groucho, Cesar Romero Aid 'Story of Mankind;' Machiko Kyo Recalled|periodico=[[Los Angeles Times]]|data=9 novembre 1956|pagina|en|p=B7}}</ref>.
 
Il solo Groucho ricoprì un piccolo ruolo, quello di George Schmidlap, nel finale della commedia ''[[La bionda esplosiva]]'' (1957), accanto a [[Jayne Mansfield]] e [[Tony Randall]]<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 324-325}}.</ref><ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 280}}.</ref>. Il suo ultimo ruolo cinematografico risale al 1968, nel film satirico di [[Otto Preminger]] ''[[Skidoo (film)|Skidoo]]'', in cui interpretò [[Dio]] ([[Geova|Jeovah]] nella versione italiana<ref>{{cita web|sito=[[MYmovies.it]]|titolo=Cast Skidoo|url=https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=5144|titolo=Cast Skidoo|accesso=6 febbraio 2020}}</ref>), il capo di un'anonima assassini che si converte alla filosofia [[hippie]]<ref name=MB174>{{cita|Marx Bros. Movie Icons 2007|p. 174}}.</ref>.
 
=== Carriera radiofonica e televisiva ===
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{{vedi anche|Flywheel, Shyster & Flywheel}}
[[File:Flywheel episode 25 (second half).ogg|thumb|left|Registrazione completa dell'ultimo episodio di ''Flywheel, Shyster & Flywheel'']]
Nell'autunno del 1932, Groucho e Chico esordirono alla [[Radio (mass media)|radio]], su una delle due reti della [[NBC]], in una serie di radiocomiche dal titolo ''Beagle, Shyster & Beagle, Attorneys at law''. Il primo episodio, rigorosamente in diretta come era costume allora, venne trasmesso la sera del 28 novembre<ref>{{cita|Barson|p. 1}}.</ref>. Poco dopo il debutto della trasmissione, arrivarono le proteste di un avvocato newyorkese di nome Beagle, il quale intentò una causa per trecentomila dollari sostenendo che il suo nome era stato calunniato e costrinse pertanto i produttori a cambiare il titolo che, a partire dal quarto episodio, fu ''Flywheel, Shyster & Flywheel''<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|pp. 6-7}}.</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=[[Simon Louvish]]|titolo=Monkeyp. Business: The Lives and Legends of the Marx Brothers|anno=2000|editore=[[Macmillan Publishers]]|isbn=0-312-25292-7|pagina=155}}.</ref>.
 
Il tema di alcune puntate della serie era strettamente basato sugli eventi del momento, mentre in altre veniva sperimentato nuovo materiale comico o venivano ripresi vecchi numeri che avevano riscosso particolare successo nei film<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 44}}.</ref>. I due protagonisti, l'avvocato truffaldino Waldorf T. Flywheel (Groucho) e il suo inetto braccio destro di origine italiana Emmanuel Ravelli (Chico) dettero vita a sketch comici con copioni farseschi e ricchi di battute fulminanti<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|p. 6}}.</ref>.
[[File:You bet your life postcard 1953.JPG|thumb|Groucho Marx in uno scatto pubblicitario per ''You Bet Your Life'' (1953)]]
Dopo ventisei episodi, il 22 maggio 1933<ref>{{cita|Grouchismi 2000|p. 138}}.</ref>, la serie si interruppe per le vacanze estive e non venne più ripresa<ref>{{cita|Barson|p. 315}}.</ref>. I motivi più plausibili furono l'orario infelice di messa in onda, che non raccoglieva un numero di ascoltatori sufficiente a giustificare i duemila dollari di stipendio dei Marx<ref>{{cita|Barson|p. xX}}.</ref>, la concorrenza di altri programmi con più alti indici di ascolto e l'intenzione dei due fratelli di ritornare al cinema<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|pp. 7-8}}.</ref>. Groucho commentò: «Le vendite del prodotto da noi reclamizzato erano aumentate vertiginosamente. I profitti della società raddoppiarono in breve volgere di tempo, e la Esso si sentiva un po' in colpa per tutti quei soldi. Quindi ci mollò, dopo ventisei puntate. Era l'epoca dei Rimorsi Aziendali, che oggi non ci sono più»<ref>{{cita|Legali da legare! 1996|p. 7}}.</ref>.
 
==== Altre esibizioni radiofoniche ====
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==== ''You Bet Your Life'' e altri progetti televisivi ====
{{vedi anche|You Bet Your Life}}
{{citazione|I get credit all the time for things I never said. You know that line in ''You Bet Your Life''? The guy says he has seventeen kids and I say, "I smoke a cigar, but I take it out of my mouth occasionally"? I never said that.|Groucho Marx durante un'intervista condotta da [[Roger Ebert]] nel 1972 per ''[[Esquire (periodico)|Esquire]]''<ref>{{cita giornalenews|lingua=en|autore=[[Roger Ebert]]|titolo=|A Living Legend, Rated R. |periodico=[[Esquire (periodico)|Esquire]]|luglio 1972|pagina|en|p=143}}</ref>|Ricevo sempre credito per cose che non ho mai detto. Conosci quella battuta in ''You Bet Your Life''? Il ragazzo dice che ha diciassette figli e io dico: "Fumo un sigaro, ma me lo tolgo di bocca di tanto in tanto"? Non l'ho mai detta.|lingua=en}}
[[File:Groucho and Melinda Marx 1953.JPG|thumb|left|Groucho, con la figlia Melinda, nello studio di registrazione di ''You Bet Your Life'' (1953)]]
Il giovane [[produttore radiofonico]] [[John Guedel]], dopo aver assistito allo sketch con [[Bob Hope]], ideò il progetto di ''[[You Bet Your Life]]'' (letteralmente, in italiano, "Ci scommetti la vita?"), un [[game show|quiz show]] che propose a Groucho pensando di rilanciarne la carriera, facendo uso delle sue doti migliori di improvvisatore e intrattenitore<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 219}}.</ref>.
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Nell'aprile del 1949 il programma vinse il [[Peabody Award]] per il miglior show comico radiofonico<ref name=G297>{{cita|Grouchismi 2000|p. 297}}.</ref>, mentre Groucho fu fotografato per la copertina del ''[[Time]]'' per la seconda volta nella sua carriera e, il 23 gennaio 1951, fu premiato con l'[[Emmy Award]] quale miglior personaggio televisivo dell'anno. ''You Bet Your Life'' andò in onda per tutti gli anni cinquanta, trasmettendo l'ultima puntata il 21 settembre 1961<ref name=G298>{{cita|Grouchismi 2000|p. 298}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx Koko the Mikado Bell Telephone Hour 1960.JPG|thumb|verticale=1.2|Groucho come Ko Ko ne ''[[Il Mikado]]'' (1960)]]
Nel 1959 i fratelli Marx apparvero nella loro ultima produzione collettiva: ''[[The Incredible Jewel Robbery]]'', episodio della serie antologica ''[[General Electric Theater]]'' della [[CBS]], andato in onda l'8 marzo. Poiché sotto contratto ancora la NBC per ''You Bet Your Life'', il nome di Groucho non comparve nei crediti e l'emittente pubblicizzò la sua presenza limitandosi a dichiarare<ref>{{cita web|url=https://www.marx-brothers.org/marxology/jewel.htm|titolo=The Incredible Jewel Robbery|lingua=en|accesso=6 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>: {{citazione|Se guardate lo spettacolo vedrete un volto familiare dotato di baffi ed uno sguardo malizioso. A causa delle sue condizioni contrattuali, il suo nome non può essere menzionato.||If you watch the show you'll see a familiar face equipped with mustache and leer. Because of his contract terms, his name can't be mentioned.|lingua=en}}
 
Tra gli altri suoi lavori televisivi, ci fu l'adattamento dell'operetta ''[[Il Mikado]]'' (1960), nel ruolo di Ko Ko, personaggio creato da [[Gilbert e Sullivan]], il duo di compositori di opere comiche di cui Groucho fu sempre un fervente ammiratore<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 6}}.</ref> e dei quali amava suonare i pezzi alla chitarra durante il suo tempo libero<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 119}}.</ref>.
L'ultimo suo impegno in assoluto fu in un breve sketch con [[George Burns]] nello speciale di [[Bob Hope]] ''Joys'' (parodia del film di Steven Spielberg ''[[Lo squalo (film)|Jaws]]''), andato in onda nel marzo 1976<ref>{{cita web|url=http://www.tvparty.com/movbob2.html|titolo=Bob Hope on TV: PARTPart TWOTwo - THEThe 60s ANDand BEYONDBeyond|lingua=en|accesso=12 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>.
 
=== Carriera letteraria ===
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Nella primavera del 1925 iniziò a pubblicare con regolarità i suoi contributi umoristici sulla neonata rivista ''[[The New Yorker]]'', sul ''St. Louis Post Dispatch'' e su ''College Humor'', continuando però a rifiutare tutte le offerte rivoltegli allo scopo di tenere una sua rubrica fissa; malgrado questa decisione, i suoi scritti apparvero con crescente frequenza e regolarità sulle riviste, caratterizzati da uno stile letterario ormai consolidato e frutto della felice combinazione tra il suo personaggio sul palcoscenico e l'influenza stilistica dei suoi scrittori umoristici preferiti<ref name=12-18/>. All'inizio del 1930, cominciò a collaborare con [[Arthur Sheekman]], umorista ed ex cronista del ''Chicago Times'', inaugurando un'amicizia e un sodalizio artistico che sarebbero durati per decenni, con reciproco sostegno nella revisione e pubblicazione dei rispettivi libri e articoli, e con l'intervento del giornalista in qualità di sceneggiatore e di autore dei testi in svariate produzioni dei fratelli Marx<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 123}}.</ref>.
 
Tra le altre collaborazioni artistiche, va ricordata quella con lo sceneggiatore [[Norman Krasna]], con cui, nel 1937, fu l'autore della sceneggiatura della commedia musicale ''[[Il re e la ballerina]]'', diretta da [[Mervyn LeRoy]] e interpretata dall'attore di origine belga [[Fernand Gravey]]<ref>{{cita web|url=https://www.rottentomatoes.com/m/the_king_and_the_chorus_girl|titolo=THEThe KINGKing ANDand THEthe CHORUSChorus GIRL (1937)Girl|accesso=6 febbraio 2020|lingua=en|sito=[[Rotten Tomatoes]]}}</ref>. Successivamente, all'inizio degli anni quaranta e in coincidenza con il rallentamento della sua attività artistica, Groucho iniziò a lavorare alla stesura di un'opera teatrale, sempre in tandem con Krasna; l'impegno, continuamente interrotto e ripreso, si protrasse per alcuni anni e approdò alla definitiva versione intitolata ''Time for Elizabeth''<ref>{{cita giornalenews|autore=Patrick McGilligan|lingua=en|capitolo=Norman Krasna: The Woolworth's Touch|titolo=Backstory: Interviews with Screenwriters of Hollywood's Golden Age|editore= University of California Press|anno=1986|pagina|en|capitolo=Norman Krasna: The Woolworth's Touch||p=218}}</ref>, che debuttò a Broadway il 27 settembre 1948<ref>{{cita giornalenews|Brooks Atkinson|https://www.nytimes.com/1948/09/28/archives/at-the-theatre-otto-kruger-appears-in-a-new-comedy-by-norman-krasna.html|titolo=AT THE THEATRE:; OTTOOtto KRUGERKruger APPEARSAppears INin Aa NEWNew COMEDYComedy BYby NORMANNorman KRASNAKrasna ANDand GROUCHO MARXGroucho By BROOKS ATKINSONMarx|periodico=[[The New York Times]] (1923-Current file) |lingua=en|data=28 settembre 1948|pagina14 febbraio 2020|en|p=32}}</ref>. Il comico ne fu protagonista nella parte di Ed Davis, ma la pièce fu un insuccesso e le rappresentazioni vennero interrotte dopo appena una settimana<ref>{{cita libro |autore=Matthew |Coniam |lingua=en |titolo=That's Me, Groucho! The Solo Career of Groucho Marx |data=2016 |editore=[[McFarland & Company]] |lingua=en|isbn=978-1-4766-6373-9|capitolo=Chapter 5: A comparatively easy racket}}</ref>. Il ruolo fu poi rilevato dall'attore [[Otto Kruger]], e Groucho tornò a interpretarlo solo diversi anni più tardi, in allestimenti teatrali estivi e in una versione televisiva dell'aprile 1964 sulla NBC, all'interno della serie antologica ''[[Polvere di stelle (serie televisiva)|Polvere di stelle]]''<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 134}}.</ref>.
 
==== I libri ====
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Nel 1964, un funzionario della [[Library of Congress]], la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, interpellò Groucho dopo essere venuto a conoscenza della corrispondenza da lui intrattenuta per diversi anni con il poeta e drammaturgo inglese [[Thomas Stearns Eliot]]<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 80}}.</ref>. Alla richiesta di depositare presso la prestigiosa istituzione i suoi carteggi epistolari dei decenni precedenti, Groucho si sentì onorato e accettò con entusiasmo. Tenuto conto che si era sempre considerato «uno scrittore part-time e ai margini» e che non aveva mai completato la propria istruzione scolastica, la richiesta della Library of Congress costituì per lui un particolare motivo di orgoglio e una delle maggiori soddisfazioni raccolte nella sua lunga carriera, sia in campo letterario che nel mondo dello spettacolo<ref name=G50-51>{{cita|Grouchismi 2000|pp. 50-51}}.</ref>.
 
La pubblicità creatasi intorno all'evento riaccese l'interesse per i suoi scritti e portò alla pubblicazione, nel febbraio del 1967, de ''[[Le lettere di Groucho Marx]]'', a cura della casa editrice [[Simon & Schuster]]<ref name=G299>{{cita|Grouchismi 2000|p. 299}}.</ref><ref>{{cita libro|Stefan|Kanfer|The essential Groucho: writings by, for and about Groucho Marx|2008|Penguin|url=https://books.google.it/books?id=vbwDbGo5VN0C&pg=PT111&lpg=PT111&dq=%22The+Groucho+Letters%22+1967+%22library+of+congress%22&source=bl&ots=ldLi8ILlXJ&sig=w4UBGAyecsLlr8I4eWRQHP8FOpU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjM6MeAlfPRAhUGPxQKHczyCiEQ6AEINTAD#v=onepage&q=%22The%20Groucho%20Letters%22%201967%20%22library%20of%20congress%22&f=false|titolo=The essential Groucho: writings by, for and about Groucho Marx|lingua=en|editore=Penguin|curatore=Stefan Kanfer|anno=2008}}</ref>. La raccolta comprende sia le lettere scritte da Groucho che quelle a lui inviate da corrispondenti altrettanto brillanti, fra i quali erano annoverati artisti e letterati tra i più famosi e arguti del mondo. Malgrado le recensioni contrastanti, il libro ebbe molto successo e venne negli anni ristampato diverse volte e tradotto in varie lingue<ref name=G50-51/><ref>{{cita web|url=https://www.worldcat.org/title/groucho-letters/oclc/60114510/editions?start_edition=1&sd=asc&referer=br&se=yr&qt=sort_yr_asc&editionsView=true&fq=|titolo=The Groucho letters|lingua=en, it|accesso=8 febbraio 2020}}</ref>. In Italia fu pubblicato dalla casa editrice [[Adelphi]], con la traduzione di [[Davide Tortorella]], nel 1992<ref>{{cita web|url=https://www.worldcat.org/title/lettere-di-groucho-marx/oclc/797817670&referer=brief_results|titolo=Le lettere di Groucho Marx|lingua=en, it|accesso=8 febbraio 2020|lingua=en, it}}</ref><ref name=M276>{{cita|Martello 2010|p. 276}}.</ref>.
 
L'organizzazione dell'opera non segue un ordine cronologico nella successione delle lettere, ma una divisione per argomenti che all'uscita suscitò qualche critica<ref name=G50-51/>. La raccolta presenta, tra le altre, alcune lettere indirizzate al figlio Arthur, ai fratelli Harpo e Gummo, e ad altri componenti della famiglia Marx, e la corrispondenza scambiata con l'ufficio legale della Warner Bros. all'epoca del film ''Una notte a Casablanca''<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 80-84}}.</ref>. Non mancano i duetti epistolari con altre personalità del mondo dello spettacolo, come gli attori [[Peter Lorre]], [[Jerry Lewis]] e [[Fred Allen]]<ref name=M276/> e gli scrittori e sceneggiatori Arthur Sheekman<ref>{{cita|Martello 2010|p. 274}}.</ref> e [[Goodman Ace]]<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 98}}.</ref>. Celebre è il carteggio intercorso con T.S. Eliot tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, da cui emerge l'intesa umana e intellettuale instauratasi tra i due corrispondenti<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 85-93}}.</ref>.
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==== Erin Fleming e gli ultimi anni ====
Nel 1970 le sue condizioni di salute peggiorarono, a seguito di prolungati disturbi alle [[adenoidi]], per cui dovette essere sottoposto a un intervento chirurgico che ebbe comunque buon esito<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 325}}.</ref>. Nel 1971 fu colpito da un [[ictus]] che rallentò le sue articolazioni vocali e compromise lievemente la sua attività cerebrale. Nell'agosto dello stesso anno, durante una cena in casa di amici, conobbe la ventinovenne [[Erin Fleming]], un'aspirante attrice di origine canadese, e dopo pochi giorni l'assunse come segretaria<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 342-345}}.</ref>. Ella esercitò subito una notevole influenza sull'anziano attore, diventandone la manager e spingendolo a riprendere l'attività artistica, malgrado i suoi malanni<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 351-352}}.</ref>. In quel periodo Groucho fece frequenti apparizioni, spesso a fianco di lei, nei talk show televisivi condotti da [[Dick Cavett]], [[Johnny Carson]] e [[Merv Griffin]], e nella [[situation comedy]] ''[[The Bill Cosby Show]]''<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 362}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx and Alice Cooper at Rancho Mission Viejo, 1974 (25770467042).jpg|thumb|verticale=1.1|Groucho Marx con [[Alice Cooper]] al Rancho Mission Viejo (1974). I due avevano stretto una profonda amicizia dopo essersi conosciuti ad una festa di compleanno di [[Frank Sinatra]], in cui avevano cantato in duetto<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://q1057.com/alice-cooper-and-groucho-marx-an-unlikely-friendship/|titolo=Alice Cooper And Groucho Marx: An Unlikely Friendship|autore=Jennifer Beaudoin|accesso=5 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>]]
Nel maggio del 1972, comparve in un [[recital]] alla [[Carnegie Hall]] di New York, riscuotendo un enorme successo e ottime recensioni da parte dei critici<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 356}}.</ref>. Pochi giorni più tardi si recò a [[Cannes]], dove fu la star del [[Festival del cinema di Cannes|Festival del Cinema]], ritrovando in parte la sua sarcastica verve sul palco e nelle interviste, e dove venne insignito della [[Ordine delle arti e delle lettere|commenda delle arti e delle lettere]]<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 357}}.</ref>. Tra il 1973 e il 1974 la sua salute si deteriorò ulteriormente<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 366-371}}.</ref>, ma la sua popolarità ebbe un nuovo impulso grazie alla riproposta televisiva di una serie di vecchie puntate del quiz ''You Bet Your Life'', raggruppate come ''The Best of Groucho''<ref>{{cita|Wolf 1978|p. 133}}.</ref>. Nello stesso tempo la [[Universal Studios]], dopo vent'anni di oblio e di controversie legali, mise nuovamente in circolazione il film ''Animal Crackers'', che fu apprezzato anche dalle giovani generazioni di spettatori<ref>{{cita libro|autore=Steve |Stoliar|lingua=en|titolo=Raised Eyebrows: My Years Inside Groucho's House|editore=1996|General Publishing Group|annolingua=1996en|pp=24-27|isbn=978-1-59393-652-5}}</ref>. A coronamento di questi eventi, l'[[Academy of Motion Picture Arts and Sciences]] decise di conferirgli un Oscar onorario per «la brillante attività e per i risultati ineguagliabili ottenuti dai fratelli Marx nell'arte della commedia cinematografica»<ref name=Oscar>{{cita web|sito=Academy Awards Acceptance Speech Database|lingua=en|url=http://aaspeechesdb.oscars.org/link/046-24/|titolo=To Groucho Marx in recognition of his brilliant creativity and for the unequalled achievements of the Marx Brothers in the art of motion picture comedy.|accesso=5 febbraio 2020}}</ref>. Visibilmente invecchiato e fragile, ritirò il premio a nome dei fratelli Chico e Harpo, e della storica co-interprete Margaret Dumont, da tempo deceduti<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 372-374}}.</ref>.
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{{citazione|Grazie. Voglio ringraziare coloro che hanno votato per me per ottenere questo premio. Vorrei che Harpo e Chico potessero essere qui per condividerlo con me, questo grande onore. Vorrei anche che Margaret Dumont potesse essere qui. È stata una donna fantastica per me, anche se non ha mai capito nessuno dei miei scherzi. Diceva "Julie, di cosa stanno ridendo?" Ma soprattutto voglio ringraziare mia madre, perché senza di lei non saremmo mai stati niente. E, infine, vorrei ringraziare Erin Fleming che ha reso la mia vita degna di essere vissuta e che capisce tutte le mie battute.|Il discorso integrale di Groucho Marx all'assegnazione del suo Oscar onorario.<ref name=Oscar/>|Thank you. I want to thank those who voted for me to get this award. I wish that Harpo and Chico could be here to share it with me, this great honor. I wish Margaret Dumont could be here, too. She was a great straight woman for me, even though she never understood any of my jokes. She used to say, "Julie, what are they laughing at?" But most of all I want to thank my mother, because without her we never would have been anything. And last of all I'd like to thank Erin Fleming who makes my life worth living and who understands all my jokes.|lingua=en}}
Nei due anni successivi l'influenza di Erin Fleming contribuì al progressivo allontanamento di Groucho dai suoi familiari, in particolar modo dal figlio Arthur, secondo il quale la donna assunse il pieno controllo del ménage quotidiano e degli affari del padre in qualità di sua segretaria, manager e compagna di vita, nonché l'arbitraria sorveglianza sulla sua salute sempre più precaria, isolandolo da vecchi amici e conoscenti, e giungendo a tentare di farsi adottare da lui come figlia<ref>{{cita|Arthur Marx 2007|p. 382-383}}.</ref>. Le tensioni sfociarono in una lunga battaglia legale in cui la Fleming e Arthur, che si era riavvicinato affettivamente al padre all'inizio del 1977, si contesero il ruolo di tutore permanente dell'anziano attore, la cui avanzata [[senilità]] non gli consentiva più alcun tipo di gestione della propria vita. L'iter giudiziario portò alla nomina del vecchio amico e collaboratore Nat Perrin quale tutore temporaneo, e successivamente di Andy Marx, figlio di Arthur, nel luglio 1977<ref name=A422>{{cita|Arthur Marx 2007|pp. 400-422}}.</ref>.
[[File:Groucho Marx Grave.JPG|thumb|left|La tomba di Groucho]]
La salute di Groucho nel frattempo continuò a declinare, tanto che quando suo fratello minore [[Gummo Marx|Gummo]] morì all'età di 83 anni il 21 aprile 1977, egli non ne fu informato per il timore che le sue condizioni si aggravassero<ref>{{cita giornalenews|lingua=en|titolo=https://www.nytimes.com/1977/04/22/archives/gummo-marx-managed-comedians.html|Gummo Marx, Managed Comedians |periodico=[[The New York Times]]|22 aprile 1977|14 febbraio 2020|en}}</ref>. Ciononostante mantenne il suo senso dell'umorismo fino alla fine. George Fenneman, il suo amico annunciatore radiofonico e televisivo, spesso si ricordava di quando, in una delle ultime visite che fece a casa sua, giungendo il momento di andare, sollevò Marx dalla sedia a rotelle, si mise le sue braccia attorno al busto e iniziò a farlo «camminare» all'indietro attraverso la stanza verso il suo letto; e mentre lo faceva, sentì la voce debole del comico all'orecchio che gli sussurrava «Fenneman, sei sempre stato un pessimo ballerino»<ref>{{cita giornalenews|titolo=GeorgeAssociated Fenneman, Sidekick To Groucho Marx, Dies at 77Press|url=https://www.nytimes.com/1997/06/05/us/george-fenneman-sidekick-to-groucho-marx-dies-at-77.html|periodico=George Fenneman, Sidekick To Groucho Marx, Dies at 77|[[The New York Times]]|lingua=en|data=5 giugno 1997|accesso=12 febbraio 2020|en}}</ref>. Un altro aneddoto riguarda il suo ultimo ricovero: quando un'infermiera gli si avvicinò con un termometro spiegando che voleva vedere se avesse la febbre, lui rispose: «Non essere sciocca - tutti hanno una temperatura»<ref group=N>In inglese il termine "temperature" significa sia "temperatura" che "febbre".</ref><ref>{{cita news|Dick Cavett|titolo=They Dressed like Groucho|http://opinionator.blogs.nytimes.com/2012/04/20/they-dressed-like-groucho/|They Dressed Like Groucho|[[The New York Times]]|20 aprile 2012|12 febbraio 2020|en}}</ref>. L'attore [[Elliott Gould]] infine raccontò di un simile accaduto<ref>{{cita web|http://www.compassionandchoices.org/2013/07/10/famed-actor-elliott-gould-recalls-groucho-marxs-final-days/|Famed Actor Elliott Gould Recalls Groucho Marx’s Final Days|12 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140106051519/http://www.compassionandchoices.org/2013/07/10/famed-actor-elliott-gould-recalls-groucho-marxs-final-days/|lingua=en}}</ref>:{{citazione|I recall the last time I saw Groucho, he was in the hospital, and he had tubes in his nose and "What have you?" he said. And when he saw me, he was weak, but he was there; and he put his fingers on the tubes and played them like it was a clarinet. Groucho played the tubes for me, which brings me to tears.||Ricordo che l'ultima volta che ho visto Groucho, era in ospedale, aveva i tubi al naso e mi chiese "Che hai?". E quando mi ha visto, era debole, ma era lì; e mise le dita sui tubi e li suonò come se fosse un clarinetto. Groucho ha suonato i tubi per me, il che mi fa piangere.|lingua=en}}
 
=== La morte ===
Il 22 giugno 1977, Groucho fu ricoverato per una [[polmonite]] all'ospedale Cedar Sinai di Los Angeles, dove trascorse gli ultimi giorni in stato di semi-incoscienza e morì il pomeriggio del 19 agosto 1977, all'età di 86 anni, assistito da Arthur, dalla nuora Lois e dal nipote Andy<ref name=A422/>. La notizia della sua scomparsa però passò in secondo piano in quanto la prematura dipartita di [[Elvis Presley]], avvenuta solo tre giorni prima, aveva monopolizzato l'attenzione della stampa americana e mondiale<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 108}}.</ref>. Arthur Marx raccontò «che non voleva avere un [[funerale]]. Li considerava una barbarie. Me lo aveva detto moltissime volte. Voleva soltanto essere [[cremazione|cremato]] e non gli interessava di cosa ne sarebbe stato delle sue ceneri. Non credeva in una vita dopo la morte, ma una volta, scherzando, mi aveva detto che, se ce ne fosse stata una, lui avrebbe voluto trovarsi accanto ad [[Abraham Lincoln|Abramo Lincoln]], [[William Shakespeare]] e [[George S. Kaufman]]»<ref name=A422/>. Le sue ceneri riposano all'Eden Memorial Park Cemetery di Los Angeles, sotto una semplice lapide che reca il suo nome, l'anno di nascita e di morte, e la [[stella di David]]<ref>{{cita libro|autore=Scott |Wilson|titolo= Resting Places: The Burial Sites of More Than 14,000 Famous Persons|editore=2016|McFarland & Company, Inc., Publishers|anno=2016|paginap=484|lingua=en}}</ref>.
 
== La comicità di Groucho ==
[[File:Hollywood steps out (36).png|thumb|right|Le caricature di Groucho Marx e [[Clark Gable]] nel cortometraggio d'animazione ''[[Una serata a Hollywood]]'' (1941) di [[Tex Avery]]]]
{{citazione|Mi rifiuto di appartenere ad un club che mi accetta fra i suoi membri.|Groucho Marx<ref name=A/>|I refuse to belong to any club that would have me as a member.|lingua=en}}
[[File:George S. Kaufman.jpg|thumb|verticale=0.7|left|«Groucho Marx è l'unico attore a cui abbia mai concesso di andare ''ad libitum'' in uno spettacolo che ho scritto. Questo perché non riuscivo a fermarlo.»<br /><div style="text-align:right;">—[[George S. Kaufman]]<ref>Dalle note introduttive di ''An Evening With Groucho'' (1972), edito su vinile da [[A&M Records]] con il codice SP3515 ({{cita web|url=https://www.discogs.com/Groucho-Marx-An-Evening-With-Groucho/release/4440762|titolo=Groucho Marx ‎– An Evening With Groucho|sito=[[Discogs]]|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|lingua=en}})</ref></div>]]
Il ricorso al [[nonsense]], alle storpiature linguistiche e al [[non sequitur (logica)|non sequitur]] ha caratterizzato la comicità verbale di Groucho Marx, basata sulla grande capacità di improvvisazione, sull'uso funambolico della parola e delle sue infinite possibilità di applicazione. La sua torrenziale conversazione in scena, sempre interrotta ma mai veramente troncata dagli impotenti interlocutori, è una forza distruttrice che si fa beffe delle convenzioni sociali e della morale, concetti riservati ai mediocri e agli ottusi<ref name=CV12-13>{{cita|Carabba/Vannini 1979|pp. 12-13}}.</ref>.
Il fine supremo della sua comicità, così come quella dei suoi fratelli, è la catastrofe: pur rivestendo quasi sempre cariche ufficiali nei suoi ruoli, Groucho si rivela infatti subito votato a prendere il comando delle situazioni e a rovesciare ironicamente il sistema<ref name=CV12-13/>. Durante la sua lunga carriera teatrale e cinematografica, interpretò una lunga serie di personaggi con mestieri onorevoli e gratificanti, ma sempre al limite della legalità e della moralità: il direttore d'albergo fallito, l'esploratore millantatore, il dissoluto rettore di università, l'uomo politico corrotto, l'avvocato imbroglione, il finto medico opportunista, l'impresario teatrale maneggione, il detective amorale, ruoli caratterizzati sempre da un unico denominatore comune, l'incontenibile sfrontatezza nei confronti della società, rappresentata dai malcapitati che restano vittime delle sue irriverenti mascalzonate, e dalle partner femminili, che egli corteggia con romantica insistenza per poi disorientarle con la sua impudenza<ref>{{cita|Kanfer 2000|pp. 116-117}}.</ref><ref name="Carabba1617">{{cita|Carabba/Vannini 1979|pp. 16-17}}.</ref>.
 
Sul palco e sullo schermo, sbeffeggia sfrontatamente la professione medica, legale, militare, l'[[establishment]] cinematografico, l'alta società, praticamente tutti i bastioni del potere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. X}}.</ref>, mentre la sua maschera buffa (baffoni, figura smontabile e sigaro da masticare)<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 13}}.</ref> e la sua capacità di improvvisare le battute dei dialoghi ricalcano i canoni della [[commedia dell'arte]]<ref name="Carabba1617" />.
{{citazione|Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa|Battuta attribuita a Groucho Marx<ref>{{cita web|url=https://quoteinvestigator.com/2012/07/02/wonderful-party-not/|titolo=I’ve Had a Perfectly Wonderful Evening, But This Wasn’t It|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|sito=Quote Investigator}}</ref>|I've had a perfectly wonderful evening. But this wasn't it.|lingua=en}}
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Sul palco e sullo schermo, sbeffeggia sfrontatamente la professione medica, legale, militare, l'[[establishment]] cinematografico, l'alta società, praticamente tutti i bastioni del potere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. X}}.</ref>, mentre la sua maschera buffa (baffoni, figura smontabile e sigaro da masticare)<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 13}}.</ref> e la sua capacità di improvvisare le battute dei dialoghi ricalcano i canoni della [[commedia dell'arte]]<ref name="Carabba1617" />.
{{citazione|Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa|Battuta attribuita a Groucho Marx<ref>{{cita web|url=https://quoteinvestigator.com/2012/07/02/wonderful-party-not/|titolo=I’veI've Had a Perfectly Wonderful Evening, But This Wasn’tWasn't It|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|sitolingua=Quote Investigatoren}}</ref>|I've had a perfectly wonderful evening. But this wasn't it.|lingua=en}}
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== Influenza culturale ==
=== Nel cinema e nel teatro ===
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La sua comicità surreale ed effervescente è stata inoltre fonte d'ispirazione per numerosi comici successivi di matrice ebraica, da [[Woody Allen]] a [[Mel Brooks]]<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 97}}.</ref>, mentre la maschera comica da lui creata (occhiali dalla montatura tonda, sopracciglia folte, baffoni dipinti e sigaro) è diventata un popolare [[personaggio tipo|stereotipo]], ripreso in parecchie produzioni, vignette e caricature. Citazione emblematica, ad esempio, è la carota che [[Bugs Bunny]] ha costantemente tra i denti<ref>{{cita|Martello 2010|p. 314}}.</ref>.
 
Molti sono gli omaggi di Allen alla comicità marxiana: ad esempio nel film ''[[Prendi i soldi e scappa]]'' (1969), strutturato con la tecnica del [[falso documentario]], i genitori del protagonista Virgil Starkwell, mentre rispondono alle domande di un cronista, indossano maschere con le fattezze di Groucho<ref>{{cita|Carabba/Vannini 1979|p. 54}}.</ref>; in ''[[Manhattan (film)|Manhattan]]'' (1979), Isaac Davis cita Groucho Marx tra le cose per cui vale la pena di vivere<ref>{{cita libro|autore=Ian |Jarvie|lingua=en|titolo=Philosophy of the Film: Epistemology, Ontology, Aesthetics|editore=1987|Routledge & Kegan Paul Ltd.|annolingua=1987en|isbn= 978-0710210166}}</ref>; in ''[[Hannah e le sue sorelle]]'' (1986), il nevrotico e depresso personaggio di Mickey Sachs capita in un cinema durante la proiezione de ''La guerra lampo dei fratelli Marx'' e - vedendo Groucho piroettare spensierato sullo schermo - trova le giuste motivazioni per continuare a vivere<ref>{{cita|Kanfer 2000|p. 36}}.</ref>; infine, ''[[Tutti dicono I Love You]]'' (1996) è ricco di citazioni al cinema di Marx, dal titolo stesso (che riprende l'omonima canzone da ''[[I fratelli Marx al college]]'' del 1932<ref>{{cita webnews|autore= Erin Elisavet Kozak|lingua=en|titolo=The Marx Brothers’ “Everyone Says ‘I Love You'” in Film and Popular Music|url=https://www.78rpmcommunity.com/2018/11/29/the-marx-brothers-everyone-says-i-love-you-in-film-and-popular-music/|accesso=The Marx Brothers' "Everyone Says 'I Love You'" in Film and Popular Music|78rpm Collectors' Community|29 novembre 2018|7 febbraio 2020|en}}</ref>) alla scena della festa in cui i partecipanti sono tutti camuffati con il sigaro e i baffoni e cantano in francese ''Hooray for Captain Spaulding'' (da ''[[Animal Crackers (film 1930)|Animal Crackers]]'')<ref>{{cita webnews|autore= Maddalena Marinelli Marinelli|data=3 agosto 2011|titolo=DVD – " Tutti dicono I love you", di Woody Allen|url=https://www.sentieriselvaggi.it/dvd-tutti-dicono-i-love-you-di-woody-allen/|sito=DVD – " Tutti dicono I love you", di Woody Allen|[[Sentieri selvaggi (rivista)|Sentieri selvaggi]]|3 agosto 2011|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>. Un'altra citazione è presente in ''[[Terror Train]]'' (1980), pellicola [[slasher]] canadese in cui il killer compie i suoi delitti indossando una maschera con le caricaturali fattezze di Groucho<ref>{{cita|Martello 2010|pp. 314-316}}.</ref>.
{| class="toccolours" style="float: left; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#white; color:black; width:30em; max-width: 30%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" |{{en}}«As Groucho Marx once said, "Anyone can get old — all you have to do is to live long enough".»<br /> {{it}}«Come una volta Groucho Marx disse: "Chiunque può invecchiare, tutto ciò che devi fare è vivere abbastanza a lungo"».
|-
| style="text-align: right;" |La regina [[Elisabetta II]] alla celebrazione del suo ottantesimo compleanno nel 2006<ref>{{cita webnews||url=http://www.sbs.com.au/news/article/2006/06/16/groucho-marks-queens-80th|sito=SBS News|data=22 agosto 2013|titolo=Groucho marks Queen's 80th|lingua=enSBS News|22 agosto 2013|accesso=5 febbraio 2020|en}}</ref>
|}
Dal 1986 l'attore teatrale statunitense Frank Ferrante si esibì come Groucho Marx sul palcoscenico, presentando periodicamente in tournée negli Stati Uniti e in Canada, sotto i diritti concessi dalla famiglia Marx, uno spettacolo intitolato ''An Evening with Groucho'', con il sostegno di interpreti secondari e del pianista Jim Furmston come accompagnatore musicale. Alla fine degli anni ottanta recitò inoltre nello spettacolo [[off-Broadway]] ''Groucho: A Life in Revue'', scritto da Arthur Marx (in cui vestiva i panni del comico dai 15 agli 85 anni) e successivamente registrato per la [[PBS (azienda)|PBS]] nel 2001<ref>{{cita web |url=http://www.lortel.org/LLA_archive/index.cfm?search_by=show&id=647 |titolo=Groucho: A Life in Revue|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070916211312/http://www.lortel.org/LLA_archive/index.cfm?search_by=show&id=647|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita webnews|Michael Buening|url=https://www.popmatters.com/groucho-a-life-in-revue-2496242796.html|lingua=en |titolo=Groucho: A Life in Revue|[[PopMatters]]|4 maggio 2005|accesso=5 febbraio 2020|autore=Michael Buening|data=4 maggio 2005|sito=[[PopMatters]]en}}</ref>. Nel 1982 [[Gabe Kaplan]] aveva comunque già girato una versione della stessa opera, intitolata ''Groucho''<ref> {{cita web|autore= Hal Erickson| titolo=Gabe Kaplan As Groucho|url=https://movies.nytimes.com/movie/19088/Gabe-Kaplan-As-Groucho/overview|sito=Gabe AllKaplan MediaAs GuideGroucho|5 Newfebbraio York Times2020|lingua=en|accesso=5 febbraio 2020}}</ref>.
[[File:VlasicPickles.JPG|thumb|Una campagna pubblicitaria di lunga data per l'azienda di sottaceti statunitense Vlasic Pickles presenta la cicogna del logo che imita le movenze e la voce di Groucho<ref> {{cita news|Stuart Elliott|url=https://www.nytimes.com/2007/05/30/business/media/29adnewsletter1.html?pagewanted=print|autore=Stuart Elliott|titolo=Pink or Blue? These Bundles of Joy Are Always Green|lingua=en|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=2007-05-30 maggio 2007|accesso=14 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>]]
 
In [[Italia]], dal 1986 il personaggio di [[Groucho (personaggio)|Groucho]] è stato inserito da [[Tiziano Sclavi]] come fedele assistente di [[Dylan Dog]], ''l'indagatore dell'incubo'' protagonista del [[fumetto]] di successo della editrice [[Bonelli editore|Bonelli]]<ref>{{cita web|url=http://www.mydylandog.it/index.asp?p=190&m=4&tipo=groucho|titolo=Groucho|accesso=31 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100513041814/http://www.mydylandog.it/index.asp?p=190&m=4&tipo=groucho}}</ref>. Il personaggio tuttavia non compare nella [[Dylan Dog - Il film|versione cinematografica del fumetto]], realizzata nel 2009 negli Stati Uniti, in quanto gli eredi di Groucho Marx non hanno concesso l'uso del nome e delle sembianze per il personaggio<ref>{{cita news|[[Stefano Feltri]]|https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/dylan-dog-un-incubo-di-cartapesta/99363/|Dylan Dog: un incubo di cartapesta|[[Il Fatto Quotidiano]]|23 marzo 2011|31 gennaio 2019}}</ref>.
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=== Nella musica ===
[[File:Marx-Lennon Abkhazia stamp.jpg|thumb|left|Marx e Lennon su un francobollo dell'[[Abcasia]] del 1994]]
Il gruppo di [[Umorismo surreale|comici surreali]] statunitense The Firesign Theatre inserì nella copertina del loro secondo album ''How Can You Be in Two Places at Once When You're Not Anywhere at All?'' (1969) due fotografie di Groucho Marx e [[John Lennon]] incorniciate da finte lettere in cirillico che compongono la scritta "ДLL НДІL МДЯЖ LЄИИФИ"<ref> {{cita web|lingua=en|titolo=The Firesign Theatre ‎– How Can You Be In Two Places At Once When You're Not Anywhere At All?|accesso=5 gennaio 2020|url=https://www.discogs.com/it/The-Firesign-Theatre-How-Can-You-Be-In-Two-Places-At-Once-When-Youre-Not-Anywhere-At-All/release/843896|The Firesign Theatre ‎– How sitoCan You Be In Two Places At Once When You're Not Anywhere At All?|5 gennaio 2020|lingua=[[Discogs]]en}}</ref>.
 
Il cantautore britannico [[Elton John]] incontrò Groucho nei primi anni settanta, evento del quale è testimone una foto che ritrae Marx puntare sia il dito indice che il pollice verso il cantante a mo' di revolver. Questi trovò la sua reazione spontanea di alzare le mani e rispondere «Non spararmi! Sono solo il pianista!» così divertente che la riutilizzò come [[Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player|titolo del suo album del 1973]]. Nella cover è inoltre visibile la locandina del film ''[[I cowboys del deserto]]''<ref> {{cita libro|autore=David |Buckley|lingua=en|anno=2007|titolo=Elton: The Biography|2007|Chicago Review Press|lingua=en|url=https://books.google.com/books?id=rVXrl8aZP0kC|editore=Chicago Review Press|isbn=1-55652-713-6}}</ref>.
 
Il complesso [[glam-rock]] inglese [[Queen (gruppo musicale)|Queen]] intitolò due suoi album in onore di Groucho: ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975) e ''[[A Day at the Races]]'' (1976), presi direttamente dai rispettivi lungometraggi dei fratelli Marx diretti da [[Sam Wood]]. Nel marzo 1977, Groucho invitò i Queen a fargli visita nella sua casa di [[Los Angeles]]; in quell'occasione [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]] e [[Roger Meddows-Taylor]] eseguirono la loro canzone ''<nowiki>'</nowiki>39'' (da ''A Night at the Opera'') [[a cappella]]<ref>{{cita libro|titolo=Queen: The Ultimate Illustrated History of the Crown Kings of Rock|pagina=96|lingua=en|editore= Voyageur Press|anno=2009}}</ref>.
{{Clear}}
 
Il complesso [[glam-rock]] inglese [[Queen (gruppo musicale)|Queen]] intitolò due suoi album in onore di Groucho: ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975) e ''[[A Day at the Races]]'' (1976), presi direttamente dai rispettivi lungometraggi dei fratelli Marx diretti da [[Sam Wood]]. Nel marzo 1977, Groucho invitò i Queen a fargli visita nella sua casa di [[Los Angeles]]; in quell'occasione [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]] e [[Roger Meddows-Taylor]] eseguirono la loro canzone ''<nowiki>'</nowiki>39'' (da ''A Night at the Opera'') [[a cappella]]<ref>{{cita libro|titolo=Phil|Sutcliffe|Queen: The Ultimate Illustrated History of the Crown Kings of Rock|pagina2009|Voyageur Press|p=96|lingua=en|editore= Voyageur Press|anno=2009}}</ref>.
{{Clearclear}}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere
|collegamento_onorificenza=Ordine delle arti e delle lettere
|data=1974<ref>{{cita|Martello 2010}}.</ref><ref>{{cita libro|lingua=frThomas|Lumière|Meurtres au Festival de Cannes|1991|[[Calmann-Lévy]]|url=https://books.google.it/books?id=RfJXDwAAQBAJ&pg=PT37&lpg=PT37&dq=commandeur+des+arts+et+des+lettres+groucho+marx&source=bl&ots=rC6O6H9hqF&sig=ACfU3U3rYSf71d9flYpY8alOVK3Ts5vArA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjb-eG4vcLnAhVcxcQBHUrHAekQ6AEwDHoECAoQAQ#v=onepage&q=commandeur%20des%20arts%20et%20des%20lettres%20groucho%20marx&f=false|autorelingua=Thomas Lumière|titolo=Meurtres au Festival de Cannes|anno=1991fr|isbn=978-2-7021-1859-7}}</ref>
|motivazione=
}}
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;Da solo
* ''Hollywood on Parade No. 11'', regia di Louis Lewyn (1933)<ref group=N>Cortometraggio. Con [[Harpo Marx|Harpo]].</ref>
* ''Screen Snapshots Series 16, No. 3'', regia di Ralph Staub (1936)<ref group=N name="bui">Cortometraggio.</ref>
* ''Yours for the Asking'', regia di [[Alexander Hall]] (1936)<ref group=N name="gs">Cameo.</ref>
* ''Sunday Night at the Trocadero'', regia di [[George Sidney]] (1937)<ref group=N name="bui"/>
* ''[[Copacabana (film)|Copacabana]]'', regia di [[Alfred E. Green]] (1947)
* ''[[Assedio d'amore]]'' (''Mr. Music''), regia di [[Richard Haydn]] (1950)<ref group=N name="gs"/>
* ''[[Questi dannati quattrini]]'' (''Double Dynamite''), regia di [[Irving Cummings]] (1951)
* ''[[Una ragazza in ogni porto]]'' (''A Girl in Every Port''), regia di [[Chester Erskine]] (1952)
* ''Screen Snapshots: Playtime in Hollywood'', regia di Ralph Staub (1956)<ref group=N name="bui"/>
* ''[[L'inferno ci accusa]]'' (''The Story of Mankind''), regia di [[Irwin Allen]] (1957)<ref group=N name="gs"/>
* ''[[La bionda esplosiva]]'' (''Will Success Spoil Rock Hunter?''), regia di [[Frank Tashlin]] (1957)
* ''[[Skidoo (film)|Skidoo]]'', regia di [[Otto Preminger]] (1968)
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* ''[[General Electric Theater]]'' - Serie TV, [[Episodi di General Electric Theater (decima stagione)#The Hold-Out|10x16]] (1962)
* ''[[Polvere di stelle (serie televisiva)|Polvere di stelle]]'' (''Bob Hope Presents the Chrysler Theatre'') - Serie TV, [[Episodi di Polvere di stelle (prima stagione)#Time For Elizabeth|1x16]] (1962)
* ''[[Strega per amore]]'' (''I Dream of Jeannie'') - Serie TV, [[Episodi di Strega per amore (seconda stagione)#La più grande invenzione del mondo|2x17]] (1967)<ref>{{cita web|url=http://www.tvparty.com/moviemarx2.html |titolo=Groucho Marx on Television Part Two - The Sixties and Seventies|sito=TVparty.com |accesso=8 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>
* ''[[Giulia (serie televisiva)|Giulia]]'' (''Julia'') - Serie TV, 1x11 (1968)
 
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== Opere ==
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx |titolo= Letti||Lindau|Torino|titolooriginale=Beds |curatore=Luca Rocca|annooriginale= 1930|editore= Edizioni Lindau|città=Torino|data=31 agosto 2017|isbn=978-88-6708-751-8}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|autore2=Otto Soglow |titolo= [[many Happy Returns|Many Happy Returns!: An Unofficial Guide To Your Income Tax Problems]]|annooriginale= 1942|editore= [[Simon and Schuster]]|autore2=Otto Soglow|annooriginale= 1942|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx |titolo=[[Groucho e io]]|1997|[[Adelphi]]|Milano|titolooriginale=Groucho and Me|annooriginale= 1959|editore= [[Adelphi]]|città=Milano|edizione=2|data=1997|isbn=978-88-459-1340-2}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|curatore= Davide Tortorella |titolo=[[Le lettere di Groucho Marx]] |annooriginale= 1967|data=1997|edizione=3|editore= [[Adelphi]]|Milano|curatore=Davide Tortorella|cittàannooriginale=Milano 1967|edizione=3|isbn=88-459-1301-5}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx |traduttore=Marco Spagnoli |titolo= Se mi sposi non guarderò mai più un altro cavallo||Nuovi equilibri|Viterbo|traduttore=Marco Spagnoli|annooriginale= 1998 |edizione= 2|editore=Nuovi equilibri |città=Viterbo |isbn=88-7226-412-X }}
 
== Doppiatori italiani ==
La comicità di Groucho Marx, basata sulla veloce parlantina e sul ricorso serrato ai giochi di parole e agli equivoci grammaticali, ha sempre presentato difficoltà di traduzione al momento del doppiaggio<ref name=W137>{{cita|Wolf 1978|p. 137}}.</ref>.
* [[Stefano Sibaldi]] in ''Una notte all'opera'', ''Un giorno alle corse''<ref name=doppiaggio>{{cita libro|autore=Massimo |Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli|lingua=it|titolo=Il doppiaggio nel cinema di Hollywood|editore=2014|Bulzoni Editore|annoautore2=2014Enrico Lancia|pagineautore3=68Fabio Melelli|isbn=978-88-7870-956-0}}</ref>, ''Tre pazzi a zonzo'', ''I cowboys del deserto'', ''Il bazar delle follie'', ''Una notte a Casablanca'', ''Copacabana'', ''Una notte sui tetti''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di STEFANO SIBALDI|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocissib.htm|autore=AntonioLa Genna|sito=[[Ilpagina mondodi deiSTEFANO doppiatori]]SIBALDI|9 febbraio 2020}}</ref><ref name=doppiaggio/>;
* [[Giorgio Lopez]] in ''Noci di cocco'', ''Animal Crackers - Matti da legare'', ''Monkey Business - Quattro folli in alto mare'', ''Un giorno alle corse'' (ridoppiaggio del 1990)<ref name=doppiaggio/>, ''Servizio in camera'', ''Tre pazzi a zonzo'' (ridoppiaggio del 1990), ''I cowboys del deserto'' (ridoppiaggio del 1990), ''Una ragazza in ogni porto''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di GIORGIO LOPEZ|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociglop.htm|autore=AntonioLa Gennapagina di GIORGIO LOPEZ|sito=[[Il9 mondofebbraio dei doppiatori]]2020}}</ref>;
* [[Carlo Romano]] in ''Assedio d'amore'', ''Questi dannati quattrini''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di CARLO ROMANO|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocicrom.htm|autore=AntonioLa Gennapagina di CARLO ROMANO|sito=[[Il9 mondofebbraio dei doppiatori]]2020}}</ref>;
* [[Luigi Pavese]] ne ''La bionda esplosiva'', ''L'inferno ci accusa''<ref>{{cita web| titolo =La pagina di LUIGI PAVESE|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocilp.htm|autore=AntonioLa Gennapagina di LUIGI PAVESE|sito=[[Il9 mondofebbraio dei doppiatori]]2020}}</ref>;
* [[Oreste Lionello]] ne ''La guerra lampo dei fratelli Marx''<ref name=doppiaggio/>, ''Una notte a Casablanca'' (primo ridoppiaggio del 1970)<ref>{{cita web| titolo =La pagina di ORESTE LIONELLO|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociol.htm|autore=AntonioLa Gennapagina di ORESTE LIONELLO|sito=[[Il9 mondofebbraio dei doppiatori]]2020}}</ref>;
* [[Elio Pandolfi]] in ''Horse feathers'', ''Una notte all'opera'' (ridoppiaggio del 1990)<ref>{{cita web|titolo=Pandolfi Elio - Biografie|accesso=9 febbraio 2020|url=http://www.tototruffa2002.it/biografie/pandolfi-elio.html|autore=SimonePandolfi Riberto,Elio|9 Danielefebbraio Palmesi e Federico Clemente2020}}</ref>;
* [[Gerolamo Alchieri]] ne ''Il bazar delle follie'' (ridoppiaggio televisivo<ref>{{cita web| titolo =Metro-Goldwyn-Mayer|accesso=9 febbraio 2020|url=http://www.fondocinema.it/fc-s-mgm2-1941.htm|I film della Metro-Goldwyn-Mayer|9 febbraio 2020}}</ref>), ''Una notte a Casablanca'' (secondo ridoppiaggio del 2004)<ref>{{cita web| titolo =La pagina di GEROLAMO ALCHIERI|accesso=9 febbraio 2020|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociga.htm|autore=AntonioLa Genna|sito=[[Ilpagina mondodi deiGEROLAMO doppiatori]]ALCHIERI|9 febbraio 2020}}</ref>.
 
== Riconoscimenti ==
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== Bibliografia ==
{{div col}}
* {{cita libro|lingua=enMichael|curatore=Michael Barson|titolo=Flywheel, Shyster, and Flywheel: The Marx Brothers' Lost Radio Show|anno=1988|editore=Pantheon Books||lingua=en|isbn=0-679-72036-7|pagina=1 |url=https://archive.org/details/flywheelshysterf00bars|cid=Barson}}
* {{cita libro|autore=Claudio |Carabba|curatore=Andrea Vannini|titolo=Sogni proibiti - I comici di Hollywood dai Marx Brothers a Woody Allen|anno=1979|editoreVallecchi||curatore=VallecchiAndrea Vannini|cid=Carabba/Vannini 1979}}
* {{cita libro|autore=Stefan |Kanfer|titolo=O quest'uomo è morto o il mio orologio si è fermato|anno=2000|editore=Einaudi|ISBNisbn=88-06-15351-X|cid=Kanfer 2000}}
* {{cita libro|autore=Douglas |Keesey|curatore= Paul Duncan|titolo= Marx Bros. Movie Icons.|anno=2007|Taschen|curatore=Paul Duncan|edizione=1|editore=Taschen|isbn=978-3-8228-2018-6|cid=Marx Bros. Movie Icons 2007}}
* {{cita libro|autore=Luca |Martello|titolo= Groucho e i suoi fratelli. La vita e l'arte dei Marx Bros.||Castelvecchi Editore||annooriginale= 2010 |edizione= 1|editore=Castelvecchi Editore |isbn=978-88-7615-367-9|cid=Martello 2010}}
* {{cita libro|autore=[[Arthur |Marx]]|titolo=La mia vita con Groucho. Crescere con i Fratelli Marx |anno=2007|editore=Effepi Libri|ISBNisbn=88-6002-007-7|cid=Arthur Marx 2007}}
* {{cita libro|autore=[[Harpo |Marx]]|curatore=Martina Biscarini|titolo=Harpo Speaks!|anno=2017|editoreErga|curatore=ErgaMartina Biscarini|ISBNisbn= 978-88-8163-912-0|cid=Harpo Speaks! 2017}}
* {{cita libro|autore=[[Fratelli Marx]]|curatore=Michael Barson|titolo=I fratelli Marx, legali da legare!|anno=1996|editore=Bompiani|ISBNautore=[[Fratelli Marx]]|curatore=Michael Barson|isbn=88-452-2810-X|cid=Legali da legare! 1996}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|titolo=Letti|anno=1995|editore=Lindau|ISBN|isbn=88-7180-125-3|cid=Marx ''Letti''}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|titolo=Groucho e io|anno=1997|editore=Adelphi|ISBNisbn=88-459-1340-6|cid=Groucho e io 1997}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|titolo=Memorie di un irresistibile libertino|anno=1999|editore=B.U.R.|ISBNisbn=88-17-10628-3|cid=Marx memorie 1999}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|titolo=Grouchismi. Storie brevi 1925-1973|anno=2000|editore=Mondadori|ISBNisbn=88-04-47329-0|cid=Grouchismi 2000}}
* {{cita libro|titolo= ||Cinema, la grande storia illustrata|anno=1981|edizione= 1|editore=De Agostini|ISBNisbn= 978-88-402-2670-5|cid=Cinema 1981}}
* {{cita libro|autore=William |Wolf|titolo=I Fratelli Marx|anno=1978|editore=Milano Libri Edizioni|cid=Wolf 1978}}
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=== Bibliografia di approfondimento ===
{{div col}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx|titolo=Many Happy Returns|città= New York|editore=Simon and Schuster|New York|annooriginale=1942|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx e Morrie Ryskin|titolo=The Cocoanuts|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx e Morrie Ryskin|titolo=Animal Crackers|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx,|Monkey Business|autore2=S.J. Perelman, |autore3=Will B. Johnstone e Arthur Sheekman|titoloautore4=MonkeyArthur BusinessSheekman|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx, |autore2=S.J. Perelman, |autore3=Bert Kalmar, |autore4=Will B. Johnstone e |autore5=Harry Ruby|titolo=Horse Featers|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx e Hector Arce|titolo=The Secret Word Is Groucho|città=|Putman's Sons|New York|editoreautore2=Putman'sHector SonsArce|annooriginale=1976|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Groucho |Marx e Richard J. Anobile|titolo=The Marx Bros. Scrapbook|anno=1989|editore=Perennial Library|ISBNautore2=Richard J. Anobile|isbn=0-06-097265-3|lingua=en|cid=Anobile 1989}}
* {{cita libro|autore=Harpo |Marx|titolo=Harpo Speaks|curatore=Rowland Barber|città=Avon|New York|editorecuratore=AvonRowland Barber|annooriginale= 1961|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Arthur |Marx|titolo=Groucho, a photographic journey|anno=2001|editore=Phoenix Marketing Services inc.|ISBNisbn=0-9707143-0-0|lingua=en|cid=Arthur Marx 2001}}
* {{cita libro|autore=Arthur |Marx|titolo=Son of Groucho|città=New York|editore=David McKay|New York|annooriginale=1972|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Kyle |Crichton|titolo=The Marx Brothers|città=|Doubleday|New York|editore=Doubleday|annooriginale=1950|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Stefan |Kanfer|titolo=Groucho: The Life and Times of Julius Henry Marx|annooriginale=2000|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Allen |Eyles|titolo=The Marx Brothers. Their World of Comedy|città=|Barnes|New York|editore=Barnes|annooriginale=1966|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Richard J. |Anobile|titolo=Why a Duck?||Darien|New York|altri= introduzione di Groucho Marx|città=New York|editore=Darien|annooriginale=1971|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Joe |Adamson|titolo=Groucho, Harpo, Chico and Sometimes Zeppo|città=New York|editore=Simon and Schuster|New York|annooriginale=1973|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Charlotte |Chandler|titolo=Hello, I Must Be Going. Groucho and His Friends|città=|Doubleday|New York|editore=Doubleday|annooriginale=1979|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Hector |Arce|titolo=Groucho|città= New York|editore=Putman's Sons|New York|annooriginale=1979|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Maxine |Marx|titolo=Growing Up with Chico|città=Englewood Cliffs|editore=Prentice-Hall|Englewood Cliffs|annooriginale=1980|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=S.J. |Perelman|titolo=The Last Laugh|città=New York|editore=Simon and Schuster|New York|annooriginale=1981|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Eric |Lister|titolo=Don't Mention the Marx Brothers|città=Sussex|editore=Book Guild|Sussex|annooriginale=1985|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Miriam |Marx Allen|titolo=Love, Groucho: Letters from Groucho Marx to His Daughter Miriam|città=Boston|editore= Faber and Faber|Boston|annooriginale=1992|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Steve |Stoliar|titolo=Raised Eyebrows: My Years Inside Groucho's House|annooriginale=1996|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Simon |Louvish|titolo=Monkey Business: The Lives and Legends of the Marx Brothers|annooriginale=2001|lingua=en|cid=Louvish}}
* {{cita libro|autore=Glenn |Mitchell|titolo=The Marx Brothers Encyclopedia|annooriginale=2003|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Howard |Johns|titolo=Hollywood Celebrity Playground|città=|Barricade Books|Fort Lee (NJ)|editore= Barricade Books|annooriginale=2006|lingua=en}}
* {{cita libro|Irving|Brecher|The Wicked Wit of the West: The Last Great Golden Age Screenwriter Shares the Hilarity and Heartaches of Working With Groucho, Garland, Gleason, Burns, Berle, Benny, and many more|editore=|Ben Yehuda Press|autore2=Hank Rosenfeld|annooriginale=2009|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Irving Brecher e Hank Rosenfeld|titolo=The Wicked Wit of the West:
The Last Great Golden Age Screenwriter Shares the Hilarity and Heartaches of Working With Groucho, Garland, Gleason, Burns, Berle, Benny, and many more|editore=Ben Yehuda Press|annooriginale=2009|lingua=en}}
{{div col end}}
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.groucho-marx-brothers.orgcom/biography/groucho.htm|titolo=SchedaSito diinternet Grouchodedicato sua marx-brothers.org| accesso=9 marzo 2010Groucho}}
* {{cita web|url=http://www.marx-brothers.org/|titolo=Sito sui Fratelli Marx|accesso=10 marzo 2010}}
* {{cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2009/deadofnight/rassegnastampa/469852/|titolo=Rassegna Stampa - Dead of Night|editore=''[[MyMovies]]''|accesso=26 febbraio 2010}}
* {{cita web|url=http://www.groucho-marx-brothers.comorg/biography/groucho.htm|titolo=SitoScheda internet dedicato adi Groucho|accesso=10 marzosu 2010marx-brothers.org}}
* {{cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/groucho-marx/180028|titolo=Scheda su Groucho|editore=''Trovacinema''|accesso=10 marzo 2010}}
* {{cita web|url=http://www.marx-brothers.org/|titolo=Sito sui Fratelli Marx|accesso=10 marzo 2010}}
* {{cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/groucho-marx/180028|titolo=Scheda su Groucho|editore=''Trovacinema''|accesso=10 marzo 2010}}
* {{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/groucho-woody/groucho-woody/groucho-woody.html|titolo=Dialogo tra Groucho e Woody Allen|editore=''La Repubblica''|accesso=24 marzo 2010}}
 
{{Fratelli Marx}}