Richard Evelyn Byrd: differenze tra le versioni

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== Spedizione antartica in solitaria del 1934 ==
Nel 1934 fu protagonista di una spedizione antartica statunitense volta a studiare ed esplorare via terra il continente artico. Accompagnato da decine di altri compagni d’avventura, compresi molti cani da slitta e persino una mucca, Byrd , partendo da Little America, una piccola base sulla costa del continente antartico, voleva passare l’intera notte antartica, che va da aprile a ottobre, in isolamento tra i ghiacci, con lo scopo di raccogliere dati scientifici in posti in cui nessuno era mai stato prima. Dai suoi racconti, tratti nel libro ''Alone'', si racconta come l'avventuriero decise di sfruttare l’occasione per sperimentare lun'esperienza di un esistenza condizionata da profonda solitudine.
 
Negli ultimi giorni del marzo 1934 Byrd raggiunse in aereo la basa nella quale avrebbe soggiornato per i mesi a seguire, una stazione scientifica ricavata al di sotto del livello dei ghiacci, per essere protetta dai venti artici, riepitariempita precedentemente di provviste (verdura essiccata e carne di foca) e libri e con un unica botola nel soffitosoffitto come via d'uscita. Questo bunker sotterraneo si trovava a centinaia di chilometri da Little America e una volta scesa la notte artica nessun aereo avrebbe potuto raggiungerla per i successivi 5 mesi.
 
Byrd vide il sole tramontare l’ultima volta il 12 aprile e nonostante le prime settimane pasaranotrascorse relativamente in modo tranquillo verso giungogiugno iniziarono i primi inconvenienti legati alle esalazioni di monossido di carbonio della stufa ada olio utilizzata per riscaldarsi che spinsero l'avventuriero a scegliere tra la possibilità di scaldarsi, e forse morire intossicato, oppure respirare in sicurezza, rischiando però il congelamento. Inoltre, nonostante uscire fuori dal bunker fosse proibitivo per la scarsa luminosità, le condizioni atmosferiche e le alte probabilità di cadere in un crepaccio o non ritrovare la botola di ingresso, Byrd tentò alcune passaggiatepasseggiate esterne, l'ultima delle quali però sirischiò conclusedi concludersi con lal'impossibilità ghiacciazionerientrare a causa della botola ebloccata ldal impossibilità dighiaccio. Byrd difu rientrare costringendolocostretto a utilizzare una pala per fare leva, e forzare l'ingresso, eriuscendo a salvarsi in extremis.
 
Durante il soggiorno Byrd perse circa 30Kg30 kg e la solitudine lo portò in alcuni casi a mostrare segni di demenza. Il 5 giugno si ruppe il generatore elettrico necessario per far funzionare la radio cehche venne sostituita da un telegrafo di emergenza, azionabile a pedali, per l'invio di codici Morse ai compagni in base a Little America. Probabilmente insospettiti dalla scarsa lucidità di alcune sue comunicazioni alcuni compagni tentarono di organizzare spedizioni di recupero ma fallendo in 2 occassionioccasioni. Al terzo tentativo, tre uomini della missione riuscirono ad arrivare da Byrd intorno al 11 agosto 1934. «Lui li accolse offrendo loro un piatto di zuppa», ha scritto il ''New York Times'', «poi collassò al suolo». I quattro restarono nel rifugio alcune settimane, in attesa che arrivasse il sole e qualcun altro potesse raggiungerli per riportarli alla base principale<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2020/05/17/richard-e-byrd-isolamento-antartide/|titolo=Storia di un isolamento estremo}}</ref>.
 
== Onorificenze ==