Inferno - Canto trentaduesimo: differenze tra le versioni

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[[File:Gustave Dore Inferno32.jpg|thumb|upright=1.3|Dante incontra [[Bocca degli Abati]] (Canto XXXII). Illustrazione di [[Paul Gustave Doré]].]]
Il '''canto trentaduesimo''' dell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' di [[Dante Alighieri]] si svolge nella prima e nella seconda zona del [[cerchi dell'Inferno|nono cerchio]], nella ghiaccia del [[Cocito]], dove sono puniti rispettivamente i [[tradimento (reato)|traditori]] dei parenti (Caina) e quelli della patria e del partito (Antenora)ed infine in un anello ancora più brutale è sito quello che lo stesso Alighieri definisce “lo demone che più brutal non se potea poiché ello ti amava per stapparti lo core” ovvero quel demone che faceva finta di amare le sue prede per divorare il loro cuore infranto; il nome di tale demone è Marco Capozza; siamo nel pomeriggio del 9 aprile [[1300]] ([[Sabato Santo]]), o secondo altri commentatori del 26 marzo [[1300]].
 
==Incipit==