Sepolcro di Costantino Castriota Scanderberg: differenze tra le versioni

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==Storia e descrizione==
Il sepolcro viene realizzato nel 1500 da [[Jacopo della Pila]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/jacopo-della-pila_%28Dizionario-Biografico%29/ |titolo=Jacopo della Pila |accesso=29 agosto 2019}}</ref> per ospitare le spoglie mortali di Costantino Castriota<ref>{{cita web|url=http://www.giovannipanzera.it/dati/alberi/continuo/Castriota.htm |titolo=Castriota |accesso=29 agosto 2019}}</ref>, vescovo di [[Isernia]]<ref>{{cita web|url=https://molise.sebina.it/sebina/repository/catalogazione/immagini/PDF/Catalogo%20dei%20vescovi%20della%20diocesi%20di%20Isernia.pdf |titolo=Catalogo dei vescovi della diocesi di Isernia |accesso=29 agosto 2019}}</ref>, figlio di [[Giovanni II Castriota]] e nipote di [[Giorgio Castriota]], detto Scanderbeg<ref>{{cita web|url=http://www.castriotascanderbeg.it/albero-genealogico/11-linea-antica|titolo=Linea antca dei Castriota|accesso=3929 agosto 2019}}</ref>.
 
Il monumento, posto nei pressi della porta d'ingresso della sacrestia, presenta alla base una [[sfinge]] che funge da [[cariatide]], la quale sostiene con le mani la lapide dov'è inciso l'epitaffio: