Gibson Gowland: differenze tra le versioni

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Nato a [[Spennymoor]], nella [[Durham (contea)|contea di Durham]], Gowland lavorò per diversi anni come marinaio. In [[Sudafrica]], durante uno dei suoi viaggi, organizzò una compagnia teatrale a [[Johannesburg]] e iniziò in quell'occasione a recitare. In seguito si trasferì in [[Canada]] e nel 1913 negli [[Stati Uniti]], dove sposò Beatrice Bird e con lei si stabilì a [[Hollywood]], recitando in numerose piccole parti. Dal matrimonio con la Bird, Gowland ebbe un figlio, Peter, nato nel 1916 e divenuto attore e fotografo.
 
Dopo la breve carriera teatrale, alla metà degli [[anni 1910|anni dieci]] Gowland passò al cinema<ref name=DA>''Il chi è del cinema'', De Agostini, 1984, pag. 209</ref> e recitò in ''[[Nascita di una nazione]]'' di [[David W. Griffith]], continuando la carriera in ruoli prevalentemente di caratterista. Il suo unico ruolo da protagonista fu nel film ''[[Rapacità]]'' (1924) di [[Erich von Stroheim]], una pellicola entrata nella storia del cinema, basata sul romanzo ''McTeague'' di [[Frank Norris]], e interpretata anche da [[ZaSu Pitts]] e [[Jean Hersholt]]. La lavorazione del film fu particolarmente travagliata, con estenuanti riprese in esterni che costrinsero gli attori e la troupe a girare le sequenze nel deserto calfornianocaliforniano in condizioni estreme. Anche la fase di post produzione fu controversa, con numerosi tagli alla pellicola che ridussero a un quinto la lunghezza originale dell'opera. Gowland diede comunque un'interpretazione memorabile del rozzo dentista John McTeague<ref name="DA"/>, un uomo che si rovina l'esistenza e va incontro alla morte a causa della propria irrefrenabile avidità.
 
Tra le altre interpretazioni di Gowland, da ricordare quella della guida alpina Sepp in ''[[Mariti ciechi]]'' (1919), anch'esso diretto da von Stroheim, e di Simon Buquet nella versione cinematografica de ''[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]'' (1925), interpretata da [[Lon Chaney]]. Ancor prima dell'avvento del sonoro, la carriera di Gowland iniziò la sua parabola discendente. L'attore recitò durante tutti gli [[anni 1930|anni trenta]], ma i ruoli si fecero sempre meno consistenti e - salvo rare eccezioni - nemmeno accreditati nei titoli. Tra le sue interpretazioni in questo decennio, da ricordare quella nel film britannico ''[[The Secret of the Loch]]'' (1934), in cui impersonò un superstizioso servitore scozzese, ruolo che gli fornì l'occasione per cambiare registro interpretativo, ma che non servì a risollevare quella che era stata un'eccellente carriera hollywoodiana<ref name="DA"/>.