Torre San Patrizio: differenze tra le versioni

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Le informazioni su Margaret Collier e Arturo Galletti de Cadilhac sono tratte dalla "Introduzione" a ''La nostra casa sull’Adriatico - Diario di una scrittrice inglese in Italia (1873-1885)'' (Ancona, Il lavoro editoriale, Terza edizione, 1997, ISBN 8876632395) della sorella di Max, [[Joyce Lussu]], consultabile [http://www.lavoroeditoriale.com/estratti/La_nostra_casa_sull_Adriatico-estratto.pdf on line.]</ref>, un vero e proprio diario (dal [[1873]] al [[1885]], con introduzione di [[Joyce Lussu]], che fu nipote dell'autrice) in cui la scrittrice inglese racconta la sua vita nella provincia italiana all'indomani dell'[[Unità d'Italia]]. Sposatasi il 19 aprile [[1873]] con il [[colonnello]] romano Arturo Galletti de Cadilhac ([[1843]] - [[1912]])<ref>Figlio del generale [[garibaldino]] romano Bartolomeo (Meo) Galletti e della nobildonna di origine francese Anna de Cadilhac, detta "la bella di Roma", Arturo Galletti de Cadilhac, [[colonnello]] di [[artiglieria]] del [[Regio Esercito]] italiano, dopo il congedo in concomitanza con il matrimonio, si trasferì con la giovane moglie a Torre San Patrizio, una piccola cittadina marchigiana dell’ex-[[Stato Pontificio]], all'epoca in provincia di Ascoli Piceno, di cui fu sindaco, poi deputato della circoscrizione per cinque legislature, dalla XVIII alla XXII ([[1892]]-[[1909]]).</ref>, Margaret Collier e suo marito decisero di andare a vivere a Torre San Patrizio in località San Venanzo (ora chiamata "Villa Zara"). Tuttora è visibile (solo dall'esterno) la casa dove vissero Margaret e suo marito.
 
Al figlio della scrittrice, l'ingengereingegnere [[Roberto Galletti (ingegnere)|Roberto Clemens Galletti de Cadilhac]] che fu pioniere nello studio della telegrafia senza fili, è dedicato il teatro comunale.
 
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== Amministrazione ==
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